RE NUDO - Anno VII - n. 46 - ottobre 1976

12 C'è voluta una tragedia come quella che ha colpito la popòla– zione della Brianza per portare alla luce una situazione dram– matica di delitti continui ai dan– ni del primo e fondamentale di– ritto dell'uomo: il diritto alla vi– ta. Non si possono invocare né ca– so, né fatalità nell'andare a ri– cercare le cause di ciò che è successo, tanto evidenti ap– paiono le responsabilità dél mo– do di produzione capitalistico nel subordinare, fino agli estre– mi rischi e alle più gravi consei– guenze, la salute dei lavoratori e della popolazione ai· calcoli del profitto. ' L'hanno fatta grossa; la situa– zione gli è proprio scappa_ta di mano e ha messo in evidenza 1 una realtà di corruzione nell'or– ganizzazione sociale e politica del nostro paese, che ci ha fat– to quasi rimpiangere le caratte– ristiche di funzionalità del capi– talismo di altre nazioni. Tutto il marcio è venuto a galla dimo– strando chiaramente quanto siano legati e intrecciati fra di loro tutti gli aspetti della vita: politico, sociale, personale, culturale ... I responsabili gareggiano nel palleggiarsi le colpe e purtrop– po chi dovrebbe approfittare di questi "buchi" del potere è solo in grado di denunciare e non di affrontare in concreto i proble-– mi legati all'inquinamento, alfa salute e alla prevenzione degli infortuni sul lavoro. E più gene– ralmente la debolezza e l'inade– guatezza de.Ila risposta politica lasciano spazio al ricatto del– l'occupazione, da cui l'impres– sione di essere pi:igibnieri in u-n'' circolo vizi0so. 'A,·questo, punto si scopre che la Ma vediamo i fatti: sabato 1 O sostanza (tr·icJorofenolo) pro– luglio, in una fabbrica di 'Sevé'-' dotta dall' Icniesa contiene un so, l'lcmésa ohe produce so- elemetlto .,(la diossina) con un stanze chimiche destinate all'e- elevatissimo livello di tossicità. sportazione, una éerta reazione 'E si scopre che il triclorofenolo chimica invece di interrompersi è uno dei potenti defolianti usati per essere riattivata il lunedi nel Vietnam dagli americani successivo, continua le sue fasi con lo scopo di produrre danni fino al· punto in cui la tempera- gravissimi all'.equilibrio ecologi– tura raggiunge un livello troppo co d~I paese. alto, scoppia il reattore e dai lo- E come se non bastasse si sco– cali della fabbrica fuoriesce la pre anche che la diossina è una cosiddetta nube tossica ché si sostanza teratogena (provoca distribuisce e si deposita sui cioè la malformazione del feto). terreni circostanti (più di tre mi- Ho ripetuto "si scopre" ma la Ilioiii t!i cmetrJi;quad~fi:). 1,0.mirb sve11ltà~ è réh;e,Ja)e p(QJ!qtto ,non Semtlr•,N.mO::tfei»splitil' "ooiden féi!it6V.a(J;litll1W.dh1rust!;lr◄,01>, per , i" di cui sono piene le•cnoraa. i o· ne 1 av.eva dEloii,p lé;! f 9 1:>bJtca– che dei gi"C:iraa1~(.èJa-gghiacei.roH)czi,me, dnfattb l~ ~U!:1-tei;_riblllca– te constatare la nostra assuefa- ratterfstiche sono beo J)Qte ,:iel– zione e indifferenza a tali mo- la .letteratura scientifica dato struosità) fino a quando non co- che in Germania ne·I '67 e in In– minciano a verificarsi i primi ghilterra l'anno dopo si erano casi di moria degli animali e di verificati inéidenti de'I tutto si– sintomi'{Ji fflalatt-ie-dermatologi ·-miti-a quello di-Seveso. çhi di– che sulle persone. fende ancora la neutralità della scienza mi deve spiegare come mai di simili sostanze si sa tutto suil'uso commerciale e bellico mentre nessuno si é preso la briga di studiare come eliminar– ne gli effetti ·nocivi sull'uomo. Nessuno tranne i vietnamiti, che si sono anche offerti di aiu– tarci ma èhe non sono stati pre– si in considerazione preferendo i rimedi "all'olio d'oliva" propo– sti dalla Roche ( !) . Per inciso è interessante sape– re che. nel 19 70, mentre si per– petrava lo sterminio in Vietnam, con l'aiuto anche di tali sostan– ze defolianti e diserbanti, Nixon ne proibiva l'uso a scopo agri– colo sul territorio degli Stati Uniti. Dal momento in cui avviene -l'incidente a quello in cui ci si comincia a rendere conto del– l'effettiva drammaticità della si– tuazione trascorre quasi un me– se. Un mese in cui si sarebbero potuti prenderè_ provvedimenti se non altro per bloccare l'evol– versi del pericolo, e che in realtà è stato un mese di parali– si, di inefficienza e di completa irresponsabilità. A questo punto oltre a denun– ciare questa organizzazione so– ciale che espropria i lavoratori della "conoscenza" riducendoli a cavie, perché sapere quante e quali sono le fabbriche di morte, a quali pericoli è espo– sta la popolazione, significa violare i sacri principi sui quali si fondano la produzione e il mercato capitalistici, le istitu– zioni dello stato e le alleanze in– ternazionali, oltre a questo di– cevo, dobbiamo ç1nche soffer– mare là nostra attenzione sui li– miti della sinistra nell'approfon– dimento di certe tematiche: perché la sua critica a questa: società è stata superficiale, troppo poco radicale, incapace di prospettare valori autonomi e alternativi. Cosi si capisce anche perché in una popolazione disperata e impotente trova spazio il lin– guaggio mistificante di Comu– nione e Liberazione, con la sua critica generica a questa so– cietà "disumana e m·ateriali– sta", e con le sue invocazioni all'amore e ai valori morali di

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