RE NUDO - Anno VII - n. 46 - ottobre 1976

"Era un tizio che mi ha influenzato un casino quando ero molk> giovane nel '67/"68; adesso ho cambiato alcune delle mie idee e sono anarchico così parecchie cose della Cina non mi stanno be– ne. Però il socialismo di Mao era più puro e più vicino alla terra degli altri socialismi, più vero, capisci; lì la gente studia in mezzo alla natura. Poi, ecco, mi sta sul cazzo che anche lì i problemi del personale siano sottovalutati anche se devo capire l'immensità dei problemi sociali al momento della rivoluzione". (Angelo, anarchico di Palermo) "Era un grande rivoluzionario, un uomo che appoggiandosi sulle masse era riuscito a costruire il socialismo in un paese in cui non c'era niente. Resteranno per sempre le sue idee e la sua rivolu– zione che è diversa da tutte le cose che conosciamo. Ma io ven– go da un paese del 111 mondo e così non posso essere d'accordo con la po_litica estera di Mao; per noi il nemico principale, nono– stante tutto, è l'imperialismo americano e non l'Unione Sovietica. Eccò, è questo che non capisco di Mao". (Maria, una compagna cilena) "Era. uno grande, veramente, una delle poche persone dei tempi modemi chè ha fàtto girare a un grande livello e per r:nolta gente un grande compendio di saggezza in cui erano fusi azior:ie e spiri– to. · Oltre che una grossa rivoluzione sociale, ha dato anche molte sottili informazi-0ni; così molti degli altri mondi hanno !?Coperto cose-sottili della,vita cinese, che la materia e lo spirito sono in– scindib'ili, che le pratiche psico-fisiche sono una tradizione mille– naria ·che il corpo e la mente uniti sono parte della loro cultura e dove •questo per loro è sintesi. per noi è ancora contraddizione. Grazie a lui quello che c'è di meglio nella tradizione cinese è di– ventato pratica per tutto un popolo. È l'unico grande leader .mar– xista che abbia dato indicazioni non esclusivamente materialiste; c'è una realtà più sottile che per noi è spiritualista perchè siamo più ignoranti ma per i Ci_nesisono piani materiali più sottili. Ecco Mao è stato il simbolo di tutto questo". ' (Claudio Rocchi, cantautore) "È un personaggio mitologico c~e io conosco pochissimo per il quale nutro un'ammirazione .... che non è un sentimento pòliti– camente molto costruttivo. Preferirei conoscere megliÒ la storia cinese e aver meno bisogno di un personaggio da venerare".' (Maurizio, Re Nudo di Verona) "Sentimentalmente per me era fondamentale la sua concezione del rapporto con le masse, le masse artefici, capisci, lui è l'unico fra i marxisti che abbiamo unito con continuità eccezionale per più di 60 anni la teoria e la pratica. E poi: il modo in cui è stato l'unico a scaricare il revisionismo mettendo al primo posto l'uo– mo e non le forze produttive e a dare fiducia all'uomo, cioè ai contadini che avrebbero fatto la rivoluzione. Ecco si. il nocciolo fondamentale: la lotta di classe che può sganciarsi dalle forze produttive e la sua fiducia nelle masse al centro della storia". (Maurizio di L.C. di Sesto S. Giovanni) "Era un giovane, un filosofo ma familiare umano, molto ironico su se stesso e anche nella politica, ma nel modo giusto; un gatto con 9 vite". (Luigino dei circoli giovanili di Milano) "Mi ricordo la sua facciona tonda e bonacciona, era una specie di nonno bonaccione, insomma una figura per niente attuale. Tut– ti quanti dicono che era il più nel futuro e magari politicamente è vero ma emozionalmente lo sento lontanissimo da me. Penso, che se fosse mio nonno e vivesse coh rne lo contesterei e lo prenderei anche un po' in_giro. Moralistt sessualmente, tradizio– nalista nella famiglia, sulla droga ... problemi che per ine sono molto più-immediati che la programmazione economica e socia– le. In un certo senso per me è un personaggio patetico". (Antonietta Laterza, femminista di Bologna) "Per me, e per via del paese da cui vengo, finchè non ho comin: .11 ciato a pensare di testa mia, Mao era un idolo in senso negativo p~rchè era contro Stalin,_ era un mistero cattivo. Poi ho capito che era un tizio molto -in gélimba perchè economicamente i suoi calcoli li faceva sulla gente,. non so se mi spiego; da noi si fa la teoria economica e poi si costrJnge la gente a starci dentro, lui invece partiva dalle esigf?nze della gente. E anche Fidelito çastro 1 1 che a parole ha rifiutato Mao, poi in fondo cerca d! fare a Cuba , quello che Mao ha fatto in Cina". (Caterina, di un paese dell'Est) I Come Ho Ci Minh; in termini umani era come lui. E adesso io non · sento tanto l'aspetto ideologico come quello umano. La mia rea– zione è stata un momento in ci fai i contì con te sJesso che poi è il' massimo suo insegnamento: è la gente che conta e quindi dipen– de tutto anche da te e questo è stato molto forte nel mon;iento della sua morte. Chissà che casino se muore - pensavo due o tr,e anni fa, adesso so che è inutile nascondersi, la responsabilità è di tutti, prima delegavo troppo a lui; quando è morto, ho detto o.k. bisogna fare la propria parte. Si lui buttava tutt,o il suo peso· dalla parte delle masse e riportava tutto a quello che sei tu, chè l'uomo. , · (Carlo, del Bollettino di Controinformazione democratica) I "Ho un fratell0 che si chiama Mao. Del resto io sull'isola del To– nai sarei rimasto volentieri con Don Giovanni.e Mao Tse Tung. Mao è forse il primo poeta della politica e che congiungeva il par– ticolare col generale perchè gli piaceva la vita e non la morte. Mi vengono in mente degli episodi: la nuotata nello Jan Tse è un ge– sto ironico e vitalistico, oltre che profondamente politico, non ha in lui niente di demagogico. Il discorso di Yu Kung che ha ricor– dato nel testamento che è il discorso della continuità, della possi– bilità di vincere. E poi il cesto di manghi mandato da lui per_sona– Ìliente agli operai di Shangai che si erano incazzati e si erano ri– volti a lui perchè nessuna delle linee studentesche riusciva apre– .valere in quel momento e perchè questo finiva a paralizzare la produzione. Capisci un altro avrebbe mandato. subito qualche· funzionario fedele a dare la linea e invece lui non è intervenuto, se n'è gµardatçi bene, ma ha mandato emanghi agli operai come a dire·:·è una faccenda che dovete sbrigarvi da soli, ma vi sono vi– cino-sono solidale coi vostri problemi che sono reali. E poi. .. e poi Mao non è mai stato milit_aresqo, ma epico". · (Paolo Ciarchi, del ~uovo Canzoniere Italiano) •- "Mao era un politico che a1teva Franco e _altri angoli bui che messo l'immaginazione al pri- non mi spiegp che non condivi– mo posto; era un compagno, do._Ma Mao non aveva mai det– che aveva sempre vinto all'in- · to dì essere infallibile e nemme– terno del partito eppure spiega- no .che la Cina lo era. I miti va che il partito può sbagliare e crollano solo quando sono stati allora si deve combatterlo. Er.a c'ostruiti. un condottiero ma non è mai di- (Marina V. di Re Nudo ventato un militare, era un uo- di Milano) mo che' amava e considerava le masse ma non come un agglo– merato informe o come una ca– tegoria astratta, ma perchè amava e considerava ogni uo– mo e ogni donna e ogni bambi– no che di queste masse faceva– no parte. La favola di Yu Kung per esem– pio quando l'uomo dice che la montagna non può crescere, mentre lui continua a scavare e dopo di lui i figli e i tigli dei figli e cosi la montagna dollrà pur crollare prima o poi. .. ecco tut– to questo è molto forìe dentro di me anche se arrivano i momen– ti in cui sembra invece proprio che la montagna cresca. Poi certamente cì sono i rap– porti COIJ. Fanfani · p'inochet.' ' I ,-. ( I a ~ 6, ~ f'!1 ,J ~

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