RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976

I l 28 luglio prende il via dal cimitero militare di Redipuglia (GO) la t• Mar– cia Internazionale in Europa degli Antimilitaristi Nonviolenti. Tre sono i motivi ,per i quali l'iniziativa di quest' anno è particolarmente significativa: la presenm autenticamente antimilitarista e non:0'iolenta del Partito Radicale nelle isti– tuzi<?J1iParlamentari dopo le elezioni del 20 gmgno crea nuovi campi di az.ione per– c_h~quelli che sempre sono stati gli obiet– tivi delle marce antimilitaristi si concre– tizzino in leggi dello stato; il terremoto nel Friuli, il massiccio impiego dell'eserci– to, le urgenze della ricostruzione ripro– pongono con ancora maggiore forza i pro– blemi della funzione dell'esercito in una società civile, la necessità di un servizio civile nazionale non militarizzato la im– mediata abolizione di -tutte le servitù mili– tari di ogni grado che limitano la rinasci– ta sociale, politica ed economica del Friu– li. Ma la maggiore «novità» di quest' anno, ciò che allarga gli orizzonti della marcia .è la sua internazionalizzazione: i 5 giorni di marcia nel Friuli sono solo la prima tappa di una iniziativa che vedrà gli antimilitaristi nonviolenti di tutta Eu– ropa portare le loro proposte -politiche in Francia, a Verdun, sul terreno «sacro» del nazionalismo francese e del revansci– smo autoritario tedesco, e successivamen– t~ ~ Sa~degna dove alla progressiva mi- · htanzzaz1one con basi militari italiane straniere, campi di addestramento di ter'. roristi. si contrappone una sempre cre– scente emigrazione. Un mese di iniziativa int~rn31ripnale antimilitarista nonviolenta, qum_d1, yromossa oltre che dal- Partito Radicale, dal MIR, dal War Resisters In– ternational, da Insoumission Collective Internationale ed alla quale hanno aderi– to personalità di tuta Europa come Mikis Teodorakis, Ernest Bloch, il pastore Mar– tin Neimoller, i deputati del PSP olande– se Van der Spek e Van der Lik, i depu– tati inglesi Guynfor Evans, Douglas Hoy– le e Joan Maynard, padre Luis Xirinacs, Ernest Glinne, deputato socia:lista belga e Arthur Villard, deputato socialista sviz– zero, Theodore Monod e Renè Dumont. Per l'Italia hanno aderito anche i depu– tati socialisti Fortuna, Artali, Frasca e Orlando. Durante la tappa francese i de– putati socialisti e radicali europei si in– contreranno in un convegno pubblico sull' internazionalismo socialista, il disarmo unilaterale e la conversione delle struttu– re militi.lri in strutture civili. Com,, se•.• .'l'C la marcia sarà autoge– stita dag!i st, :,,i marciatori; fin da ora quindi. Per 4ue~to quanti non hanno an– cora progr:-1mmato la loro estate e inten– dono par,ec1pare alla marcia sono invi– tati a riempire il modulo qui pubblicato ed inviarlo al Coordinamento Italiano della Marcia Internazionale Nonviolenta per ,la Smilitarizzazione - Via Torre Ar– gentina 18 Roma - assieme alla quota per il pagamento dei Trasporti colletti– vi (Udine-Peschiera; Peschicra-Metz: Metz– Genova-Cagliari; Decimom:rnnu-Olbia). 1(k MARCI A INIERWAZIDNALE IN fUROf DfçL1 A NTi NILI ffl,Rl STI NONVIOLENT A•PPE·LLO PER LA MARCIA INTBRNAZIONA•LE IN EUROPA Rispondendo all'appello delle organizzazioni nonviolente antimilitariste p3:c!ifis~è e _socialist_e e Iiberta1;ie che _hanno promosso la pri~a marcia anti'. m1htansta mternaz1onale nonv10lenta m Europa, ci rivolgiamo a .nostra volta a)l~ forze popolari d~i nos!ri paesi affinché aderiscano, sostengano e parte– c1pmo a questa mamfestaz1one. Ci sembrano un dovere ed una necessità quelli d-i riunirci per co~rne– morare e. celebrare nei luoghi in cui riposano milioni di persone assassinate durante la guerra e dove, da più di mezw secolo, continuano ad essere sfrut– !ate e moralmen~e a_s~as~in~•teda ~ol~ro i 9uali, appunto, rappresentano ed .rmpongono _valon m!11tan-st1, autontan, nazionalisti e violenti. · _ « Mai più guerre ,. non può essere lo slogan di copertura della prepara- zione di nuove guerre internazionali e civili. . · L'internazionalismo socialista, libertario, nonviolento, democratico di clas– se, deve manifestarsi di nuovo in quanto proposta politica, per oggi, e deve quindi affermarsi l'unità quotidiana, fraterna e militante e di lotta di tutti coloro che' vi credono. Dobbiamo affermare che il disarmo unilaterale del nostro_ paese, come di qualsiasi altro, . è possibile, urgente e necessario. Non esistono altre dissua– sioni adeguate contro il militarismo, il nazionalismo e la guerra. Ma per poter essere effettivamente armati di nonviolenza dobbiamo infine elaborare e pro– porre progetti concreti di conversione delle strutture e spese militari in strut– ture t; spese d'investimento sociale e civile. E' necessario iniziate questo cam– mino e questa lotta comune con umiltà, ed è un dovere farlo a partire dai luc;,ghi stessi in cui milioni di persone innocenti e pacifiche, belghe, francesi, tedesche, olandesi, italiane, inglesi, algerine, irlandesi, marocchne, tunisine, senegalesi, croate, serbe, occitane, brettoni, celte americane etc... sono state assassinate. ' ' Personnalités awelant à la marche: FRANCE: Lanza del Vasto (Arche), .Jean Jacques de Félice (avocat), Ambroise Monod (président de l'IFOR), René .Dumont (professeur), Denis Langlois (avocat), Pierre Samuel (professeur), Roger Garaudy (professeur), Bernard Clavel (écrivain), Jean Goss, Mikis Théodorak GRANDE-BRETAGNÈ : Lord Fenner Brockway, Lord Mac·Leod of Fuinary, Guinfor Evans, Lord Saper ITALIE :. Danilo Dolci (écrivain), Louis Fo~tuna (député P.S. Marco Panella, Ignazio Silane, Carlo Cassala ALLEtiA,GNE : Joseph Beuys, Ernst Bloch (écrivain), Heinz Kloppenburg, Théodore Ebert, Ossip Flechtein SUEDE Per Anders Fogelstrom, Ingemar Strom, Karl Axel Elmquist (comité exécutif du Bureau International de la Paix) BELGIQUE ESPAGNE HOLLANDE SUISSE Jean van Lierde, Ernest Glinne (député socialiste Lluis Xirinacs, Pepe Buenza Hein van Wijk, Van der Speek, Van der Lik Arthur Villard (parlementaire) Sont à l'origine de cette initiative le Partito Radicale (Itali~) le Bureau International de la Paix l'Internationale des Résistants à la Guerre le Mouvement International pour la Réconciliation oumission Collective Internationale

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