RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976

26 volte di istituire una politica in- festival perché, bene o male è lavorare per crearne sempre di terna. un grosso avvenimento, non ne più anche perché ognuno se la Questa l'immagine, come al so- capitano altri così, e uno dei fa nella sua testa l'isola: quan– lito la peggiore, quella che cir- concetti ricorrenti è che sia sta- do dorme, quando vuole ripo– cola, che la stampa ha ripreso to un grosso bene che siano sarsi, quando vuole prender fia-. e amplificato. Poi c'era un'altra esplose le contraddizioni, que- to, e magari non lo dice nem– situazione di fianco dove si è sto grosso caos, tutto quello meno agli altri, tanto vale farlo, tentato di fare dello cose seria- che è successo perché la realtà dicendolo, in mezzo agli altri. mente. Si sono fatti dei dibattiti si è manifestata e quando la Quindi iò ne farei tantissime di molto più democratici, molto realtà si manifesta è sempre queste isole che poi, se diven– più corretti proprio nella prassi, positivo perché non si può più tana tante, non sono già più iso– nel ritmo, molto più calmi, più ·fare finta di non vederla. Cioé, le. tranquilli. Molta gente ha parla- la realtà del movimento, oggi, Re Nudo. Allora senti tu rinun– to per ore e ore qualcuno si al- luglio '76, è quella che si è vista ceresti a verificarti con la gros– 'ternava al microfono e gli altri al Parco Lambro. Questo è po- sa fetta di pubblico del palco stavano tranquillamente seduti sitivo perché qualcuno magari centrale, cioé con la vera ad ascoltare a controbattere, pensava che il movimento fos- realtà, in un certo senso, e suo– non c'era l'eccitazione l'ansia, se diverso. L'altro concetto che neresti nell'altra area, anche se dell'altro campo. è venuto fuori è quello dell' "i- c'è meno gente, anche se è ap– Re Nudo. Si e direi che anche sola felice", cioé se sia più .o punto I' "isoletta". la musica era vista in maniera meno corretto, giusto, sensato, Claudio. Si, di certo. Di fatti io diversa in quest'area. · utile sforzarsi di organizzare ho fatto, per quello che riguar– Claudio. Sì, la musica per quelli quattro giorni fuori dalla r~altà, da me, uno sbaglio a volere fa– che stavano nel secondo cam- dove tutto va bene, tutto è sere- re il mio intervento dal palco po era assolutamente margina- no, i rapporti sono idilliaci, l'a- centrale; era molto meglio an– le, credo che pochissimi abbia- more è distribuito gratuitamen- dare di là. no seguito il programma musi- te i prezzi sono bassi, tutta una Del resto un'altra' cosa che è cale, giusto qualcosa che ma- situazione che non c'entra venuta fuori evidente è che per gari interessava particolarmen- niente con la realtà fuori dal molti aspetti questo festival se– te ma era proprio un'esperienza Parco. Ecco, la stragrande gna la fine di un'area, cioé la fi– marginale. maggioranza della gente dice ne di questi ritrovi oceanici tipo lo sono andato questi giorni a che non ha senso creare l'isola "figli minori di Woodstock". È suonare in giro in Lombardia e felice; io penso che abbia sen- chiaro, che quando la gente è ho visto che si parla ancora del so invec;e, e anzi che si debba veramente tanta, si può, nella migliore delle ipotesi gestire e offrire uno spettacolo con dei li– miti precisi: il limite è la comu– nicazione. L'unica comunica– zione che puoi dare a 50.000 persone è quella di offrire una scena da vedere e qualcosa da ascoltare però non c'è la possi– bilità di replicare, di rispondere. Cioè, in sostanza meglio un in– tervento ristretto ma dove si possa comunicare realmente che un intervento fintamente largo o largo semplicemente a livello di godimento estetico consumista. Poi che cosa pia– ceva alla gente del Lambro, che cosa ha avuto successo? La musica che comunicava realmente qualcosa di rivolu– zionario, di positivo? Non credo fosse cosi; forse la mia analisi è sbagliata, però mi sembra che alla gente piaceva la musica che dà la possibilità di entrare dentro, di comunicare fisica– mente un certo ritmo, quando qualcuno offre una musica con la quale poter battere le mani già la stragrande maggioranza della gente è contenta. Ecco io penso che la musica possa an– che servire a qualcos'altro.

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