RE NUDO - Anno VII - n. 44-45 - agosto-settembre 1976
problema quotidiano, ma lascio gli anarchici, ma di tutti noi!!! E 12 completamente intatto tutto il questo che dobbiamo capire, «All'interno di questo Parco problema dei prezzi, di chi i senza trovare il mulino a vento molti sono i compagni che sono prezzi li fa, è vero o no??!! E al- contro cui combattere, che può venuti qui credendo che qui ci lora, a che cazzo serve??? Ser- essere Lotta Continua, l'Autos fosse il socialismo, che qui si ve solo a me, se vado a fregare nomia o altri, a seconda di chi potesse vivere in un'isoletta la carne. Ma chi non può anda- parla. Il problema vero, compa- staccata dalla società borghe– re a fregare, che cazzo fa? gni, è che i limiti qui verificati, se, che qui chissà quante chia– Continua a pagare Seimila al sono di tutti noi. Se continuia- vate, scopate, fumate e tante Kilo. E chi s'è visto s'è visto!!!» mo a giustificarci, gruppo con- altre belle cose. Ecco, io credo 1 o tro gruppo, non capiamo che il che la prima cosa da smontare «Qui si fanno grandi cazzate, problema non è aprire una sia questo!!! Un'altra cosa: io perchè nessuno tiene presente spaccatura fra l'Autonomia e in questo festival mi sono impe– in che situazione politica ci tro- Lotta Continua. Questa discri- gnato di dare una mano ad altri viamo. Ci sono state le elezioni minazione è già stata posta, e compagni, nella preparazione e politiche, che sono di importan- non da noi, ma dal Corriere del- durante tutti questi giorni. Inuti– za decisiva. La borghesia anco- la Sera, che ci ride su queste le dire che tutti ci siamo fatti un ra non ha ricucito il suo tessuto, cose. Poi, non credo che que- culo cosi, dal servizio d'ordine non si può fare il governo, e noi sto Festival sia andato a culo. a tutti gli altri che vengono defi– parliamo di queste minchiate Lo è andato sulle colonne di niti poliziotti. Bene, io credo qua!!! Perchè i Festival, oggi giornali borghesi. Ma all'interno che sia indispensabile il servi– come oggi, sono quattro giorni, delle contraddizioni esistenti in zio d'ordine in una festa cosi, e ma la lotta di classe continua. questo Parco possono essere guai se non ci fosse!!! E vada– Però, queste cose, per i com- emerse le coscienze di quello no a dar via il culo tutti quanti pagni operai, per quelli che so- che stava succedendo. E l'or- quelli che gridano "polizia, poli– no all'interno delle fabbriche, ganizzazione è stata messa in zia", perché come minimo son queste cose hanno delle grosse discussione da questo nuovo dei provocatori, porco dio!!! ripercussioni, perché noi doma- momento imprevisto che è sta- (dal pubblico applausi). Tutti ni rientriamo in fabbrica, com- to il frutto di un nuovo soggetto qua dentro si son dati da fare, e pagni, e in fabbrica dobbiamo politico, che non è ideologico, non accetto minimamente il di– giustificare quello che è awe- che vive le contraddizioni sulla scorso di quelli che vengono nuto qui, perché questo si chia- propria pelle. Questa festa ri- - qua a dire la festa è nostra, ma Festival del Proletariato gio- propone a tutte le organizzazio- dobbiamo gestircela noi, dob– vanile, proletariato giovanile ce ni lo slogan: Riprendiamoci la biamo prendere noi direttamen– n'è una esigua minoranza. Do- Città, che troppi avevano di- te le iniziative, perché sono tut– mani quando entro in fabbrica, menticato!! ! 11nuovo soggetto te balle, che il 68 ha spazzato devo giustificare il cosiddetto politico che ha costruito l'as- via, che ancora una volta, dopo esproprio che han fatto ai com- semblea di ieri e di oggi ha di- 8 anni viene riproposto lo spon– pagni. Bene, secondo me dob- mostrato che le contraddizioni taneismo, quello stesso sponta– biamo valutare la situazione po- che sono emerse qui sono le neismo che dopo otto anni ci litica che c'è in Italia, la crisi contraddizioni che ci sono al- vede ancora nella merda, come avanza, e noi non coalizziamo l'interno del movimento. Niente siamo nella merda nelle fabbri– attorno a noi una forza credibile di più, ma anche niente di rhe- che, nei quartieri, in tutte le si– davanti alle larghe masse. L'e- no.» tuazioni in cui non si è riusciti a sproprio è una pratica politica del movimento operaio, e il mo– vimento operaio sceglie i suoi momenti opportuni storici, e non mancheremo di espropria– re il Capitale senza indennizza– re i padroni!!! Come abbiamo fatto all'lnnocenti: controllo sui padroni. Quelli sono gli espropri veri, e non quelli che si fanno attraverso l'acido, e compagnia bella. Perché se non ci confron– tiamo su queste cose, come cazzo andiamo irrfabbrica a so– stenere quello che è successo qua dentro!! I» 11 «Compagni, siamo tutti nati dal– lo stesso seno, quello della contestazione antiburocratica del '68. Oggi, a molta distanza da quei momenti, ci troviamo in una situazione nuova, non pos– siamo dimenticare che c'è sta– to un momento di ricomposizio– ne nazionale che ha fatto si che su tutte queste cose venissero a galla i nostri limiti, compa– gni!!! Non sono i limiti di Lotta Continua, dell'Autonomia o de: 13 fare un passo avanti nel senso di organizzare un'alternativa al PCI, rivoluzionaria. Questo fe– stival è stato un momento im– portante, ha messo a fuoco tutti i momenti contraddittori che abbiamo dentro, e non riflette altro che la situazione che c'è nelle fabbriche. lo sono un compagno operaio, e all'interno della fabbrica c'è una situazio– ne di merda che voi neppure ve la immaginate. Qui vengono fatti discorsi di contropotere, di lotta armata, del porco dio e della madonna quando invece la ristrutturazione va avanti, quando invece i posti di lavoro diminuiscono, quando i disoc– cupati aumentano tutti i giorni, quando gli aumenti dei prezzi galoppano, e qui si viene a pro– porre il contropotere! !! (ap– plausi). 11discorso dell'espro– prio, non è sbagliato in sè, è sbagliato il momento in cui si fa. Non bastano cinquanta per– sone per fare l'esproprio. Perché questi compagni non riescono ad organizzare mi– gliaia di operai per fare l'espro– prio?!!! Sono loro quelli che contano, che decideranno, che faranno la rivoluzione, è loro che bisogna portare a fare l'e– sproprio!!! E poi, sui prezzi. An– che io sono d'accordo che sono troppo alti però io lo dico chia– ramente: a noi i soldi non ce li dà nessuno, né CIA né governi. E allora, se anche ci facciamo pochi soldi come organizzazio– ne, questo non è sfruttamento, ma per noi il lavoro che abbia-
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