RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976

tale che si spoglia come si fa per scherzo nei filmetti familiari della domenica ... attirano quasi fastidiosamente (e con la stes– sa costruzione di uno schermo televisivo acceso in mezzo •a una conversazione) e distrag– gono la fruizione assorta del pornofilo in platea. O gli copro– no (come il testone ricciuto ·del– lo spettatore rompicazzo della fila avanti) !'evoluzioni erotiche che continuano sul divano. O gli danno la sensazione imbaraz– zante che le proprie reazioni - spiate - siano spettacolo per quelli che sullo schermo do– vrebbero fare spettacolo. E c'é di peggio. La fissità della mac- i' 11 china da presa e delle inqua– drature, violentando le regole del ritmo cinematografico (co– stituito di norma dal mongaggio e o dai _movimenti dell'operato– re accompagnati dal sonorÒ) che resta affidato unicamente a gesti e movimenti degli «attori» estremamente ripetitivi e insi– stiti. accentua vieppiù il senso di fastidio. poi di noia, infine d·irritazione vera e propria a fronte delle aspettative voyeuri– stiche. A questo punto, se siete di malumore per ·qualunque motivo vi ritrovate incazzatissi– mi contro gli amato-odiati san– toni della Dissacrazione, in ca– so contrario la presa per il culo della porno-mere·" (ccndotta da gente che comunque non è cer– to tacciabile di filisteisrno) co– mincia perfino a divertirvi e sti– molarvi. a farvi complici contro quella parte di voi stessi che. «in ultima analisi». era predi– sposta dentro scherni percettivi· e ricettivi determinati (nono– stante il. .. ritardo del mercato italiano in questo campo) o si aspettava pur sempre un qual– che odore di «erotismo» fra le macerie della distruzione criti– ca. In ogni caso. sotto 1· apparente causalità e sgangheratezza. è indubbiamente istruttiva e da meditare l'efficacia non morali– stica dell'accumulo di tecniche di straniamento messe al servi– zio di un'idea e di una realizza– zione estremamente semplice e alla portata di tutti. In questo caso, mi pare. si può proprio ri– scontrare il maggior pregio del– lo «scherzo» di Warhol e fratelli nen·esclarnazione che strappa allo «spettatore»: «ma sarei ca– pace anch'io!,,. Giusto. E dun– que, facciamoci sotto. Rapide note per gli altri mo– menti della rassegna. «Fire– works», bianco e nero, 15 mi– nuti, ci informano che è uno dei primi films underground, girato a 17 anni, nel 1974, da Kenneth Anger. Tra il surreale e certi modi espressionistici, si descri– ve il ,sogno omosessuale di un giovane: brutalizzato e violenta- ' to da un gruppo di marinai, il pene gli esplode in fuochi d'arti- . ficio. Infine, «Love making», 1965, a colori, di Stan Brackha– ge, «riassunto di alcuni temi ca– ratteristici dell'opera di S. B.: l'amore omo ed eterosessuale, i bambini, e i cani». Vengono presentati però solo 14 minuti dei 35 originali, occupati in gran parte da un'interminabile pompino omosex, con qualche ricercatezza formale nei movi– menti di macchina e nei primis– simi piani. L'intento di Bracka– ge mi pare, da quanto si può in– tuirè, fondamentalmente illustrativo-poetico e «apologe– tico» dell'amore liberato. Ma, anche se questi due ultimi films appaiono di primo acchito più i. «vedibili» di quello di Warhol; resta quest'ultimo, a mio pare– re, il più ricco di spunti alla di– ·, scussione e. come cercavo di far notare, a un uso «didattico». Anche per la capacità di rivolta– re quella che normalmente è pura e semplice povertà di : mezzi e tecnica, in significati e funzioni (ad_e_s__e_rr!.QiQ,_J,l_Q_clJ~L rassenza del sonoro. che si in– tegra nella struttura dell'«ope– ra» ~ome ulteriore «7zzo» st,amante). I 37 nncnNnlEEDITRIC& via giulia 167 roma Jerr, 111/J/11 @iuiutn; uccidi il .padre e la madré ._,,,.di• ~-,tl 1111111 'H inlrodui.icne, antonil, negri Dopo Do It ! e Siamo tanti. il nuovo libro-confessione del leader americano creatore del partito Yippie. L. 2.500 Parlano i compagni del Movi– mento Stud ·tesco, le compa– gne del Mo\ ,ento femminista, i proletari che hanno occupato le case, uomini dello spettacolo, compagni omosessuali, compa– gn'i dell'autonomia e dell'area radicale, i fuoriusciti -da11e orga– nizzazioni e altri ancora. L. 3.500 Anonimo LIBRO BIANCO SUL -POP IN ITALIA cronaca di una colonizzazione musicale in un paese medi– terraneo. Un libro bianco, datato e docu– mentato. con nomi, storia, luo– ghi, fatti, precedenti, compro– messi e sognì. Con un dossier su tutti i complessi pop italiani 'elenco 0 -aggi0fflflte---Òeicom– ponenti e relativa discografia. L. 2.500

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