RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976

diversi saggi, e questo suo libro è una parziale raccolta, con l'aggiunta di due nuovi pezzi. L'utilità di un libro simile sta, come anche dice la Balbo nella sua introduzione, nel bisogno di una analisi più scientifica lega– ta alla famiglia e al problema dei ruoli. Troppo spesso infatti oggi si tende a parlare della fa– miglia come un momento della socializzazione e della società in generale già analizzato e no– to, per poi ritrovarsi davanti a situazioni, come quelle che emergono dalle. diverse ricer– che di cui l'Autrice riferisce, che non rappresentano né un'abbattimento della famiglia e dei ruoli, né tantomeno un superamentc• completo ·della ,truttura familiare. E non solo della famiglia cosi come la co– nosciamo e l'abbiamo dovuta subire, ma anche, e soprattut– to, come sistema di costruzione e di adattamento ai ruoli. Un'a– nalisi questa della Balbo che non è stata fatta a tavolino, ma che esce da una serie di ricer– che, come si diceva, sulla con– dizione della donna, sulla fami– glia e sui ruoli. E va riconosciu– to alla Balbo (e al gruppo di ri– cerca che lavora con lei, di cui fa parte anche la Laura Grasso, autrice dell ottimo «Compagno padrone») il grosso merito di aver agitato per molto tempo il tema della famiglia, dei bisogni. dei ruoli anche in un'ambiente chiuso e refrattario come quello dell"Università italiana. Il grup– po di ricerca sulla condizione della donna infatti si avvale an– che della collaborazione di altre donne docenti in università ita– liane (Saraceno a Trento, la Beccalli a Salerno, Zahar a Co– senza, Mizzau a Bologna) e ci sembra che costituisca uno dei momenti più interessanti esi– stenti attualmente sull'argo– mento famiglia e socializzazio– ne. Con la Balbo ha infatti lavo– rato anche Stefano Segre, a Scienze Politiche a Milano, in un seminario sulla socializza– zione al Ruolo maschile, chè fi– nora è rimasto unico in Italia, a parte un'esperienza simile fatta alla Facoltà di Architettura di Milano. · Per tornare al libro, molto inte– ressante ci è parsa l'ultima par– te, in cui vengono riportati am– pli stralci di alcune interviste svolte nell'ambito della ricerca sulla «Condizione della donna». Il filo che la Balbo segue nel li– bro è molto semplice e centrale al tempo stesso: la famiglia è l'istituzione che media tra risor– se e i bisogni dell"individuo. E in questa famiglia. in questa so– cietà capitalistica a questo sta– dio. questa mediazione si risol– ve in una uccisione dei bisogni, nell'impossibilità di esprimerli. In una situazione di crisi, la «fa– miglia si ripropone come mo– mento irrinunciabile di difesa: si fanno rientrare le tensioni, si rinviano denunce». E ancora «Questa famiglia è troppo im– portante per il capitalismo perché non cerchi a tutti i costi di farla durare». Un'altro elemento di interesse è quèllo di una ricostruzione sto– rica delle varie forme familiari, all'interno della quale è molto facile seguire passo passo la nascita e lo sviluppo di quei momenti mortiferi presenti nel– la famiglia che conosciamo og– gi e contro la quale spesso con grosse difficoltà ci troviamo a combattere. Un libro da leggere quindi. 33 ' • ----~ I Emina Cevro-Vukovic - «Vivere a sinistra» - Vita quotidiana e impegno politico nell'Italia degli anni '70. Un'inchiesta - Arcana Editrice, L. 3500 Antonio Negri, detto Toni, per– sonaggio ben noto alla sinistra rivoluzionaria post– sessantottesca. ha gentilmente

RkJQdWJsaXNoZXIy