RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976

Coma chi o che cosa, oppure. da dove vediamo-sentiamo il mondo? Certo hashich e oppio hanno aiutato A. a sentirsi Altro; ma Il suo decentramento era più complessivo. Hashich e oppio potevano essere .. paradisi artificiali", false soluzioni parziali e perciò beato ottundimento. Come l'Arte e la Bellezza, non sono - le droghe - sufficienti a cambiare il mondo o a dare al mondo e alla «rugosarealtà da stringere» una forma quotidiana, e costante reale, adeguata a questa (seguente) intuizione: «Ho teso corde da campanile a campanile, ghirlande da finestra. a finestra; catene d'oroda stella a stella, e danzo». Se si danza solo nell'Arte, nella Bellezza, nella Forma, si capitombola. L'Arte è meno della vita. La vita è più che il Bello. R. vedeva sempre più i limiti di un'esperienza maledetta di fronte alla «rugosa realtà•, i limiti del suo linguaggio. E vedeva infine, il culmine nel silenzio. Proprio lui, il poeta– demiurgo, il poeta che sperava di ricreare il mondo nella poesia. Ma finché usò il lingu;2ggio e la poesia cercò sempre al di là: al di là del cristiano. del borghese, dell'Io. della coppia (coppia: lui e Verlaine lo erano stati; coppia: «infernodelle donne»):«E intanto, è la vigilia. Accogliamotutti gli influssidi vita e di tenerezza reale. E all'aurora, armati di un'ardente pazienza, entreremo nelle splendide città. Che parlavo mai di mano amica! Ho Il grande vantaggio di poter ridere dei vecchi amori bugiardi, e colpire di vergogna quelle coppie mendaci. Ho visto l'inferno delle donne laggiù; - e mi sarà permesso DI . POSSEDERE LA VERITA IN UN'ANIMA E IN UN CORPO.» Cioè, «CAMBIARE IL MONDO». Ma la Letteratura, l'Arte e la Bellezza non cambiano il mondo. In genere, anzi, servono, nell'ordine borghese, a dar voce all'Amore e alla Coppia. Ed è lui, il maschio, il Poeta, che parla della romantica bellezza dell'Amore, ed è «lei», l'omosessuale R., che pianta alla fine della storia un verso marxianamente distruttivo del mondo dell'Amore: LU I: Col tuo petto contro Il mio petto, Andarcene non vuol? Fiutandol'aria avidamente, Nella frescura verde Del bel mattino blu, sommersi in un vino di luce... Rabbrividendo il boscostilla, Nel silenzioamoroso, Da tutti i rami, verdi gocce, i suol chiari germogli. Senti, dentro le cose aperte come un fremer di carni. Sprofonderainell'erba medica Con la bianca vestaglia; Si farà rosa il blu che cerchia I tuoi grandi occhi neri. (...... ecc. ecc . ...... ) Tu verrai, tu verrai, lo t'amo! Sarà bello, vedrai. Tu verrai, non è vero, ed anzi... LEI: E IL MIO LAVORO IN UFFICIO? Contro la poesia dell'evasione, A. ha cercato il linguaggio nuovo: che parlasse del desiderio senza fingere che non esistano uffici. Ma la letteratura non gli basta ..-lo non so più parlare». Anche la sua era solo letteratura. non ricostruzione e riformazione di un mondo. E se non cambia il mondo, la «rugosarealtà da stringere», la letteratura come la Bellezza è o diventerà proprietà degli altri, dei bianchi: «unasera, ho preso sulle ginocchia la Bellezza. E l'ho trovata amara. E l'ho ingiuriata.» EsserePoeta non gli dava identità. Caduta l'illusionedi essere Poeta-Demiurgo, l'Arte non ha più per A. alcun senso. Nel 1875 va a Stoccarda. rivede Verlaine (che sì è convertito; «Loyola» lo chiama R.). distacco -definitivo. A piedi raggiunge Milano, poi, Brindisi. Colpito da insolazione è rimpatriato. Va nelle Indie olandesi, rimpatria, a piedi va a Amburgo. Come interprete in un circo in Danimarca e in Svezia. Poi è scaricatore di porto a Marsiglia. Poi qui e là (ogni tanto torna alla vecchia casa di Charleville). Poi a . piedi attraversa la Svizzera. E a Genova, si imbarca; Alessandria, Cipro. Poi ancora in famiglia. Poi in Egitto, ad Aden, a Harar. Esplora, per una ditta francese, la Somalia, traffica armi, gestisce una fattoria commerciale. Per R., come è stato scritto, si era imposta «l'impossibilità di tollerare otticamente una civiltà di preti, di borghesi, di europei». Un tumore lo colpisce alla gamba destra: torna a Marsiglia: amputazione della gamba. Dopo qualche settimana muore. 31 Muore con questeparole cosiddette «sconnesse»: «Sonocompletamente paralizzato: DUNQUE desiderotrovarmi a bordodi buon ora. Ditemi a che ora devo trovarmi a bordo... » Nel delirio invoca Allah. Parole sconnesse? Ma non ci si riconosce qualcosa di conosciuto per chi conosce– rivive R.? La paralisi e l'impossibilità; ma anche il desiderio rilanciato dal fondo della paralisi verso il «battello» che può vedere «Florideincredibili»: quel battello-Rimbaud che diceva: «e qualche volta ho visto quel che l'uomo ha sognato!». E tra la paralisi e il battello ebbro c'è un «dunqueio desidero» che viene da un mare «violentemente presentito» a 7 anni. W Rimbaud! Pierinoil Rosso P.S. - Comperare: Rimbaud, Opera, a cura di lvos Margoni, economica Feltrinelli, L. 1.000. Come in una sequenza dnematOQ,aAc:a_ Ford l'inventore dell'utilitaria e Morgan il banchiere pigliatutto; Houdini il mago e Ferdinando l'Arciduca; Freud l'inventore della psicanalisi e Emma Goldman l'anarchica femminista. E con loro, miserabili e borghesi poliziotti e scioperanti negri e emigranti ... Il romanzo che da 40 settimane è nella lista americana dei best-sellers, e da cui R. Altman, il regista di Nashville, ricaverà un film. E.L. Doctorow A ARNOLDO IIONDADORI EDITORE

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