RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976
Egli prediligeva le cose tenebrose: Nella camera nuda dalle persiane chiuse, Alta e azzurra, pervasa di un'acre umidità, Leggeva un suo romanzo sempre rimeditato: Cieli pesanti d'ocra, foreste immense, fiori Di carne, che nei boschi astrali si dischiudono, Scosendimenti, rotte, vertigine e pietà! - Mentre si animavano i rumori del giorno, Solo e steso supino sopra pezzi di tela Grezza, egli presentiva violentemente il mare! Libro del dovere e sguardo che mente: fanno tutt'uno per R. con cristianesimo e mondo borghese, con una lunga storia di ottundimento collettivo. Così che la «crescita» diviene nel Buon– lJomo-Borghese Perdono, babbo! rinnegamento e i ricordi divengono «rimembranze del vecchio idiota». Si chiede venia dei propri 7 anni perché il bambino è diventato Adulto, cioè ha ingerito cristianesimo e norma borghese, lasciando· evaporare il desiderio: Giovane alle feste campestri, Fuggivo il tiro a segno banale e generoso, Ma non quei luoghi urlanti dove i ciuchi, dal fianchi Spossati, dispiegavano il lungo tubo rosso Che ancora non capisco!. .. E poi la madre mia, La cui camicia aveva un sentore amarognolo Benché sgualcita all'orlo e gialla come u·nfrutto, Mia madre che saliva nel letto con un suono - Ma figlio del travaglio, - mia madre, con la coscia Di donna anziana e le anche massiccie dove i panni S'increspano, mi diede calori che si tacciono. Ma più cruda vergogna e più calma, era quando La mia sorella piccola, di ritorno da scuola, Dopo aver consumato gli zoccoli sul ghiaccio, Pisciava e osservava sfuggir da quel suo labbro Sottano, stretto e rosa, un filetto d'orina •.. ! Oh, perdono! Pensavo talvolta al mio papà: La sera, il giuoco a carte, le frasi libertine, Il vicino, ed il bimbo scacciato, cose viste ... · - Sì, un padre può turbare! - e cose immaginate!. .. Quel ginocchio che spesso mi blandiva, le brache Che il mio dito voleva aprire alla fessura ... Per avere la capocchia nera e dura del babbo, - NO! -, la cui man villosa mi cullava! ... Oh! Mai nessuna fu così frequentemente turbato, quasi attonito! Ed adesso il perdono mi venga consentito: Poiché i sensi mefitici mi hanno avuto lor vittima, Mi corifesso svelando quei giovani misfatti!. .. Scusato? Riprendi il reggipiedi Azzurro. babbo mio. Oh, infanzia mia!. .. su, •iriamoci la coda! «Oh, perdono!»: quante immagini-ricordo oscene ci portiamo dentro? Quante sono dentro senza che lo sappiamo? Eppùre formano il nostro des,derio. la nostra p: esa sul' ...realtà, ci inducono 2 s;1 :-:;,.., :,e e antipatie vissute nella pelle, e attrazioni e paure della attrazione, a vomiti, paralisi, blocchi, umori, freddezze, ideologie e volontarismi di difesa, attivismi scarica-desideri, ge -ericità conciliative, ritirate profl nde sotto forma di presenze superficiali, distanze rassicuranti come forma di pseudo-presenze, vicinanze nominali, coppie, ·Amori, Innamoramenti, coppie plurime, e cosi via e cosi per sempre. Ma lunghi tubi rossi, sentori amarognoli, filetti d'orina, fessure di bacche e tutto il resto esistono ... E se esistono e rimangono solo innominati fantasmi, dove siamo noi? A mille miglia: nel nostro lo e nella nostra Ragione (e Norma) anche se tutt'e tre di Sinistra. Mai ci riavvicineremo alla Vulva Materna: «Scimmie umane cadute dalla vulva materna/La pallida ragione ci cela l'infinito!» L'unica traccia tra la Vulva e la pallida ragione, cioè i nostri 7 anni, se ne giacciono nell'Innocenza. 6 così il nostro lo. R. ha preso seriamente questa traccia, cioè se stesso: non ha rinunciato a se stesso. Perciò ha incontrato il mondo per davvero, e ha identificato la Comune. Era circa il 1871. 2) LA COMUNE: CONT,RO «LE VERDI PROPRIETA» MA ANCHE PER «LA VERITÀ IN UN'ANIMA E IN UN CORPO». INFATTI. .. Marx, incontrandosi con la Comune ha parlato di «assalto al cielo». L'epoca di crescita positiva. fiduciosa e progressista della borghesia (dopo il massacro operaio del «maledetto» giugno 1848 e sino al massacro della prima guerra mondiale e al nuovo «assalto al cielo» dei Soviet) era stata scossa da questo 1871. 1871: anno del primo Potere Operaio. W! Marx ·veniva da una lunga pratica politica di pensiero e di azione. R. veniva invece da una breve ma intensissima rivolta al mondo borghese. Se a 14 anni (nel 1868) poteva ancora sdoppiarsi sino a scrivere 60 esametri latini per celebrare la prima comunicazione del principe imperiale e ricevere l'encomio pubblico del preside, se insomma ancora «per tutta la giornata trasudava obbedienza», nel 1870, dopo lo scoppio della guerra, guerra franco– prussiana, fugge a Parigi, è incarcerato, torna dalla Madre, fugge di nuovo, a piedi, frequenta biblioteche, legge Proudhon, Babeuf, S.Simon. Di nuovo a casa. Poi terza fuga: vende l'orologio e arriva a Parigi dove è scoppiata la rivoluzione, ha 17 anni. Ha un intenso e violentissin'lo amore con un altro poeta - Paul Verlaine-. Scrive «Merde a Di~u1•col gesso sui muri e panchine, stende un «progetto di
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