RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976

voluzione spirituale per giustifi- maltito, come io con i miei geni- La cosa più importante è la pura care l'autoritarismo. Finanzia- tori. Nel libro dico: «Gli uomini consapevolezza; penso che il riamente il costo elevato delle furono buttati fuori dal movi- movimento dei guru indiani in A– terapie _mantiene l'accesso ri- mento politico nei '60 dalle don- rnerica vada tenuto d'occhio, si servato solo ai bianchi della me- ne e ritornarono come dei. deve veramente attaccare l'idea dia borghesia. Finora il mcvi- Quando ci pensai sopra e ne dei guru, delle autorità, delle ge– mente spirituale non si è reso di- parlai con John Lennon realizzai rarchie, delle figure d'autorità sponibile ai senza potere. Men- che mentre attacchi un leader questo non vuol dire gettare via tre parli degli effetti di questo maschio e sciovinista quando tutto come vuole fare molta gen– movimento come possibili solu- questo ritorna vestito di bianco o te impegnata politicamente. In zioni alle limitazioni inerenti alla arancione e si definisce swami lotta politica dei '60 sembra che egli ha semplicemente creato allo stesso tempo il movimento una piccola protezione intorno a in sviluppo soffra correntemen- se stesso, questo e quello che te delle stesse limitazioni, dun- sta succedendo. que che bisogna fare per chia– rirsi? R. Non sono per nulla disturbato da queste contraddizioni perché ogni cosa funziona in contraddi– zione. I settanta hanno preso su di loro il karma negativo dei ses– santa e non l'hanno ancora s- ( 19 america c'è questo pensiero dualistico: una cosa deve esse– re buona o cattiva, su tutto si ri– chiede un giudizio. Penso che o– gni cosa è in fase di processo, di evoluzione, ne esiste un lato po– sitivo e uno negativo. L'idea è in– coraggiare il lato positivo e indi– viduare quello negativo in ogni situazione. Negativa è secondo me l'adorazione del guru, il mi– sticismo eccessivo e l'arrogan– za spirituale. Non esiste un arro– ganza maggiore di quella di mol– ti spiritualisti, i politici non rie– scono nemmeno ad arrivarci. Rennie Davis è molto più arro– gante oggi di quanto non lo fos– se negli anni '60. È triste quando tutto è ristretto e ben definito, è come l'univer– sità. In questo movimento ci so– no cose come lo yoga i massag– gi, la meditazione, l'alimenta– zione integrale che vanno bene. D. Forse il segreto sta nel supe– rare tutte le barriere. R. lo penso che la migliore solu– zione sia sintetizzare un pro– gramma che unisca il fisico, l'e– motivo lo spirituale e il politico. D. Una buona parte della mia e– sperienza è macrobiotica, la fi– losofia è fondata su quello _che chiamiamo il principio unico; la frase «avere un buon giudizio» è usata nel senso di comprendere le cose. Qualunque cosa incon- · tri nell'universo puoi abbrac– ciarla, capirla, scambiarci ener– gia, non nel senso di bene o ma– le ma solo in quello relativo di cose che sono da una parte, al– tre da un altra e tra di loro c'è sempre un flusso costante di e– nergia che è la dinamica del di– venire. Il processo è una co– stante dialettica nel senso hege– liano classico. Hai una tesi ed una antitesi da queste due sca– turisce una sintesL R. Suona molto marxista. D. Poi la sintesi diventa la tesi e sorge una nuova antitesi R. Sapevo che i macrobiotici e– rano dietetici, ma non avevo an– cora realizzato che erano anche dialettici D. Fondamentalmente questo è il vero significato della macro- biotica . R. _Allora è molto comunista. D. La parola comunista ha mol– teplici connotazioni possibili, non mi piace come è usato que– sto termine, quello che sto cer– cando di dire è che la sintesi è un processo continuo e che puoi allargarlo si da portar assimilare

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