RE NUDO - Anno VII - n. 43 - luglio 1976

che viene poi offerto è solo una cura di mantenimento con il metadone. Dopo tutti questi an– ni di ricerche avendo speso chi sa quanti soldi di chi paga le tasse, questo è tutto quello a cui sono arrivati. Hanno fatto migliaia di esperimenti con ani– mali. Non soddisfatti di aver in– tossicato topi, conigli, cani ·e scimmie, hanno perfino fatto esperimenti su «cavie di cane decorticato» come loro lo chia– mano, cioè su cani a cui è s_tata tagliata via una parte o l'intero cervello. Cosi finalmente sap– piamo che anche un cane a cui è stato lobotomizzato il cervello può essere reso dipendente da– gli oppiacei. Grande scoperta. Nessuno di questi interminabili esperimenti con animali ha la minima utilità. Hanno già pro– vato a dare dell'eroina ad ani– mali a sangue freddo? Per quel che ne so io, no. Certamente un cobra in preda ai dolori dell'a– stinenza sarebbe un notevole spettacolo. Un gran numero di esperimenti, promossi dalla CIA, sono stati portati avanti durante gli anni 50 su pazienti volontari. Vi cito dall'HERALD TRIBUNE del 9 nov. 1975: «Gli esperimenti condotti al Centro Federale per la tossicomania hanno Incluso la somministrazione di varie droghe, tra cui degli allucinoge– ni, a pazienti volontari, come stabilito dal programma della ClA. Gli esperimenti condotti a Lexington facevano parte di un programma di sperimentazione delle droghe preparato dalla CIA, che coinvolgeva più di 30 università e agenzie pobbllche e private.~• Così, vi dicevo, un tossicomane non sa dove anda- re a farsi disintossicare. Tutto quello che può ottenere è una somministrazione di eroina o di metadone. Si trova in una situa– zione che finisce solo con la morte. Tutto il denaro viene versato per perpetuare questa industria che frutta miliardi di dollari. Per cui naturalmente qualunque programma di lega– lizzazione o di parziale legaliz– zazione incontra uno ostacolo molto potente proprio in questo: miliardi di dollari investiti in questo affare colossale. Tutti i grandi spacciatori dovrebbero mettersi a lavorare per vivere come tutti gli altri, e sicuramen– te non hanno nessuna voglia di farlo. Allora, cosa si può fare? Sicuramente chiunque può di– sintossicarsi con l'apomorfina, se trova un dottore che gliela somministri. L'apomorfina si ot– tiene bollendo la morfina con l'acido cloridrico, ma la sua azione sull'organismo è com– pletamente diversa da quella della morfina: non è un antido– lorifico e non dà assuefazione. Nessun caso di dipendenza è mai stato riscontrato con l'apo– morfina. Non dà flash, né sbal– lo, né rientro; il suo effetto è di stimolare la parte posteriore del cervello a ri-regolare un meta– bolismo disturbato. Quindi l'a– pomorfina funziona come rego– latore metabolico. Ho trovato dei dottori che sostenevano che l'apomorfina dà assuefazione, non ne avevano avuto l'espe– rienza, ma lo avevano letto o sentito da qualche parte e ave– vano interesse a crederci. Que– sta è quella che viene chiamata opinione medica informata. Cento anni fa i dottori dicevano che la masturbazione portava come conseguenze paralisi, danni al cervello e insanità sen– za speranza; anche ·quella era opinione medica informata. Na– turalmente è difficile trovare una clinica che fac·cia iniezioni ogni due ore notte e giorno a pazienti non ricoverati, ma si può 'risolvere il problema som– ministrando tavolette per via orale da sciogliere sotto la lin– gua. Il dottor Xavier Corre di Parigi, che ha studiato con il dottor Dent, ha avuto buoni ri– sultati con la somministrazione per via orale e c'è anche il van– taggio che la nausea può esse– re più facilmente controllata. Se il paziente sente nausea può sputare la pastiglia e· stabilire da solo la dose da assumere. Non c'è ragione che il paziente si senta male, non deve essere una cura spiacevole. L'agopuntura come metodo di cura fa senz'altro una certa im– pressione. Ho visto fare in tele– visione le più difficili operazioni chirurgiche con l'agopuntura come sola anestesia, per cui qualsiasi cosa allevii o elimini il dolore intenso è altrettanto utile per alleviare i sintomi dell'asti– nenza. Conosco qui a New York uno che fa l'agopuntura che ha ottenuto ottimi risultati curando dei tossicomani e in– tende continuare. Il trattamento dura circa 30 minuti e di solito sono sufficienti da 6 a 8 sedute. IL LOMOTI L è stato utilizzato al centro di Lexington per allevia– re la diarrea causata dall'asti-. nenza e sono state fatte delle relazioni all'ordine dei medici che dimostrano l'impossibilità che si instauri una dipendenza dal LOMOTI L. Ho parlato con dottori inglesi che hanno otte- 13 nuto buoni risultati nel tirare fuori i pazienti dalla droga con il lomotil. Ma sembra che negli Stati Uniti sia sconosciuto co– me coadiuvante nella disintos– sicazione. Di fatto sul flacone c'è scritto: «da non utilizzare in concomitanza con narcotici». Non si capisce come sia venuto fuori questo. Una sensazionale scoperta può superare tutte le terapie esi– stenti. Cito dal NEW YORK TI– MES del 22 giugno 1975: «È stato scoperto in modo eviden– te che il corpo sintetizza spon– taneamente delle sostanze il cui effetto narcotico è simile a quello della morfina. Gli esperi– menti suggeriscono che il loro ruolo possa essere quello di al– leviare gli effetti del dolore forte e dello stress. Alcuni ricercatori sperano che questa conoscen– za possa essere impiegata nel– la terapia di disintossicazione». Dopo un periodo di allenamento con un guru competente, puoi essere in grado di metaboliz– zarle volontariamente. Un certo dottor Goldstein ha isolato una sostanza che chiama PEPTIDE OPPIOIDE DELLA PITUITA– RIA/POP. L'articolo successivo dà la potenza antidolorifica di questa sostanza come 50 volte superiore a qt,1elladella morfina e la prova sperimentale che noh dà assuefazione. Qualsiasi cosa con una potenza simile può eliminare completamente i sintomi dell'astinenza. Questa può essere la soluzione finale al problema della droga pesante. Dal SUN di Detroit Così la rivista americana «HIGH TIMES» definisce il POP Ricercatori di tutto il mondo hanno scoperto con prove evidenti che il corpo, 'quando è sottoposto a stress o a un dolore intenso, produ- . ce automaticamente delle sostanze il cui effetto narcotico è stmile a quello della morfina. Le ricerche su questo soggetto sono cominciate nel 1971, quando il dottor Avram Goldsteln, capo della Fondazione Ricerche sulla Tossicomania in California, trovò che nel cervello del mammiferi cl sono delle cellule che lui descrive come «recettori» dell'oppio «alta– mente specifici». Cioè, queste cellule si combinano chimicamente con te molecole dei derivati dell'oppio, come !'eroina e la morfina. Gli scienziati hanno anche stabilito che questi «recettori» si combi– nano allo stesso modo con una sostanza proveniente daf'tnterno del corpo, perché altrimenti non si sarebbero sviluppati. Gotd Stein ha chiamato questa sostanza PEPTIDE OPPIOIDE DEL– LA PITUITARIA (POP è, parlando delle sue funzioni che non sono neanche ancora completamente conosciute, dice: «Sappiamo con certezza che c'è un meccanismo che attutisce il dolore». ti proce– dimento chimico è evidente nelle vittime di incidenti stradali e nei feriti di guerra; sembra sia lo stesso processo che permette l'ane– stesia procurata con l'agopuntura. DA HIGH Tt~tES DI _OTTOBRE NOVl:MBRE 1975 I lì

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