RE NUDO - Anno VII - n. 42 - maggio 1976

carissimi compagni di "RE NU– DO", Siamo il COLL. AUT. FUORI! DI BARI e sentiamo importante poter usufruire di uno spazio sul mensile alternativo "RE NU– DO", perché ci permette dico– municare le nostre prime espe– rienze di gruppo agli altri collet– tivi di liberazione omosessuale, e ai compagni che leggono la rivista. Ma speriamo soprattutto che altre persone a Bari avran– no l'opportunità di leggerci e si metteranno spontaneamente in contatto con noi per ritrovarci ogni giovedì sera in Via Crisan– zio, 119, (ore 19) nei locali di AVANGUARDIA OPERAIA. L'anno scorso Felix, compagno della sinistra extraparlamenta– re, dopo aver conosciuto alcuni gruppi Fuori! di altre città italia– ne, sentì l'esigenza dì portare un discorso "gay" anche a Bari, ma sì accorse che sarebbe sta– ta un'iniziativa difficilissima. Si trattava di "uscir fuori", in que– sto caso da solo e avendo quasi tutti contro, in una città come Bari in cui ogni discorso di pro– vocazione e di rottura era in– concepibile e quasi impossibile. Era necessaria l'alleanza e l'ap– poggio di una forza politica che non emarginasse il diverso e la si individuò nel PARTITO RADI– CALE. Il primo momento importante di "uscita fuori" a Bari é stato l'i– niziativa di un convegno sulla sessualità organizzato dal pic– colissimo gruppo Fuori! (2 per– sone). tenutosi nel Marzo scor– so nei locali del P. Radicale. Il convegno, aperto a tutti, per ben due giorni ha visto la parte– cipazione di numeros1ss1m1 compagni (circa un centinaio) tenendo presente che non ave– vamo voluto pubblicizzarlo. Per la prima volta a Bari si discl,lte– va della liberazione sessuale in modo alternativo: gli omoses– suali che parlavano della pro– prie esperienze personali, i compagni che non parlavano più a nome e per conto dell'or– ganizzazione; si partiva dal per– sonale, dalle proprie esperien– ze, un primo momento, quindi, di messa in discussione di noi stessi, di presa di coscienza. Importante il contributo delle compagne femministe e dei compagni del Fuori! di Brindisi, Si è discusso di sessualità, si di~eya che sarebbe stato giusto eliminare le etichette "omo– etero", si è parlato delle varie f~rme di sessualità (masturba– zione, narcisismo etc.), di fem– minismo. Interessante la pole– mica aperta da un compagno proletario che diceva di essere emarginato dalle femministe che lo rifiutavano perché "dal cazzo lungo" (cioè proletario che non ha ancora rifiutato il comportamento maschilista). Tommy del Fuori! di Bari si la– mentava che tutti si limitavano soltanto a parlare, ma quando aveva proposto provocatoria– mente di far qualcosa di "diver– so", tutto si è bloccato e si ve– deva che le contraddizioni era– no molto forti, in quanto cerca– va di riproporre ai presenti ciò che loro avevano già "rimosso" molto tempo addietro a causa della repressione e di una mo– rale fallocratica e sessuofobi– ca: "i giochi adolescenziali, le amicizie particolari, i rapporti omosessuali avuti etc. In effetti da una parte eravamo soddisfatti della partecipazione di molti compagni, dall'altra siamo rimasti delusi per la mancanza di creatività e spon– taneità. Al convegno non siamo stati violenti, potevamo ad esempio truccarci, baciarci, spogliarci e non l'abbiamo fatto, in effetti ci sentivamo anche allora "violen– tati" dagli sguardi, dalla curio– sità, dalla non conoscenza e approfondimento della tematica di liberazione sessuale; avrem– mo disturbato la loro sicurezza di facenti parte di una norma– lità; avremmo messo in risalto la loro omosessualità repressa, forse sarebbero usciti in crisi. Abbiamo quindi capito che avremmo dovuto essere più provocatori, ma mancava una nostra preparazione in questo senso per cui il convegno è ri– sultato solo un momento di di– battito e non di pratica politica alternativa. In seguito abbial'T)O fissato il giovedì per la riunione settimanale nei locali del P. Ra– dicale. Avevamo inteso questo tipo di incontro in modo diver– so, con la partecipazione di tutti gli interessati alla tematica di LIBERAZIONE, dando spazio ad ogni forma di creatività; sa– rebbe stato possibile all'interno del collettivo formare dei gruppi di autocoscienza, ascoltare musica, ballare, fare l'amore. Ma questo i radicali non pote– vano accettarlo, perché si sa– rebbero creati molti inconve– nienti: si sarebbe bloccato il la– voro politico del partito, paura di provocazioni fasciste e inter– vento della polizia etc. Allora il gruppo Fuori! (ora più numeroso) ha deciso di rompe– re la federazione con i radicali soprattutto perché vedevamo anche in loro le persone ed il 43 comportamento che noi voglia– mo combattere: l'autoritarismo, il leaderismo, la paura, l'ostilità e la stessa repressione sessua– le e inibizione nei nostri con– fronti e quindi il rifiuto di met– tersi in discussione. (Al conve– gno della sessualità tenutosi al P. R. in tutto hanno partecipato soltanto 3 radicali). Dopo aver deciso la rottura della federa– zione, stiamo avendo con i radi– cali rapporti di collaborazione molto più soddisfacenti. Positi– vo è inoltre che i compagni di AVANGUARDIA OPERAIA, ci abbiano messo a disposizione la sede. Passiamo ora ad approfondire i rapporti personali, tra i compa– gni del collettivo. Certo ci sono molti ostacoli perché viviamo malissimo la nostra omosessualità. Non ab– biamo ancora formato dei veri gruppi di autocoscienza, però .da parte di ognuno di noi si sen– te l'esigenza e la disponibilità a metterci in discussione. Abbiamo già fatto degli inter– venti verso l'esterno, nelle as– semblee, volantinaggio, attac– chinaggio etc. Abbiamo parte– cipato ad un convegno su "Aborto-sessualità-consultori", ma ci siamo subito accorti dei nostri limiti, mancanza di chia– rimenti, non omogeneità, disac– cordi. Si poneva, ad esempio, il problema se intervenire in mo– do violento cercando di boicot– tare il convegno organizzato in maniera assurda dai "baroni della medicina", oppure limitar– ci a fare il nostro discorso. A questo punto preferiamo ri– nunziare in parte a questa prati– ca importante di uscita verso l'esterno, perché vogliamo so– prattutto liberarci noi stessi del– le contraddizioni, per vivere meglio la nostra sessualità e solo dopo aver acquisito sicu– rezza e chiarezza possiamo di– chiarare apertamente anche agli _altri che l'OMOSESSUALI– TA E BELLA. Non possiamo impegnarci prin– cipalmente a rivolgerci agli ete– ro; vogliamo conoscerci tra di noi, vogliamo fare l'amore, vo– gliamo estendere il nostro grup– po e raggiungere gli omoses– suali nascosti che ci cercano anche se non lo sanno. Compagni vi aspettiamo: USCIAMO FUORI! Salutiamo gay-mente. Coli. aut. FUORI! di Bari c/o Org. Com. AVANGUARDIA OPERAIA - Via Crisanzio, 119 - BARI N. B.: Questo articolo è stato scritto con la collaborazione dei .compagni simpatizzanti di "R!'I Nudo" di Bari.

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