RE NUDO - Anno VII - n. 41 - aprile 1976

Questo ha significato gravi squilibri nelle menti degli studenti disposti nonostante le crisi e gli ostacoli a recepire e modificare determinati "Insegnamenti" che all'inizio per alcuni risultavano sconvolgenti per altri erano inéomprensibili per altri ancora costituivano uno stimolo a quel "bagaglio kulturale" che si portavano dentro dagli istituti infe– ~ri. . Dopo aver cosi fotografato un po' alla rinfusa l'ambiente universita– rio, tanto poco per quel che ci sa– rebbe da dire a tutti i livelli - e non li elenco sarebbero troppi! - tor– niamo a quello che dovrebbe esse– re il tema da svolgere - il linguag– gio scolastico ancora una volta ci fotte! -: la coppia. Qui più che altrove si sente parti– colarmente l'esigenza, la necessità - per usare un termine più preciso oltre che più scientifico! di vivere in coppia o meglio di trovare sia si tratti dell'uomo sia della donna un compagno della vita! Esigenza che vista dall'interno mi sembra abba– stanza ovvia, ma se ti addentri nel– l'interno della coppia, una volta che si è venuta a creare se non a fondare, con ii vago pensiero che cosi è e cosi sarà per tutta la vita, "il matrimonio a vita!" sembra es– sere l'idea dominante, ti accorgi di quanto esclusivismo e solitudine, o privatizzazione dei rapporti esista in essa. E dico questo perché anche io in quanto studentessa di questo ma– cabro e isolato posto della Cala– bria, bucolico _.epastorale da una parte ma privo di qualsiasi sovra– struttura necessaria a farti vivere anche in modo borghese - esiste infatti solo un baretto! "ritrovo di studenti non che di docen~il'' pove– ri -disgraziati anche loro sbattuti dalla megopoli alla campagna! -. Ho vissuto momenti di questo ge– nere. E con questo non disprezzo la mia Calabria o il mio Meridione che credo, abbia anche la possibi– lità o poteRzialità di riscattarsi dalla ,sua posizione di subordinazione sovrastrutturale nei ~onfronti del t,iord emancipato e liberalizzato! E un discorso assurdo questo e non a caso ho usato la punteggia– tura adatta Si perché, e ora divento più "pallo– sa", come esistono poli di sviluppo e di sottosviluppo all'interno della stessa Lombardia, cosi esistono al-. lo stesso niodo tali poli nella nostra Calabria. E la legge capitalistica che regola la nostra societàl Ma la coppia anche qui sta dunque assumendo delle chiusure molto ri– gide che ne compromettono - e questa é una cosa che dò per scontato - la stessa esistenza. La comprensione Il dialogo l'aper– tura l'elasticità l'amore, si, anche I'AMORE, ma non quello cristalliz– zato e perpetuo, quello continuo, di una contulnità che può interrom– persi, spaccarsi da un momento al– l'altro, basta lo scontro e la volontà di affrontare il problema da parte del "componenti"; quell'AMORE fatto anche di solitudine di ango– scia di depressione di dolcezza di tenerezza anche di soli attimi fug– genti che diventano dolci ricordi da portare sù nei momenti di crisi o di non crisi, di sempre con la speran– za di ricostruirli o di ricrearli e ritro– varli, spostandoti o andando in cer– ca del "vecchio amore" o solo tro– vandolo! Ma questa è la mia realtà, quella degli altri qui in questo ghetto forse sarà ben diversa - w la diversità w la solitudine! - e nonostante tutto HO LA FORZA E LA VITALITÀ PER IL MOMENTO, nonché LA VOLON– TÀ di smuovere qualcosa, qualche "muretto" qualche piccolo "osta– colo". Però DA SOLI SI PUÒ FARE BEN POCO MA IN TANTI SI PUÒ MOL– TO!!!!! Roma; 12 marzo 1976 Carissimi, la rubrica Roma News è diventata Roma Olds? Vabbè che renudo è di gennaio - febbraio, ma le notizie "ultima ora" sul nuovo arredamento dell'Occhio risalgono alla fine di settembre. Sballato mi sembra molto l'esten– sore di quelle note: intanto i cine– club nuovi, anche a guardare un giornale di sfuggita, sono una deci– na, vedi allegato del Messaggero del 12/3/76 e di questi solo l'Ara– gorn è nato dopo il 1 ° gennaio. De– vo forse pensare che la redazione milanese non riesce a procurarsi un giornale romano? Inoltre le notazioni sociologico– generali sono stronzissime: il Poli– tecnico come fa ad essere "spre– cato"? Dopo l'Occhio, come scelta di film, ci sono loro, e non il Film– studio, che dopo l'exploit di Anna si è seduto su vieti ripescaggi, per la trecentesima volta (I), di Godard e Cocteau. Per l'Occhio, le mignotte mal viste: oltretutto lavorano di sera e li non risultano presenti go-go girls e poi, ben più grave, come si fa a diffe– renziare la classe "froci" dalla classe "ricco plastico sinistro mon– dano"? In genere coincidono spe– cialmente se riferiti a quella "popo– lazione temporanea" che è il pub– blico del cineclub. Semmai all'Occhio ci va troppa gente col deliberato proposito di fare casino, dopo essersi impastic– cata o bevuto fiaschi di frascati, per poi dare del fascista a chi vuole un po' di silenzio. Nessuna notizia dell'Alberico - Al– berlohlno dove tra l'altro Alfredo Cohen ha presentato le sue canzo– ni. Per concludere; o abolite la rubrica o cambiate gli inviati romani, che hanno veramente l'aria di essere completamente flippati e/o anfeta– minici. Sperando in meglio Poliorcete Parpaglioni Un piccolo gruppo di compagni siamo in Guatemala e viviamo con un gruppo maya. Ci ha colpito il lo– ro senso comunitario, il legame al– la terra, il loro inserimento nel rit– mo della natura, la loro vita familia– re, la complementarietà del ruoli maschili e femminili, il senso di re– ciprocità nella loro cultura tradizio– nale, la gestione dei sesso e tante altre cose. Mentre viviamo affianco a loro tiriamo fuori i nostri casini personali, il marcio della nostra so– cietà dei consumi, l'individualismo egocentrico che castra il nostro rapporto interpersonale e tante al– tre cose che ci hanno portato alla nevrosi. Crediamo che si possa im– parare molto dai Maya e quindi ci siamo istallati in un paese e vlviaa mo comunitariamente. La nostra Intenzione è di mettere queste esperienze a conoscenza del cir– cuito alternativo· italiano e fare in modo che altre due compagne cl raggiungano perché siamo tre uo– mini ed una sola donna. In questo momento abbiamo bisogno di due compagne che vogliano stare con noi per partecipare attivamente al– la vita quotidiana delle donne maya, che scrivano su schede ciò che le ha colpite di più, che tenga– no i contatti con altre donne italia– ne del circuito alternativo. Deside– riamo avere con noi due compagne che vogliano superare il complesso di castrazione e che desiderino im– parare dalle maya ad essere don– ne. Noi non pretendiamo di diven– tare maya, viviamo con loro per avere un rapporto transculturale; cioè un rapporto vivo mediante il quale noi diamo loro quanto ci è ri– chiesto e prendiamo quanto abbia– mo bisogno. Consigliamo alle com– pagne interessate di scriverci e di diventare un po' amici almeno per lettera: PANTALEONE CATONINI, Centro de. Documentation de San Luis Jllotepeque, San Luls Jllotepe– que, Departamento de Jalapa, GUATEMALA C.A. Auguri per Ilvo– stro lavoro e tanti cari saluti. Pantaleone Catonini 7 Da una recentissima lettera di SANDRA MORINI: San Luis Jilotepeque 6 marzo 1976 ... Stavo pensando prima che il rit– mo della vita è una realtà molto im– portante. E pensavo a come era in– tensa e lenta la vita delle piante. Ricevono energia e•riposo dà/ sole e dalla terra. Ho messo al tavolino anche Cristobal e Domingo. Stò raccogliendo disegni di bambini. Beninteso che per ogni bambino ho notate, nome, cognome, etnia, età, struttura familiare, grado di scola– 'rizzazione e la spiegazione detta– gliata -del loro disegno così come me l'hanno raccontato. Questo lo faccio nei momenti in cui stò por– tando avanti dei lavori pratici come · lavorare in giardino o lavarmi i den– ti. Così mi abituo a vivere con dei bambini come è naturale del resto per una donna: È la stessa situa– zione del grande agave con i suoi figliolini, non ti pare? Quando però devo concentrarmi in qualche cosa li mando via perchè mi-disturbano troppo. Noemi ( +) sta lavorando la terra della Juana che vive qui di fianco. Non si è ancora organizza– ta bene però si stà interessando sempre di più a questa realtà, sco– pre delle cose che le piacciono molto e si dimentica a popo a poco del fidanzato e degli Stati Uniti. Ti dicevo prima dell'intensità della vi– ta delle piante. Vivono così inten– samente le energie di ogni momen– to che hanno bisogno di una vita breve alcune, ed altre lunghissi– ma... ... Adesso devo ordinare su scheda il parto della Tina. È stato molto brutto perchè la bambina è nata che già era morta da qualche gior– no per cui era bianca con la pelle a brandelli ed è nata tutto di un colpo uscendo dalla vagina come un tronco secco ed umido. lo, Juana. e Catalina ci siamo raggelate ed ab– biamo subito cercato di fare qual– che cosa. A me hanno dato subito l'incarico di fare da madrina alla bambina morta, cosi che l'abbiamo battezzata, io le ho cucito una tuni– ca bianca e le ho messo un pezzo di gonna che avevo e una pezzuola per tenere la testina che si era tut– ta rotta durante il terremoto; poi al– la sera l'ho dovuta portare in brac– cio fino al cimitero in una scatola di cartone. Davanti andava Don Tori– bio il vecchio bisnonno e dietro la nonna paterna della bambina. Sia– mo andati di 11otteperchè non ab– biamo denunciato la nascita. Così uno si rende conto e prende co– scienza della morte ...

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