RE NUDO - Anno VII - n. 41 - aprile 1976
48 111festocol culo fuori e vestito da donna. immagine prestoripresa da diversi giornali politici e under– ground come simbolo di pornogra– fia liberata anticodina. In terra Americana questo tipo di "provo– cazione" però va a collocarsi tutta dentro il business e cosi di graf– fiante rimane ben poco anche se In compenso vengono fuori suoni e un suonare più libero. G. M. TONI ESPOSITO: Processione sul Mare (Numero I) Di Toni Esposito si è parlato molto in questi tempi, io stesso credo di aver detto tutto quanto di buono ci fosse da dire su questo musicista che è senza dubbio uno dei più ori– ginali oggi in Italia. Ora ecco qui la ua seconda prova discografica a conferma che Rosso Napoletano non era solo una meteora destinata a perdersi dopo il primo sprazzo. "Mercato di Stracci" è il primo bra– no, voci di rione popolare incalzate da ritmi sudamericani, un pezzo carnevalesco e sensualissimo con Una Sastri, già ascoltata nel Masa– niello. a portare la voce del popolo che si sposa per una volta ad una musica autenticamente popolare. "Fiaba Moresca" è invece un pez– zo abbastanza strano nel contesto napoletano di Esposito, infatti ci si sente la mano di Francesco Bruno, che oltre a disegnare mQrbidi ar– peggi alla chitarra dev'essere il compositore di questo brano che non so perché mi fa pensare ad Al– lan Taylor. Sarà per certe malinco– nie, sarà per aver osato certe dol– cezze timbriche ormai tristemente in disuso ... "La Partenza" è un pezzo stranissi– mo, che mi piacerebbe farmi rac– contare: un piccolo gioiello di ritmo e di creatività che si avvale di una iterazione drammatica e un po' al– lucinante, appena addolcita dal piano. Mi porta infatti Immagini di valigie di cartone legate con spago e speranze di Dusseldorf, pollo mangiato In treno affogando nel vi– no Il bisogno di sole ... ma se io so– no retorico il pezzo certo non lo è. "Processione sul mare", che dà Il titolo all'album, ti fa passare da– vanti gente colorata, conchiglie tra le mani, danzando una macumba napoletana, una proposta per usci– re dal ghetto delle processioni reli– giose, offùendocl un tema per la prossima festa di primavera, sicu- ro, e per la prossima manifestazio– ne in piazza Scala, o no? c. s. DON CHERRY: Brown Rica Questo disco è In circolazione già da alcuni mesi ed è stato recensito come "uno dei più bel dischi del– l'anno" con una straordinaria una– nimità dalla quasi totalità della stampa specializzata e non. Perché ne parliamo adesso? Intan– to perché della stampa specializ– zata e non è bene fidarsi col conta– gocce (vedi il caso Springsteen) e poi perché sul Quotidiano dei Lavo– ratori ho letto un intervento sulla musica in generale di un certo Ma– setto che con protervia da mente– catto scrive: " .. non ritiene per nul– la valida la politica dello sponta– neismo culturale, quella di Don Cherry a esempio, che fa cantic– chiare una scemenzina di tema musicale a centinaia o migliaia di persone convinte di aver preso parte a chissà quale evento musi– cale ..." E bravo Il nostro Masetto. Mi sento di uno squallido tremendo a far qui una difesa d'ufficio di Don Cherry, ma tant'èl Allora Don Cherry (ad uso dei Masetti della si– nistra) nasce col "New Thing" la corrente afroamericana del free jazz che ha i suoi esponenti in Ce– cii Taylor, Archie Shepp e perfino qualche biancuzzo sul tipo di Gato Barbieri e l'eccezionale & miscono– sciuto trombonista Roswell Rudd. Infatti con Gato Don Cherry forma il più fantastico duetto di fiati che abbia calcato le scene dai tempi del binomio Coltrane-Davis. Ciò è ampiamente riconosciuto perfino da Down Beat che attribuisce già nel 67 la palma di miglior strumen– tista rivelazione sia a Cherry che a Gato (ciascuno per il suo strumen– to). Dopodiché Gato prende la de– stinazione che tutti sappiamo e Don Cherry pensa che la sua negri– tude non sia forse una "totalità" ma che ci sono altre culture che un uomo & un musicista totale possa e debba esplorare. Cosi le ricerche sulla musica tibetana, cosi il felice connubio col sitar e la musica in– diana, cosi la raga e la scoperta di antichi "timbri" cinesi, cosi lo yo: ga, il buddismo, la meditazione, l'equilibrio macrobiotico. Che que– ste esperienze per Don Cherry non rappresentassero "una fuga misti– ca come per certi nostri amici hip– pi. .." l'hanno detto pure in Statale quelli dell'MLS presentando i due concerti di gennaio che oltre a re– gistrare la più alta affluenza mai vi– sta nella squallida sala congelata dal rettore vengono ancora oggi ri– cordati comA l'evento musicale più straordinario che il movimento de– gli studenti sia riuscito ad organiz– zare. Per tornare "alle quattro scemen– zuole del disco" Brown Alce "é Il ti– tolo di una intera facciata che co– mincia con un mantra costituito da pochissime parole ed è a mio pare– re uno dei più riusciti tentativi di fu- slone tra schemi musicali "occi– dentali" e "orientali". Un brano di Incredibile magia e di un trascinan– te languore. Nell'altra fa_cclat~ do– minano invece elemenli jazzistici che riprendono i temi della rabbia nera ma che a me sembrano intro– dotti nel disco per una pura opera– zione di vendita (dovuta al mana– gement sicuramente) tanto per non sconcertare I vari Masetto e gll Arrigo Pollllo o tutti coloro che son sempre li a gridare al trad1ment? delle vecchie sane "strutture musi– cali" e che non vogliono considera– re che l'evoluzione di un musicista passa attraverso la sua trasforma– zione e la sua contaminazione. c. s. BRUCE SPRINGSTEEN: Born To Run (CBS) Allora uno si trova davanti ad una confezione di iper-lusso come non si vedeva nemmeno dai tempi dell'opera-1ommy degli Who. Sca- tela elegantissima, In do. Sul frontespizioal a più grosso fenomeno de I' primo posto In USA. Poi apri sta scatola delle meravlglfe trovi le fotocopie delle COPtrlllll Newsweek e "dell'autoreva1t me" (come si suol dire). Del vengono riprodotti anche agiografici stralci che ci lnformliil come e qualmente questo steen "sia pieno di echi: vi sentire Sam Coke e Elvls Chuck Berry, Roy Orblson e Holly. Volendo anche Van M• son, la Band e stando proprio tenti anche Bob Dylan..." Ciò nonostante questo tipo • 1 definito "l'ultimo innocente dli rock" ... ed anche "il vero aridi Bob Dylan". Mah, a me è gli vwi. ta voglia di richiudere la scatolelll mormorando ammirato "Ah, quelli americani!" Del resto sono stati lo, ro ad imporre la coca cola In tutto R mondo, o no? E certo questo Sprl~ gsteen non farà più male della 1116, detta schifosissima bibita. Alllnl perché non assaggiarlo almtftl una volta? Mentre ce l'ho sul pia11D penso che questo tipo a Roma I'• vrebbero chiamato un "paraculo'', oppure "un sola" ... Ci sono ec:111 perché no, ma cosi rlmastlcd, cosi appiccicati che il tutto non Il coagula in una forma nuova ma i. scia in bocca un tale saporedi a. biguità, di tentato ma non compltlll da farmi venire il vollast Sarà che é difficile digerire battage pubblicitario, ma non ce la faccio ad essere to ed obiettivo (del resto n MtJzak 12 Sommario Qual è il peggior disco, il più bel libro, Il mlg partito? I risultati del Muzak referendum. Musica: Speciale feste, il nuovo ascolto, Hendrix e l'elettrificazione. , Marcia trionfale: una recensione collettlva di dati incazzati - Marco Bellocchio si difende. Controriformazione: chi c'è dietro la mortedi Julia Calzoni. Cinema, libri dischi freschi di pa, il classico del mese ...
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