RE NUDO - Anno VI - n. 37 - dicembre 1975
Alcuni uomini (per motivi diversi) famosi hanno detto la loro sulla donna - F. Moccagatta Non mi pronuncio quindi sul movimento di fiberazione della donna, ma osservo che un movimento d'anca pup cambiare la vita di un uomo. Franco Fortini. Voglia mi prende d'una buona ragazza docile, che non faccia tante storie di bianche coscie e di poppe tranquille. H. Miller • Quando le guardi vestite, immagini un monte di cose: attribui– sci loro un'individualità che non hanno, naturalmente. Hanno soltanto una lessura là, tra le gambe. Schopenaue_r · La donna è sotto ogni aspetto ritardata, carente di raziocinio e di autentica moralità ... Una via di. mezzo tra il bambino e l'uomo, il quale ultimo è il solo vero essere umano. G. Berto Voglio provare il senso di sconfinata potenza che si prova quando si èntrà in un postribolo e si hanno davanti cinque o sei ragazze che sono in fondo esseri umani e si può dire: prendo questa o quest'altra ancora a piacimento, con tutte le donne dovrebbe essere così e non solo con quelle che fanno il mestie– re. O. Reale Beh sì, in fondo la dònna è pari all'uomo. È quindi giustò che i beni accumulati dopo il matrimonio appartengano ad entrambi i coniugi. Anche se sono i mariti a lavorare e le donne a giocare a canasta. G. Flaubert La donna è un essere volgare di cui l'uomo si è fatto un ideale troppo bello. S. Freud Marito e moglie sanò un essere solo e questo essere è il marito. P. Picassò Per me le donne sono o divinità o zerbini. C. Darwin La donna, a causa degli istinti di maternità, rivela queste sue qualità soprattutto con i bambini. Si ammette generalmente che presso la donna la facoltà dell'intuizione, della percezione rapida e forse della imitazione siano più marcate che presso l'uomo; ma alcune di queste facoltà sono caratteristiche delle razze inferiori e quindi di uno stadio di incivilimento superato da tempo. F. Castro Chi farà da mangiare al bambino che torna ancora a casa per il pranzo? Chi terrà in grembo i neonati o baderà a quelli che sono troppo piccoli per andare a scuola? Chi farà da mangiare all'uomo che rincasa dal lavoro? Chi laverà e pulirà e baderà a tutto? · A. Fanfani La famiglia è l'unica matura che assiste le donne dalla culla alla tomba. (Da "... qui regna amore ..." di G. Maldini - ed. Ottaviano) (alcuni disegni sono a pag. 17) LETTERE Caro Fratello, a proposito del tuo articolo « Dove andiamo stasera? A pren– derci un film» (Re Nudo n 35), vorrei fare qualche considerazio– ne. Sicuramente è un passo avanti il fatto che Re Nudo per una volta non si sia limitato a fare delle recensioni di film e che abbia invece affrontato il problema politico economico dell'esercizio cinematografico. Ma purtroppo dopo le prime righe anche tu sei caduto nelle menate piccolo borghesi (alla Umberto Eco e Goffredo Foti) sul genere dei film che propone la distribu– zione in Italia. Invece di invitare i fratelli« a provare, sempre giorna– li alla mano, a fare una classifica dei generi dei films », bisognereb– be, senza giornali alla mano, vedere quante centinaia di film del genere 'off' sono stati esclusi dalle sale cinematografiche dalla censura (483 dal 1963 al 1972). Quale censore? Non il giudice del pudore, nè quello che vuola salvare patria e famiglia, nè quello pio che misura in aggettivi lo scandalo. È il mercato che censu– ra. Quello che lo spettatore cono– sce nel pover'uomo nevrotico ossessionato dal conto in banca, che s'aggira nell'atrio del cinema, ogni poco occhieggia in sala, sfoglia le classifiche degli incassi e se gli va bene manda trionfali telegrammi congratulato"ri a chi ha concesso al suo locale un film di cassetta. E tu mi dirai« Ma però ci sono i cinema d'essai» Ma forse non sai che ad esempio a Milano su 5 cinema d'essai, solo 3 sono riconosciuti dall'AIACE (As– s.lt.Amici cine essai) e gli altri portano abusivamente la denomi– nazione «d'essai», come potreb– bero portare la denominazione « Di Caio & Pallino». Forse non sai che alcuni di questi locali fino a qualche anno fa per duecento lire ti proponevano due film e quando economicamente questo sistema non rendeva abbastanza, i proprietari hanno pensato di trasformarli in locali d'essai dove si spacciano Esorcista Jesus Christ e altri film di cassetta con un esiguo livello minimo socio– politico culturale a 800-1200 lire. Un pittore può eseguire un qua– dro sapendo che poi magari non lo venderà e uno scrittore può scrivere un libro sapendo che forse nessun editore glielo pub– blicherà. Un regista non può nemmeno cominciare a girare un film se prima non ha garanzie di finanziamento. Se pensi che uno stabilimento di sviluppo e stampa si becca circa 30 milioni per sfornare la pellicola · stampata, che i teatri di posa sono in mano a persone come Rizzali Rusconi De Laurentis De 45 Paolis etc, e sono vere e proprie SpA; che l'industria del noleggio da noi è dominata da case USA (40%) (WARNER BROS 20th CENTURY FOX UNIVERSAL) e italo-USA (TITANUS DE LAU– RENTIS CICOGNA etc) capisci che se a queste case non garanti– sci un certo margine di profitto, non ti distribuiscono il film e non te lo finanziano. Se pensi che Montand Yves ha voluto 400.000 dollari (qualcosa come 260 milioni di lire) per girare l'Amerikano ... ma non è qui il caso di dilungarsi. Fare un film con meno di un miliardo è cosa da poveracci. Gruppo di Famiglia in un Interno del «compagno» Visconti è co– stato 2 miliardi e 400 milioni. Ora, che ti da i soldi per fare un film che sulla carta non prevede grossi incassi? Fino a sei mesi fa c'era il CSC (centro sperimentale di cinemato– grafia) e L'ltalnoleggio. Ma motivi politici hanno sospeso questi enti a tempo indeterminato. La decisione di immettere sul mercato certe opere e di esclude– re altre è presa dagli imprenditori prima che il pubblico abbia dato un minimo di risposta. Il cinema non è come molti credono un'atti– vità culturale o ricreativa, ma puramente un fatto commerciale e solo come tale è possibile avvicinarsi ai suoi problemi. Inoltre, nella tua analisi sulle I e Il e lii visioni ti sei dimenticati dei cinema-oratori che su un totale di 11500 locali commerciali sono ben 3900 (più di un terzo) con ùn fatturato remunerativo imponente in quanto, sebbene ufficialmente, vengano catalogati come sale ricreative-oratoriane e quindi hanno favori economici dallo Stato, in pratica funzionano come sale normali ove si proiettano film di violenza e di cassetta. Questa è solo un'informazione generale su un mercato che è molto più marcio di quanto possa apparire da queste brevi note. Comunque se interessa, fornisco una breve bigliografia: La censura ael mercato Marsilio 3800 Economia del film Feltrinelli 1700 Quaderni circolo cinema Lecco Gratis Ciao. (Sergio Porta, maschera Operaio in locale la visione, della federaz. Prov. Unitaria Lav. Dello spetta– colo CISL). Segue lettere
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