RE NUDO - Anno VI - n. 36 - novembre 1975
garanzie previste dal codice di procedura penale, anche se l'inte-· ressato può - non deve, come nel caso di difensore di ufficio del pro– cesso penale - farsi assistere da un difensore e da specialisti. E' invece prevista opbligatoria– mehte la presenza del Pubblico Ministero' cosi che se. per difen– dersi dar pericolo di un ricovero uno sostiene di non usare stupefa– centi, scatta subito la · minaccia dell'azione penale per· detenzione non a scopo di uso personaje. Non è previsto alcun termine mas– simo per il ricovero ospedaliero coatto. La legge dice soltanto che l'affidamento ·a1 centro medico sociale" è disposto per «la durata prerumibile della cura e della assistenza volta al ·reinserimento \. sociale e non può superare, salvo casi di assoluta necessità, i diciotto mesi». Quanto al ricovero ospedaliero ed alla terapia ambulatoriale invece, si dice solo che «i relativi provvedi– menti possono in ogni tempo essere modificati .. e che «debbono essere revocati non appena si possa pre– s_umere che il soggetto interessato non abbisogni più di cure e di assistenza». Ma, teoricamente, la situazione è la stessa del manico- I,) ~ i\. / ; r-J) o i J . T / / ,;;( .· ;:~~f1:~ ~ \I ~-,r~ J~ • .... •• • ---- - il .-. . .. ·* " .. 1 . bo e mio giudiziario: si sa quando si entra ma non si sa quando si esce. L'arancia meccanica E' chia'ro come il principio accolto . dal legislatore è quello della obbli– gatorietà della cura e del reinseri– mento sociale. .... E' sufficiente la delazione di un «pro11imocongiunto»o la presun– zione di un poliziottoper mettere In moto un meccanismo che rischiadi non e11erepiù fermato. E Il tutto senza alcuna dlstinziomt tra stupefacentileggeri e pesanti. Il che tradisce sino in fondo il fatto che più che all'aspetto terapeutico il legislatore ha pensato al problema «sociale» della droga. E da questa bella pensata è saltato fuori uno strumento idoneo a toglieredi mezzoa terripoindeter- . minl[lto quelli che sono fuori, quelli che rifiutano la mistifica– zione del problema della droga, quelli che non accettanQ di tra11formarese stessi in meri oggetti di un'operazione di riciclaggio,quelli che nonhanno I 11oldie la voglia di pagarsi un buon avvocato ed un buon medico che li tiri fuori dai guai. «Al trattamento,; sono soggetti tutti, anche coloro dichiarati non punibili perché detenevano modiche quantità di hashish a scopo di uso personaI,. · Ancora una volta si ignora o si vuole ignorare come presupposto fondamentale di ogni trattamento disintossicante sia a livello fisico sia psichico è la volontà di uscirne fuori. Si fa finta di risolvere il problema con i processi che obbli– gano al trattamento curativo ed in realtà si affina uno strumento di emarginazione e di repressione. Ma forse la verità è che questo sistema non ha in sè gli strumenti per indurre un giovane che ha deciso di darsi agli stupefacenti a troncare quella strada. Le cause di quella decisione sono nella società e nei su.oi rappresentanti. Visto che la società non può negare se stessa mistifica e ricorre alla maniera forte: chi non ci sta se ne vada in ospedale. Cosa è cambiato Abbiamo già detto come, per quanto riguarda la lotta ai grossi spacciatori non è cambiato nulla. Si è tanto sbandierato l'obbligo di testimonianza per chi è prosciolto per «uso personale.. contro · gli spacciatori. In realtà è noto a tutti come non sia certo il piccolo con– sumatore a poter fornire lui prove contro chi ingrassa sull'eroina. Se cosi fosse-i nomi di costoro sareb– bero sulla bocca di tutti. Se si fosse veramente voluto arrivare ai pezzi grossi sarebbe stato neces– sario dare strumenti di fiducia e di tranquillità «giudiziaria .. ai piccoli distributori al minuto. A coloro che per pagarsi la dose giornaliera sono costretti ad assumersi I rischi di chi guadagna, tranquillo, Il mille per cento. Ed Invece, nel confronti di costoro, le pene sono state aumentate e la loro posizione è del tutto parificata a quella del gros– sisti. Per quantoriguardala droga pe1■nte, poi, con Il portere Il minimodella pena a quattro anni · è .,tata tolta la po11lbllltà della 101pen1lonecondizionaleper chi cl cade la prima volta, 101pen- 1lone condizionale.che oggi .6 po11lbllealmenoper I minoridi 21 anni. Nientecondizionaleneppure · per la ccagevolazlone dolosa» - l'ospitare In casa gente che fum11 o si buca - cioè per i_membri «del– l'associazione a delinquere ... Qualche miglioram1;1nto invece, questione di qualche mese in meno, per le modiche quantità di stupefacenti. E' stata mantenuta l'obbligatorietà del maridatè> di cattura per tutti i reati di droga; il che significa, oltre che la galera assicurata, anche fuori dai casi .di. arresto in 7 flagr;anza, l'impossibilità ad otte– n~hi. 9ue volté I.i libertà provvf~o– ria. •· Morale di una favola che purtroppo favola non è C'è poco da aggiungere, se non che è ora perfettamente chiara la -ragione per cui in Senato la legge è passata così tranquillamente. E con la sola tt opposizione formale dell'M.S.I. E' tutta questione di concordia nazionale. COMPAGNO DIFENDITI Situazione tipica: la polizia irrompe in una stanza dove ci sono quattro o dpque persone, o pure ferma un'auto con più persone a po·r,dp. All'intem ~Ila stanza ·o dell'auto trova della ro ~. tfl')ag:ai uno spine lo già prepa~ato o dei mozziconi dalla chiar.a.odgtn duna pi etta con dei residui di «fumo... 1 , · . Nove volte su di ci finiscéno de r tutfi qt.1elliche si trova- vano nella stanza o "1.eÌl'é!ut·. • , A volte si è verificatR G,_he ven~ssef.qarres~te persino per– sone sopraggiuntEL_aoS,ql'irru 9né pella polizia. A questo punto, per qweltl'C.tì e so.no f inifi'dentro, dovrebbe essere più che cn·ar la ·stra E!a se ;g(iere. La migliore è senza ubbio, anto p .. r non sbagliare, quella che ciascuno neghi la propr-ia..u,sponsabilità. A volte si è visto anche gente che, in vena di voler $trafare, ha aggiunto, trattandosi di mozziconi «sospetti .., che avev~ notato che tra alcuni degli altri, senza specificare chi, aveva visto girare una strana sigaretta, ma che lui, come anche qualcun altro dei presenti, si era rifiutato di essere del giro. Questo atteggiamento risponde al corretto principio che è compito esclusivo dell'accusa quello di dimostrare la responsabilità personale di ciascuno degli imputati, con la conseguenza che, in mancanza di conferma degli inte– ressati, sarà ben difficile provare che proprio tutti hanno partecipato alla spartizione del «pasto». In altre situazioni quando il «non so, non c'ero, se c'ero dormivo» è insostenibile per particolari circostanze di tatto - per esempio la quantità della roba in relazione all'esiguo· numero degli «invitati» - è ovvio che interesse comune di tutti gli imputati è quello di salvare il salvabile. Un caso interessante, a questo proposito, è stato quello di un . gruppo di freak sorpresi al parco seduti a cerchio; all'ar• rivo della polizia in mezzo a loro manda bagliori un pac– chetto di carta stagnola; il commissario non lascia altern~– tive: o salta fuori di chi è o porto tutti dentro. Tra i presenti quasi tutti avevano precedenti specifici, uno era uscito da galera per droga il giorno prima. Si alza l'unico «pulito» ed eroicamente si offre da ostaggio. Per lui, senza precedenti penali e con meno ·di ventuno anni - il minimo della pena per droga consente la sospensione condizionale solo a chi ha meno di ventuno anni - dopo qUalche giorno di fresco arriva la libertà provvisoria. Per gli altri sarebbero stati guai grossi. Va invece incontro a risultati disastrosi chi pensa di migliorare la situazione dividendosi la roba: un po' di erba per ognuno vuol dire soltanto la condanna per tutti. Qualche mese fa, vicino a Pavia, r carabinieri fermavano un pulmino con otto persone chiaramente sballate. Il mezzo viene perquisito per alcune ore finché, sotto la tap– pezzeria, vengono trovati quattro etti di haschish. Gli otto, in coro e davanti al magistrato, non hanno esita– .zioni: tra noi non c'è uno spacciator•, la roba era di tutti, volevamo fumarcela tutti insieme. Conclusione: dopo un mese e mezzo di galera «preventi– va» per tutti - c'era anche una ragazza incinta - un bel processo con i radicali a portf,lr cartelli contro le droghe pesanti, Quanto alla sentenza: due anni tondi a testa per tutti e otto. , Sempre a Pavia, qualche settimana dopo, gli stessi cara– binieri entrano In una cascina «meta di giovani drogati». All'Interno ci sono una quindicina di persone ed I carabi- · nlerl affermano di aver trovato anche dell'hashish. Tutti e quindici finiscono dentro e tutti e quindici - compreso Il · padrone di casa - all'interrogatorio dicono di non saperne assolutamente nulla.- · Dopo neanche una settimana escono tutti. Comd volevasi dimostrare. ·
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