RE NUDO - Anno VI - n. 33 - 1975
RE NUD0/4 ABORTO DOVE L'aborto per aspirazione l'hanno inventato i Cinesi. Lo facevano le infermiere, neanche i medici, l'ane– stesia era per agopuntura. Si diffuse poi nei paesi dell'est e finalmente uno psicologo di Los Angeles, Karman, lo introdusse in Occidente. Come si fa. Prima cosa si dilata l'utero con la cannula, che è una bacchetta flessibile di materia plastica morbida; poi si collega la cannula alla mac– china che funziona da pompa e si fa funzionare. Non c'è pericolo di perforazione dell'utero perchè quando urta contro la parete la cannula si piega. La pompa aspirante è generalmente elettrica, ma potrebbe essere anche una pompa da bicicletta con le valvole rovesciate, o una siringa di plastica di 50 eme. che mantenga il vuoto. li tempo dell'aspi– razione varia fra i 30 secondi e i dieci minuti; i dolori sono all'incirca quelli di una mestruazione dolorosa. Vantaggi rispetto ai metodi tradizionali. Molto dimi– nuiti i rischi-ui emorragie. Eliminati i rischi di • slab– bratura del collo • che sono causa di successivi aborti spontanei o parti prematuri. La cannula in plastica non raschia la parete dell'utero. I limiti del metodo. L'aspirazione non si può fare dopo oltre 1 O settimane di gravidanza. A Los Angeles, Karman ha creato una free clinic nella quale recluta gli operatori fra le donne che hanno già abortito, senza che abbiano alcuna cono– scenza specifica nel campo della medicina. Nella stessa direzione si è mosso in Francia il MLAC (Movimento per la libertà di aborto e con– traccezione). A pracitare gli interventi sono dei ragazzi e delle ragazze che militano politicamente all'interno dell'organizzazione. La quale organizza– zione, fa anche analisi sul ruolo della donna nella società capitalistica. E' sotto questa luce che va visto il diverso tipo di contatto che cercano di stabilire fra paziente e medico: più semplice e naturale, per far scendere il medico dal suo • piedestallo •, demistificando la sua infallibilità. E' per questo che si sforzano di far capire nei massimi dettagli tutte le fasi dell'aborto, di comunicare le nozioni fondamentali di psicologia necessarie alla comprensione dell'evoluzione, del– la fecondazione, della contraccezione. Considerano quindi che il ruolo del medico non dovrebbe limi– tarsi a guarire, ma dovrebbe dare a ciascuno gli elementi necessari per prendere personalmente in carica la propria salute. Sono perfettamente coscienti che certe donne avrebbero preferito vedere in loro una rappresen– tazione più tradizionale del • dottore •, ma gli è sembrato importante di non entrare in questo gioco (bisogno di un dottore autoritario e moralizzatore): un decondizionamento brutale avrebbe potuto susci– tare nelle donne una certa riflessione. Del resto la maggior parte di esse ha espresso la propria soddi– sfazione davanti a un rapporto che non è più a senso unico. L'aborto per aspirazione si unisce quindi sempre a un tentativo di capovolgimento della medicina tra– dizionale occidentale: costituisce un'alternativa psi– cologica oltre che strettamente • tecnica •. Anzi po– trebbe persino accorgere che il fatto più rivoluzio– nario è proprio che non sia un medico a praticarlo: che, in Cina come a Los Angeles come a Parigi, si cerchi di spezzare il rapporto di inferiorità del pa– ziente nei confronti del medico. Del resto non è un caso che Karman stesso sia uno psicologo e non un medico, e che si sia accostato al metodo dell'aspi– razione perchè stava appunto cercando un modo non traumatizzante per la donna di abortire. Dove abortireadesso In attesa dell'apertura di nuove cliniche Cisa, che avverrà nei prossimi giorni, forniamo le indicazioni delle migliori cliniche inglesi che praticano l'aborto con metodo Karman Indirizzi delle cliniche inglesi. 1. London Private Nursing Home 31/35 Langham Street London WIN 6LE Tel. 00441-5803916oppure 0441-6378271 2. Parkview Clinic 87 Mattock Lane Ealing, London W5 5BJ Tel. 00441-5670102oppure 00441-5796521 oppure 00441-57966371 3. New Cross Nursing Home 415 New Cross Road LONDON SE 14 6T4 Tel. 00441-6927877oppure 00441-6925964 Il prezzo per l'intervento è di 80 ster– line (90.000 lire) fino a 14 settimane. Volo charter con tre notti in albergo L. 86.000 + L. 1.000 tassa d'imbarco + L. 90.000 per l'intervento. Ricorda che i prezzi indicati com– prendono: ·il trasporto dall'Aeroporto di Heathrow (o dalla stazione Victoria, nel caso di arrivo a Gatwick o altro ae– roporto) alla clinica; le due notti (o !re) che passerai in Inghilterra; tutti i trat– tamenti chirurgici; il trasporto dalla clinica all'aeroporto di Heathrow (o al- . la stazione Victoria, nel caso di parten– za da Gatwick o altro aeroporto). GLI L'ABORTO o A Firenze 40 donne hanno subìto la violenza della polizia che ha fatto irruzione nella clinica del Cisa interrompendo con brutalità gli interventi in corso. Sono state fermate e trasportate i.n·questura ed in altre cliniche donne ancora sotto anestesia. Oltre alla denuncia contro tutte le donne presenti nella clinica, sono stati arrestati medici e infermieri. Chi erano queste donne e perché erano lì? Come mai la polizia ha deciso di coglierle sul fatto quan– do il • fatto • avviene ogni anno nella misura di 3.000.000 di casi? Quelle donne erano lì proprio per– ché donne e quindi obbligate senza l'aiuto dello Stato e la benedizione della Chiesa a risolvere con– tro i loro interessi una contraddizione, (tenere o no un figlio) spesso già decisa nel suo esito dalla cri– si economica e sociale, dalla inadeguatezza totale degli alloggi e dei servizi, dalla crisi della coppia e dalla dipendenza economica e psicologica dal ma– rito e dalla famiglia. La donna che abortisce è sempre costretta perché tutte le sue scelte - dalla sessualità alla materni– tà al matrimonio al lavoro - sono determinate dal– la condizione di essere umane di secondo grado. La società ci usa come macchina da riproduzione cercando di convincerci di avere un valore solo in quanto madri; ma del prodotto di questa macchina si disinteressa poi, scaricando addosso alle donne tutti i costi della maternità o della sua in\erruzione. Nessuna donna desidera abortire. Nessuna donna vuole un intervento chirurgico fatto sul suo corpo per il peso psicologico drammatico della separazio– ne da qualche cosa che è una parte fisica di sé, con sensi di colpa e di frustrazioni. Poiché quindi abor– tiamo ed in questo abortire c'è solo trauma, vio– lenza e mancanza di libertà reale, non ci stiamo a pagare anche il prezzo economico, repressivo del– l'aborto. Portiamo allo scoperto l'intolleranza poli– tica che ci ha costretto per anni alla clandestinità dei mediconi e diciamo che vogliamo l'aborto sen– za colpa e senza spesa. Finchè saremo costrette a rinunciare ad una maternità libera dal potere del capitale e del maschio, rivendichiamo condizioni uguali per tutte le donne, senza pagare, senza ri– schiare la pelle, senza finire in galera per aborto. i fatti di Firenze, colpendo le donne che si erano rivolte al CISA, cioè ad un'organizzazione democra– tica e non alle cliniche dei ricchi, dove, grazie alla mafia dei medici e della polizia, l'aborto è • legale • da tempo, mette di nuovo noi donne al centro di una battaglia politica. La repressione ha colpito direttamente il CISA, il Partito Radicale e le donne prese in • flagrante • ma l'attacco diretto è contro il movimento di lotta delle donne. Per questo mentre chiediamo l'aborto libero, gra– tuito e sicuro, non intendiamo lottare per ottenere qualche concessione pietosa ed illuminata, ma af– fermare il diritto delle donne di gestire il proprio corpo e la propria maternità. Questo è impossibile per la donna isolata di fronte alla legge ed alle istituzioni. ma può diventare una ipotesi concreta all'interno della costruzione del movimento delle donne. L'esempio del divorzio ci fa capire che una legge non basta. Oggi possiamo 'divorziare ma quante so– no le donne che possono fare realmente a meno del matrimonio? Perciò non grideremo con allegria viva l'aborto li– bero e gratuito, anche se vogliamo l'aborto e non tolleriamo che la repressione ci colpisca ancora. Oggi lottiamo contro la repressione dei fascisti e della DC. ma all'interno di questa lotta rifiutiamo al potere, al diretto responsabile degli aborti bianchi nelle fabbriche ed in casa, il diritto di pianificare in una sua politica demografica (occulta o dichia– rata) sulla nostra pancia. Prendiamo in mano questa scadenza che è nostra per sostenere le donne ed i compagni colpiti e per togliere l'aborto dalle questioni di • cronaca nera • ed inserirlo nella lotta per la nostra liberazione. CISA Gruppi Femministi Milanesj Partito Radicale MLD Collettivo Donne Lotta Continua Commissione Femminile Avanguardia Operaia Commissione Femminile PSI
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