RE NUDO/& Controinformazione Lottare controi fix BibliotecaGino Bianco « E' trascorso più di un anno da quella triste domenica sera (11 febbraio 1973). Un gruppo di amici, una siringa e una boccetta di un maledetto liquido (STROFOSEDANJ: forse avevano sentito dire o immaginato che quel liquido fosse buono per fare un bel « viaggio •. Mi chiesero di fare loro le iniezioni; in un primo momento mi rifiutai, ma poi acconsentii, non so perchè, forse per l'amicizia che mi legava a loro, la fiducia che avevo in loro. Ero a casa per un breve permesso che mi era stato concesso dalla e naja •. Dopo circa tre mesi che ero partito, ritrovi i tuoi amici, trascorri una giornata assieme, poi ti chiedono un favore: lo feci. Erano in quattro, tra I quali una ragazza di 18 anni, una mia cara amica. Sempre allegra, felice, serena: amava la vita, l'amore, le cose, sapeva essere felice e soprattutto rendere felici gli altri anche nei momenti peggiori: così io la ricordo, io· che le ho fatto il « buco •. Il suo cuore era troppo debole per resistere, cercai di fare tutto quello che potevo, chiamai subito l'ambulanza, ma venne troppo tardi. Morì tra le mie braccia senza accorgersi, me,.la strinsi tra le Questa lettera tratta da « Vicenza contro •, c'impone di riprendere una campagna d'informazione capillare contro la droghe assassine che sempre di più stanno prendendo piede fra il proletariato giovanile. L'odiosa campagna di disinformazione che il governo, tramite i suoi organi, ci propina quotidianamente, non può che essere uno stimolo valido per far sì che i compagni nelle varie situazioni, attraverso -I ciclostilati locali, prendano saldamente In mano le redini dell'informazione alternativa sulla questione droga. • Stampa alternativa •, nonostante la delirante sbandata riguardo la questione musicale, potrebbe essere ancora in· grado di tornare ad assolvere l'importante compito di controinformazione che inizialmente si era dato sulla questione droga. Ormai è dimostrato che il governo vuole distruggere il circuito alternativo attraverso la droga, utilizzando tutti gli equivoci, i luoghi comuni e le falsità che la medicina di stato mette al servizio del potere. Speculatori, infiltrati, confidenti agiscono indisturbati protetti e incoraggiati dagli organi dello stato. Nostro compito ora più che mai, in difesa del movimento, in difesa del proletariato giovanile, è braccia fino all'ospedale, non volevo più staccarmi da lei, non volevo che fosse morta. Si può chiamarlo destino? Forse qualcuno ha voluto cosi, questo qualcuno forse si chiama Dio! Mi hanno messo In prigione, ml hanno chiamato assassino, ml hanno definito « il mostro di Vicenza •. Mi merito questo? Giudicatemi voli Sono convinto che FIORELLA sarebbe stata molto disgustata di tutto ciò, ma I giornali devono scrivere, scrivere puttanate, ma devono scrivere, rovinare la gente ma devono scrivere. Ma voi avete mal letto: lo Strofosedan o altri farmaci uccidono? Avete mai letto che un tipo di droga o un altro preso In una certa quantità fa male? NO! leggerete sempre • Capelloni drogati •, oppure, come nel mio caso « Assassino •. la società è crudele, cattiva, peggio dei delinquenti veri e propri e bisogna combatterla. Colgo questa occasione per fare un appello a tutti I giovani di Vicenza e provincia: non fate • BUCHI • o perlomeno state molto attenti: basta un piccolo errore, o vna distrazione per morire o per diventare involontariamente ASSASSINI. fare chiarezza: combattere con tenacia contro le droghe che offuscano la mente e la coscienza. Non parliamo solo di eroina e oppio ben lontane dalla portata del giovani proletari, ma di quei maledetti farmaci per la tosse, sedativi e simili che fixatl In vena entrano direttamente nel sangue e nel cervello. La stampa padronale, tutta tesa a servire la propaganda di regime, non fa altro che confondere le idee alla gente mischiando marijhuana ed amfetamine di modo che oggettivamente il giovane proletario, che fa uso di marijhuana verificandone l'innocuità, rischi alla prima occasione di • provare • il fix. Una, due tre, quattro volte, fino a rimanerci invischiato e magari ridursi a cinque buchi al giorno. GLI ASSASSINI DI REGIME, i loro complici PENNIVENDOLI CINICI E IGNORANTI hanno sulla coscienza migliaia e migliaia di giovani che con la loro indegna e continua campagna di disinformazione, hanno portato ad esperienze sempre più pesanti. I SERVI DEL REGIME FACCIANO ATTENZIONE. Le denunce per • diffusione di notizie false e tendenziose • pioveranno sempre più numerose sulle loro teste; e i loro nomi verranno affissi e denunciati per i quartieri di tutta Italia.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==