llE NUD0/18 _ Premiata Forneria Marconi tra disco e spettacolo 11pop italiano si awia a cambiare dimensione, per molte strade, diverse tra loro; il taglio della grande industria del rock comincia a segnare anche il lavoro di qualche gruppo di casa nostra. La Premiata si è affacciata all'estero con risultati incoraggianti: vendite decenti del disco inglese in Europa in Inghilterra e anche in America. A questo punto con le porte del mercato internazionale aperte, viene il momento di giocare il tutto per tutto: Album -di grande impegno, un album che deve riuscire a colpire e a imporsi, lasciare il segno e trasferire il gruppo dalla nostra scena sottosviluppata e incapace· di tenere in vita un gruppo grosso, al grande carrozzone dello show-business internazionale. Tre mesi (TRE MESI!!) di sala di registrazione fra Londra e Milano per mettere Insieme • L'isola di niente • - • And · the world became the world •.- In Italia il disco fila immediatamente nelle posizioni alte della classifica di vendita; la tournee promozionale, la prima in ·Italia con il nuovo bassista è un trionfo. Tutto comincia bene; quando il giornale uscirà si saprà anche come cominceranno a muoversi le cose in Inghilterra. Il successo di ungruppo ancora di più in Inghilterra che in Italia è controllato strettamente da una mafia di giornali · e disk-Jokey che controllano in pratica tutta l'informazione discografica .e che sono in grado di indirizzare le reazioni del pubblico in modo abbastanza preciso. Come minimo sono un filtro attraverso cui bisogna passare assolutamente. Cioè non è detto che tutti i gruppi che la r:,;iafletta spinge abbiano successo, ma è difficilissimo, quasi impossibilf! che un gruppo non spinto dalla mafietta ce la faccia a uscire. Le regole dello show-biz sono durissime e la PFM ha avuto modo di sperimentarle sulla propria pelle al festival di Reading; un festival è uno SPETTACOLO, con delle vedettes e dei comprimari. Un comprimario non deve oscurare le vedettes e per avere la possibilità di fare un bello show bisogna suonare di sera. Per suonare di sera bisogna· essere famosi. E:: un circolo chiuso da cui si esce o per genialità assoluta e immediata oppure passando attraverso l'attenzione di manager, Il 24 aprile alla Statale di Milano, davanti a 2000 ragazzi, Giorgio Gaslini ha dedicato un concerto alla Resistenza: eccezionale sintesi del suo impegno culturale musicale e politico. Gaslini, è sempre stato un personaggio scomodo del jazz italiano per via delle sue idee sulla musica, sulla funzione della cultura e su_ll'importanza dell'Impegno politico, idee per le quali ha rifiutato il provincialismo del Jazz italiano e le rigide distinzioni tra diversi generi musicali; idee che lo danno schierato in modo chiaro da quando scrisse • Il fiume furore • sull'onda della contestazione sessantottesca, ad • Africa • dedicata ai paesi del lii mondo a • Fabbrica occupata •, giornalisti etc. che vedono la possibilità di fare soldi con questa nuova stella nascente. Passare un pomeriggio dietro al palco di Reading e· vedere in faccia, da vicino tutte le persone del business inglese, dai • musicisti • ai manager e a tutti quelli che per qualche ragione· hanno-diritto a esibirsi nel recinto delle scimmie, è un'esperienza consigliabile a tutti quelli che ancora pensano alla musica pop come • alla nostra musica•. Tutti più o meno hanno in mente le facce che si vedono alla televisione al festival di Sanremo, le persone del pubblico la pesante aria di plastica che awoige tutto; adesso togliete una ventina d'anni a tutti i presenti e vestiteli • beat•: l'operazione è semplicissima e vi troverete d'incanto in cinemascope, nella campagna inglese, con tanti bei colori, il circo del rock and roll inglese. La polizia non c'è perché i· gorilla dell'organizzazione sono così grossi e nazisti che la PS non serve; la gente -poi è completamente rassegnata; diecimila lire per stare tre giorni in questa gabbia a vedere le soubrette degli anni '70 che si esibiscono nel più grande spettacolo del mondo. Tutti sono rincoglioniti di birra, sopra il palco e fra chi ascolta. Tutti spenti e persi allo stesso modo. Di là fra le stelle tutti tesi a farsi vedere dentro al movimento, di qua fra la gente incredibilmente rassegnati a farsi prendere per il culo dall'ammasso di bastardi in rolls roice dall'altra parte. Il trip dei musicisti e di tutto il giro è quello della macchina incredibile e della figa pazzesca, degli oggetti che misurano potenza e p_restgio. La musica che fa quella gente lì non può essere la • nostra •. La parola d'ordine • riprendiamoci la nostra musica • in qualche caso ha un senso in un modo un po' diverso da quello immediato; il furto è stato totale. Non è solo la questione che ci vendono a prezzi alti una musica che ci appartiene, c'è di più: quella che ci vendono è una imitazione dei suoni di quello che ci ha raccontato un sacco di cose fino a un po' di anni fa. Una copia, ma chi suona e chi gestisce tutto è gente che pensa solo a fare più soldi possibile e che non sa niente per arrivare alle canzoni della Resistenza internazionale rielaborate e presentate in questo concerto. Ma parliamo di musica. Grazie a una grossa esperiènza in diversi generi musicali (Jazz, musica classica, balletto, musiche da film) e grazie alla scelta sempre felice dei musicisti che lo accompagnano (quelli che formano il suo attuale quartetto sono davvero a I/vello Internazionale: G. Bedori sassofono e flauto, B. Tommaso basso, A. Centazzo batteria) può .fondere senza cadere nel kitsch, diverse forme -espressive come la canzone popolare, la musica elett;onlca, la musica classica contemporanea BibliotecaGino Bianco né dei nostri problemi né dei nostri obbiettivi. U pop di oggr rappresenta a vari livelli la decadenza della piccola borghesia, la sua miseria e la sua mancanza di sbocchi, il suo rigirarsi nella cultura borghese passata e la incapacità di còntrollare la tecnologia. Racconta la schizofrenia del mondo delle macchine ma non ha una briciola di energia per uscirne. . L'obbiettivo può essere quello di rifiutare i manichini beat dell'industria; di riuscire a vedere chi ci prende per ·11 culo e chi si muove· nella direzione del movimento. La discriminante non può essere economica, fino al momento ln cui il circuito alternativo non sarà in grado di mantenere materialmente la soprawivenza dei musicisti. E:: una discriminante umana e politica sui senso e la direzione della musica certamente difficile da tracciare e. piena di ambiguità e margini, ma con tutti gli errori soggettivi sarà sempre più attenta e realistica di una-limitazione formale (• commerciale• e • d'avanguardia •l o economica (riappropriamoci della musica che ci è stata rubata). La Premiata sta mettendo le basi in questa bella scena, l'unica possibile per uscire all'estero, soprawivere come complesso. La discrimi- . nante sta nella loro capacità di essere lucidi, di. fare le cose che vogliono, di cercare di non vendere musica congelata ma di raccontare a tutti quello che gli pare purché sia vero. Il punto di passaggio verso la grande industria del rock è questo album, il terzo con materiale nuovo. Il discorso funziona molto bene sul palco; tutta la musica si rivela ben congeniata, naturale, senza fratture e ricca di vitalità, felice; la Premiata dal vivo è una cosa che si sente volentieri, che riempie è convince. Su disco la mustca stenta a uscire in modo definitvio, rimane indietro, un po' nascosta da tutta la perfezione che la sovrasta e la copre. Tutto marcia in modo esemplare, suoni spettacolari; atmosfere coinvolgenti, ma in fin dei conti manca quello che conta di più: la presenza fresca e reale dei cinque che suonano. Riuscire a registrare dischi che siano musica viva e non dei documenti di una possibilità è difficilissimo e a riuscirci sono veramente pochissimi. Per chiarire i termini oltre alla PFM non ci riescono nemmeno gli YES, ELP, e decine di altri gruppi famosissimi. Pete Townshend, il chitarrista degli WHO dice che sono anni che ·insegue il fatto di riuscire a fare un disco· che sia veramente vivo e che però non succede mai e che, secondo lui, l'unico complesso che ha veramente superato il fatto di Incidere e riesce a fare MUSICA anche su disco è la Band. Il nostro complesso -più avanti nella carriera e nella posslbllità di affermarsi esce all'estero e si Infila nel mondo peggiore che cl sia in giro. Soprawivere è posslblle; c'è chi c'è riuscito. Ci vuole molta forza e molta coscienza, bisogna sempre avere davanti l'obbiettivo di comunicazione e realtà, non bisogna farsi prendere da valori, la perfezione e al pulizia assolute, che in realtà non vogliono proprio dire niente. L'energia della PFM dal vivo dovrebbe proprio dire che hanno la possibilità di farcela; auguri. r------------------ in un tutto omogeneo avente ·come denominatore comune il jazz. La musica che ne risulta, pur non essendo facile, mantiene una eccezionale comunicatività e forza espressiva. E vi assicuro che la rielaborazione della canzone cilena del poder popular presentata nel concerto è riuscita a dare i brividi. Omette Coleman, il jazzman che circa 20 anni fa contemporaneamente a Ceci/ Taylor apri la strada all'avventura del free Jazz, In aprile è venuto a Milano; invitato da un suo amico pittore che lo voleva all'inaugurazione di una mostra. Così senza impegni prestabiliti, è riuscito a sottrarsi alla consueta routine delle tournées, suonando solo due volte in teatri e per il resto in circoli privati o in una fabbrica di Bergamo o all'Ospedale psichiatrico di Mombello. CQsì l'aspetto più importante della presenza di Colemah a Milano non è stato, paradossalmente, quello musicale ma quello umano. Ha . cercato di stabilire col ·pubblico un rapporto meno allenante di quello imposto: dalle case discografiche a favore di una comunicazione più -sincera, scegliendo un pubblico Inconsueto come quello degli operai di una grande fabbrica e • diverso • come quello dei malati di mente.
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==