MENSILE DI CONTROCULTURA E CONTROINFORMAZIONE N. 27 L. 300 SOMMARIO: NASCONDERSI NEL~'ERBA - I TOURNÉE NAZIONAL:.E RE NUDO - LOTTARE CONTRO I FIX - RE NUDO DENUNCIA AL MOVIMENTO - CON CHI AVREMO A CHE FARE IN CASO DI GOLPE - UN PROCESSO DI MASSA A TRENTO - GIOVANNI MARINI - LA STAMPA IN LIVREA DI FRONTE ALLA REPRESSIONE CONTRO R.N.P.F;M. - GASLINI - COLEMAN • LENNON STRAPARLA? - VIAGGIO IN MESSICO - RE NUDO POP FESTIVAL 1974 - LIBRI - CINEMA - CONTROCITTA • 1 MAGGIO IN PORTOGALLO.
RE NUD0/2 Libri e giornali alternativi. Libreria Nova - viale della stazione 25; riceve anche i libri dell'Arcana. L'edicola Turrisi di Piazza del popolo vende Re Nudo, COM e Umanità Nuova. Dischi Symphony - galleria del corso [di fronte alla pasticceria Evangelisti) vende dei buoni dischi molto scontati. Le novità ci sono tutte. AIED. A Terni non c'è. Ci si può rivolgere alla sede di Rieti, via Garibaldi 121 - tel. 750133. Il mercoledì dalle 17 alle 20, il venerdì dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18. Vestiti. In piazza Valmerina, tutti i giorni, salvo i sabati e le domeniche ci sono bancarelle dove, sapendo contrattare, è possibile fare buoni acquisti. Cibi. Da Gildo, lungo la strada che da Terni porta a Stroncane, si può mangiare bene con 1000/1500 lire (è un compagno). Questa controcittà è stata curata da • Stampa alternativa • casella postale 247 - 05100 - Terni. Mangiare. Al piccolo Mondo - Piazza dei Cocomeri L. 1.100; da Giulio in Via Pelleria L. 1.200; da Sergio in Via S. 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Comitato referendum abrogativi. Via S.M. Corte Orlandini, Il. Riunioni il lunedì e giovedì ore 21 - telefono 56.274. Movimento liberazione femminile. Telefonare a lselda al 30.141 (ore pas'ti). Centro di documentazione. (giornali del movimento). Via degli Angeli, 25 il pomeriggio - Tel. 47.259. Redazione di Fuck. Telefonare a Gian Mauro 57.155 o a Gian Carlo 57.252 (ore pasti). Macrobiotica. Drogherie Di Simo in Via Beccheria. li riso integrale si trova a poco a Massarosa (10 km da Lucca sulla strada che va a Viareggio). Biblioteca. Governativa in Via S.M. Corte Orlandini. RENUDON. 27 Editing: Direttore: AndreaValcarenghl Responsablle:Marina Valcarenghl Hanno collaborato: Il collettivo di redazione di Mlano, Il colleltho .femminista trentino, Mlchele L Straniero, Stampe Altematlva di Terni, Maulmo VIiia, Marcello Lorral. Redazione:casella postale 1526 MIiano Reglstraz.Trib. MIianon. 215 In data 8.6.1971. Stampa:Arti Grafiche-LaMonzese- ColognoMonzese- Via Torino, 3/5 Prlnted lnllaly NO COPYRIGHT per la stampa UPS DiffusioneISAT- casella postale 4069 MIiano- Cap 20100 - contocorrentepostale 3/33838 ABBONAMENTI abbonaral versare sul contocorrentepostale n. 3/5956 Intestato a 00 - Via Maroncelll, 14 - MIiano. L. 3. un abbonamentoa 10 numeri. L. 5:.000 per: erte'completa degli arretrati. BibliotecaGino Bianco ' -- ...... IUIIIDU:leillrè ~ ......... -. ............... ....... • Re Nudò Ho fino al 20. Altra roba please, e subito, fin dove siete arrivati. (soldi, come?) Se scrivo ad Andrea presso di voi, risponde? E. vero che vi vendete, o vi siete già venduti? Pino Arpaia c/o Di Luca Via M. D'Africa 36 80059 Torre del Greco (Napoli) O.K. capo. Spedisci 1400 lire sul conto corrente postale n. 3/5956 intestato a Re Nudo e riceverai 6 numeri del giornale, così ti metti in pari. Per Andrea, non è il fatto di rispondere, è il fatto di imbucare che lo blocca. Ma tu prova, chissà. Sì, ci siamo venduti a Puzz che ci ha regalati per Pasqua a Giorgio Bocca. Stai bene e ragiona con la. tua testa. Ciao. Re Nudo Caro Andrea, non posso dirti che l'idiota intenzione delle « forze dell'ordine» a Re Nudo mi abbia colto di sorpresa. E. nella logica del potere, di quel potere repressivo che tutti noi rifiutiamo e combattiamo. Non sto a sprecare parole su di un biglietto. Ma una cosa è certa: a te, a Marina, a tutti i compagni del centro di controcultura e di« Re Nudo» va la mia solidarietà personale e quella di tutti i miei compagni anarchici. Andrea: non hai mai ceduto e questo sarebbe il momento più assur- ·do per farlo. Continua a lottare come hai sempre fatto: siamo tutti con te, i tuoi compagni, i compagni della« Comune». Con tutta la mia solidarietà, abbiti un fraterno abbraccio. Nice e Rinaldo Romanelli 17 marzo 1974 17 marzo 1974 Ho saputo della grave provocazione nei confronti del centro di Re Nudo tendente senza dubbio ad intimidire i compagni ed i fratelli del movimento ed a fiaccare, peraltro senza possibilità di riuscirvi, la lotta che re nudo combatte attraverso il giornale ed il centro. Manifesto ai compagni di Re Nudo ed a tutti i fermati e arrestati la mia piena solidarietà ed il mio incoraggiamento a non desistere, a continuare. Oggi siamo tanti domani saremo ancora di più/ Con amore per la rivoluzione Tony Viviani a nome dei fratelli e compagni del gruppo di controinformazione e cultura alternativa di Arzignano. Cari compagni ,abbiamo letta sui giornali la notizia dell'incursione fatta nella vostra sede e di tutti i fastidi repressivi che hanno preceduto questo brutale atto di fascismo. Siamo con voi! Tenete dur ro: lo scopo di tutto ciò è di distruggere la controcultura e la controinformazione. Il nostro è quello di difendere questi preziosi strumenti indispensabili a creare una società nuova, dove ognuno è libero di disporre di sé, senza condizionamenti e repressioni .Appena avremo notizie più precise stileremo un documento ciclostilato a cui cercheremo di dare la più ampia diffusione fra compagni e studenti. Sappiate comunque che siamo con voi. Diteci se possiamo fare nulla di preciso per aiutarvi e portate ai compagni arrestati e denunciati la solidarietà della co-- munità Antares. Viva la libertà! Saluti a pugno chiuso. Per la comunità Antares. Franco Nocella Caro direttore, sono un ragazzo ventenne uscito di recente dal carcere dopo tre mesi nei quali il perito incaricato di analizzare la sostanza stupefacente trovatami in possesso, ha finalmente scoperto che era zucchero vanigliato ... Anche i carcerati sono in lotta... in galera non ci sono orchi o facce nere ma gente come noi e forse anche migliore (...) il 60 % dei detenuti italiani è in attesa di giudizio e al processo la metà risulta innocente. Quindi su 28.000 detenuti 8400 sono innocenti e sfruttati perché in carcere lavorano per poco o niente, non solo ma diventano fuori dal carcere (quando escono) un potenziale capro espiatorio per molti delitti commessi da' gente che ben si conosce ma éhe non si punisce. Ora io vedrei appunto la necessità di solidarizzare con fo lotte carcerarie, lanciando magari una campagna o raccogliendo firme sul giornale. A risentirci. Ubaldo Marchetti. Caro Ubaldo non tenere più zucchero vanigliato e neanche chiavi inglesi e neanche farina. Comunque anche questo è servito a farti vedere che gli orchi non sono in galera. Però sei distratto: Re Nl,f.do è stato il primo giornale della sinistra rivoluzionaria in senso assoluto a parlare del carcere, delle lotte dei detenuti e della possibilità di sviluppo di un movimento di classe « dentro ». Praticamente in ogni numero c'è qualcosa sull'argomento, nel numero 25/26 ci sono addirittura tre pagine. In quanto alla raccolta delle firme, non ci abbiamo mai creduto. Quello che serve è la lotta, qualche volta un po' di denunce, ma soprattutto la lotta, anche nei suoi momenti di impegno e formazione politica.
Non giocare a... A 1 Nascondersi nell'erba RE NUD0/3 Rimane vero che bisogna dissociare l'erba da tutte le altre sostanze che si chiamano DROGA. Ma rimane vero anche che resta molto da dire su questo e che troppo spesso se ne parla con il distacco dell'esperto, l'ignoranza del censore e o l'entusiasmo imbecille dello zelota. Noi cerchiamo di essere onesti, accettando l'impopolarità che questo comporta. Ma perchè ne parliamo ancora? Perchè riguarda in Europa e nel mondo milioni di giovani proletari e perchè per molti, troppi di loro l'erba diventa il passaporto per il fix. Quando il disagio e la frustrazione imboccano una via di morte percorsa da migliaia e migliaia di giovani proletari dal Sudamerica alla Svezia, allora non possiamo perdere tempo con chi dice che è un problema di lu!!SO. Nell'800, oggi certo no. . Negli Stati Uniti si calcola a 20 milioni il numero di quelli che hanno provato. In Canada più di un milione. In Italia ci sono 10.000 detenuti solo per consumo. Secondo le dichiarazioni della polizia i fumatori inglesi sono un milione. Nell'Oregon, e nel Michigan il joint paga una multa di pochi dol• lari, in Olanda si pensa di legalizzarlo, ad Amburgo si fuma tranquillamente. Non succederebbe se fosse un problema d'élite. Ogni anno in Francia muoiono 30 mila persone per le conseguenze dell'alcoolismo. E l'hascish quanti morti fa? Le case farmaceutiche in tutto il mondo fabbricano ogni anno 6 miliardi di dosi di amfetamine, barbiturici esclusi. Questa chimica a base di valium, con la quale addormentano ulcere e ang di una società disperata foraggiata da tutti. Qualche secolo fa si uccidevano (in Russia, in Turchia o in Germania) i fumatori di tabacco o i bevitori di caffè; oggi siamo intontiti dalla pubblicità di questi prodotti. Dunque la sostanza del problema non è nella nocività della cosa o per lo meno non è nella maggior nocività della cosa rispetto ad altre che sono consentite. No. Giurano che l'erba e le sue ebbrezze edonistiche, questa leggera allegria, minacciano l'ordine costituito. Troppo onore, signori. La erba fiorisce ormai sulla tavola di classi opposte e la disgregazione sociale è la causa non l'effetto del suo rapido propagarsi. La decaden• za dell'imperialismo occidentale ha cause economiche e sociali che si trovano a monte dei comportamenti che generano. Viviamo in una società sfinita che combattiamo e della quale tuttavia siamo parte Stimolante contraddizione se non si stem• pera nella fim;ione intellettuale. Certo in tempi diversi nessuno di noi avrebbe pensato all'erba, perchè non ci sarebbe mai venuto in mente di cercare stimoli nuovi. Ma quello che l'erba ci dà è in defini• tiva quello che noi siamo. Di per sè l'hascish è a segno neutro. Conosco gente che fuma e che sfrutta gli operai, vota DC (qualche volta destra nazionale) e non cambierebbe questo ordine che con· uno peggiore. Ma fumavano anche Castro e Che Guevara. Lenin e le masse popolari russe no, e questo non ha impedito loro di fottere lo zar. Dunque vedete, signori il problema non è lì. Chi fuma non è automaticamente niente; dipende da quello che ha nella testa e nel cuore. Biblioteca Gino Bianco l'infanzia e ai suoi giochi innocenti se eludono e scavalcano nel cosmico i problemi politici. Il fellah egiziano lascia che Allah decida per lui. Troppo spesso il freak di venti anni decide che la società è marcia e allora rifiuta di sporcarsi le mani o di piegare la sua bella fantasia sulle necessità spesso pressanti della realizzazione. La creatività, con o senza sballo, richiede una dura disciplina interiore. Per quel freak di vent'anni l'erba può essere anche un ammortizzatore di problemi che colpiranno ancora più forte dopo 5 o 6 anni. Davvero l'apologia di una coscienza « stoned ., può portare alla costruzione di sistemi altrettanto ridicoli e alienanti di quelli che vuole abbandonare. E' grave quando bisogna essere sballati per leggere l'Ulisse, per scrivere la notte sui muri e il giorno sui nostri giornali, per fa• re l'amore, per non mollare... Non è il contrario? Ogni mistica' è antilibertaria. La repressione ha colpito ferocemente, come un barbaro spaventato. Ma la mano che la guida sa dove deve colpire: « la mafia sta bene, grazie ., e « anche il traffico di eroina, niente male, eccellenza»; per tutti paga il ragazzo: tre anni per un joint, così questo stracciato paese può vedere che la giustizia veglia. Al resto pensa la stampa: i giornalisti in livrea servono l'immagine del « capellone drogato » con contorni di aborti; nonostante la monotonia, il menu funziona sempre, dato che su questo si trovano tutti d'accordo dall'« Unità• alla « Notte "• da • Paese Sera " al « Secolo• (escluso, ancora una volta, « l'Avanti! ..) . Se una repressione può essere intelligente, questa lo è. Non solo distrae dal fastidioso ricordo dei ministri comprati (che poi sono anche legati ai centri mafiosi che amministrano il mercato delle droghe pesanti) ma alimentano il « crimine » del fumaggio. li fascino dell'erba aumenta di pari passo con la repressione per quella parte dei più giovani che socializza male e che sciopera da una società sempre più ostile. Per noi invece è una ricerca di piacere, un gioco dell'intelligenza, un approccio un po' diverso dal reale. Ritrovare una unità terribilmente umana e perduta fra istinto e cervello. Accender la ba In che cosa può essere condannabile affinare i propri sensi? E· splodere in un concerto rock e o di musica elettronica? Smorzare in una riflessione contemplativa la barbarie della tecnica? Ogni tanto, ogni tanto. Può essere una spinta ad aprire una coscienza, ma anche il colpo di grazia verso il rifiuto della vita. Può stimolare alla lotta all'impegno chi ha già nel cervello e nel cuore la libertà, ma anche • gurizzare • e spingere al più indolente individualismo. Può dare benessere o paranoia, fare ridere o piangere. O dormire: Dipende sempre da CHI. Certo che un erboso può diventare un fixato, così come uno-che-bevevino-ai-pasti può diventare un allcoolizzato. Il rapporto causa-effet• to non è automatico. La causa autodistruttiva più o meno forte è dentro di noi, non nel joint. Cerchiamo di aprire un po' le finestre sulla camera oscura dove cresce l'erba: l'ombra del tabù favorisce il proselitismo imbecille e raf• forza le sette. Certo che se il fumaggio diventa la sola realizzazione e la sola sfida della generazione più giovane, poveri noi e povero questo inculatissimo paese. Perchè è proprio questo che il nostro dannato sistema in definitiva vorrebbe: da un lato· chi reprime, dall'altro chi fuma (gli asociali non possono essere tutti rapinatori). E la politica per rovesciare tutto questo? Si può essere oscurantisti e fabbricare religioni da una parte e dall'altra della barricata. La religione è l'oppio dei popoli - diceva il vecchio barbone - che sciagura se la frase diventasse in qualche modo reversibile e lo sballo la religione delle masse giova• nili. C'è un certo prof. Olievenstein, che a Parigi cura i tossicomani senza fare la spia alla polizia, che quando l'entusiasta di turno gli ha detto che la legalizzazione è imminente negli Stati Uniti, ha risposto: « E' comprensibile che il capitale e le grandi marche di sigarette vogliano mettere le zampe sull'erba. Oltre a tutto potrà costituire una valvola di sicurezza per i confitti sociali, affettivi, sessuali e anche ideologici per un bel po' di gente. Posso facilmente immaginare società che proibisc lunedì al ve !llilil'.II • per 1
RE NUD0/4 ReNudofa il gjro d'Italia Mentre questo numero del giornale vano di organizzare spettacoli lo- 21 CITTA- 21 SPETTACOLI viene diffuso, è in corsp il primo cali o che si rammaricavano di non tour alternativo nazionale organiz- aver saputo prima della cosa. O NEL MESE DI MAGGIO zato da Re Nudo. Diciotto-venti cit- ancora situazioni locali che autotà e paesi verranno toccati dalla nomamente hanno organizzato ininostra carovana: oltre ai nostri ziative senza comunicare nulla col compagni che porteranno gli audio- risultato di maggori spese per tutvisivi, ci sono la Comune, gli Area ti, minore pubblicità e partecipae poi il Volo, un nuovo gruppo tor- zione di gente e soprattutto minomatosi recentemente. re efficienza. Con questo tour inCon questa esperienza, che ci per• tendiamo quindi contattare tutta umetterà di far conoscere il giorna- na serie di compagni che progettile in posti dove mai è potuto arri- no esperienze alternative nelle lovare, non intendiamo tanto getta- ro città, nei loro paesi. re le fondamenta di una organizza- Anche per quel che riguarda la difzione alternativa di concerti, quan- fusione di Re Nudo è importante to piuttosto stimolare e coordinare che i compagni locali prendano la formazione di centri locali per contatti nei pomeriggi precedenti potenziare il circuito alternativo allo spettacolo con Re Nudo che senascente. guono il tour. Organizzare una diDiverse sono già le situazioni lo- stribuzione capillare del giornale cali che sarebbero in grado di pro- anche in posti dove non è mai ardurre e organizzare centri di con- rivato è un obiettivo che ci poniatrocultura, quello che sicuramente mo con questo giro. manca ancora è il coordinamento Un'occasione da non perdere quedelle iniziative che può avvenire sta dunque compagni, una grossa solo dandosi una centralizzazione occasione per rafforzare Re Nudo, per le iniziative. il circuito alternativo, in ultima anaOuanti sono i compagni qua e là lisi per rafforzare tutto il movimenche si sono fatti vivi dopo il bre- to del proletariato giovanile per la ve esperimento del tour con Alan gestione diretta del tempo libero. -Sorrenti! Compagni che ci chiedeBiblioteca Gino Bianco 7 maggio 8 » 9 » 10 » 13 " 14 » 15 » 16 » 17 » 18 » 19 )) 20 » 21 » 22 » 23 » 24 » 26 » 27 » 28 » 29 » 30 » Palermo Acireale (CT) Taranto Lecce Napoli Roma Pistoia Empoli Siena Firenze Milano Pesaro Modena Ferrara Padova Trento Cuneo Brescia Varese Asti Genova Teatro Biondo Teatro Maugeri Teatro Alfieri Teatro Apollo Queen Elizabeth da definire Teatro Manzoni Teatro del Popolo Teatro Rinnovati Sala Convegni Palalido Teatro Nuovo Fiore Teatro Storchi Teatro Verdi da definire Teatro Roma Capannone Comunale Teatro Moretto (2 spettacoli) Teatro Nuovo Teatro Alfieri Teatro Alcione
A Trento stanno montando un colossale processo contro 263 donne accusate di aver abortito volontariamente. L'elenco sarebbe stato ottenuto dall'esame di 600 cartelle trovate, durante una perquisizione della polizia, nello studio medico del dr. Renzo Zorzi di Trento. I mandati di comparizione sono già pronti. 11 collettivo femminista di Trento si è mobilitato per bloccare il processo o quanto meno per demistificarlo; ci ha spedito un documento che riproduciamo in parte (per esigenze di spazio) E CHE TUTTO IL COLLETTIVODI REDAZIONE SOTTOSCRIVE. Per contatti coi collettivo femminista trentino scrivere (o telefonare il giovedì pomeriggio dalle 14 alle 20 - 0461/24492) alla dr. Livia Battisti - corso 3 Novembre, 136 - Trento. La libertà sessuale è stata imposta alla donna, senza che il costu me maschile fosse minimamente mutato da secoli; l'esigenza umana e sessuale della donna è tuttora ignorata e negata: madri-mito~ in realtà bestie fattrici, produttrici di emozioni a basso costo, femmine come motociclette, oggetti, mai _persone. Ma l'oggetto resta incinta, l'oggetto grida e sanguina, l'oggetto E' UNA PERSONA; talvolta fa nascere problemi, rischia di rovinare la reputazione di famiglie • bene • o di uomini importanti, allora, negando ancora una volta la sua umanità, si costringe (i metodi di persuasione sono tanti) la donna all'aborto. A volte invece la donna rifiuta di considerarsi una macchina a gettoni, di dare a richiesta, passivamente, vuole condurre da sè la sua vit decidere da sè. E nel momen cui si trova ingravidata senn,,..,,-.., la· voluto, senza poter BibliotecaGino B Aborto una realtà che viene a dissociare la sua personalità ed il suo corpo, è costretta a reagire, a difendersi, anche a costo di fare del male a se stessa. Ricorre all'aborto per non accettare la sua distruzione, sulle cui rovine non sarebbe semplice ricostruire una persona diversa - una madre - quando in quest'altra se stessa, sconosciuta e lontana, non riesce a riconoscersi. Con quale diritto si può imporre ad un essere umano di accettare passivamente un_fatto fisico e psichico tanto importante come la maternità? Solo una reale scelta della donna interessata, una scelta nata da una libera e profonda convinzione, può rendere magnifica una maternità, dentro o fuori dal matrimonio, e dare conseguentemente la capacità di accettare i I figlio come persona nuova e non come possesso. Voler imporre un simile fatto, che implica total.mente la vita stessa ella donna, è un arbitrio violento s orpo altrui, è la negazione che a don ia un essere umano com- ·smo e prevarica · uno può na tim dera reato di rifiutare una at lta e non acce abile er - . Quindi l'abo o, com uzlone potenza virilfa della legge, CO ne, ridotte a subire perizie gambe aperte tà umana, è donne. L sui 2 - dere se sono stati raschiati per necessità o per • colpa • (e ciò è indimostrabile), ricordano tristemente le farneticazioni dei grandi inquisitori, la caccia alle streghe, i diavoli di Loudun. Lasceremo che si faccia giustizia in nome dei princìpi più aberranti? Anche chi ritiene che l'aborto sia una colpa, comprende che il costo fisico e psicologico pagato è già stato anche troppo alto. Si sa per certo che scientificamente sarà impossibile dimostrare con certezza chi è • colpevole • e chi è • innocente •, ma lo scandalo, la vergogna, le umiliazioni fisiche di un simile processo avranno già gravemente influito sulla vita di tutte queste donne, anche se verranno assolte. QUESTO PROCESSO NON VA FATTO: perchè, se aborto c'è stato, non lo riteniamo un reato, ma una legittima difesa. Per questo cercheremo di mobilitare tutti coloro che non si riconoscono in una società ipocrita e inc· · i chiediamo l'a o e forze ·vili e democratrche (lalehe e ttoliche) a mont tu barbari.ca J '·~-~acessod±71lassa RE NUD0/5 che rifiutano questo linciaggio, permesso da una legge fascista, e contiamo su tutte le donne, le quali sanno quanto quotidianamente pesi la paura di una gravidanza indesiderata. Nessuna persona, anche se contraria all'aborto, può accettare che venga iniziato un processo che: - punirà duramente, recando a centinaia di donne ravissimi danni morali e mate · rima ancora di avere condan a• che è trabile e dicare. oter aborrocessi e esenti per nquista vero è sempre lenza angote sole, con i morire, di ambini, una ai nostro trette a · dimen- ·cor-
RE NUDO/& Controinformazione Lottare controi fix BibliotecaGino Bianco « E' trascorso più di un anno da quella triste domenica sera (11 febbraio 1973). Un gruppo di amici, una siringa e una boccetta di un maledetto liquido (STROFOSEDANJ: forse avevano sentito dire o immaginato che quel liquido fosse buono per fare un bel « viaggio •. Mi chiesero di fare loro le iniezioni; in un primo momento mi rifiutai, ma poi acconsentii, non so perchè, forse per l'amicizia che mi legava a loro, la fiducia che avevo in loro. Ero a casa per un breve permesso che mi era stato concesso dalla e naja •. Dopo circa tre mesi che ero partito, ritrovi i tuoi amici, trascorri una giornata assieme, poi ti chiedono un favore: lo feci. Erano in quattro, tra I quali una ragazza di 18 anni, una mia cara amica. Sempre allegra, felice, serena: amava la vita, l'amore, le cose, sapeva essere felice e soprattutto rendere felici gli altri anche nei momenti peggiori: così io la ricordo, io· che le ho fatto il « buco •. Il suo cuore era troppo debole per resistere, cercai di fare tutto quello che potevo, chiamai subito l'ambulanza, ma venne troppo tardi. Morì tra le mie braccia senza accorgersi, me,.la strinsi tra le Questa lettera tratta da « Vicenza contro •, c'impone di riprendere una campagna d'informazione capillare contro la droghe assassine che sempre di più stanno prendendo piede fra il proletariato giovanile. L'odiosa campagna di disinformazione che il governo, tramite i suoi organi, ci propina quotidianamente, non può che essere uno stimolo valido per far sì che i compagni nelle varie situazioni, attraverso -I ciclostilati locali, prendano saldamente In mano le redini dell'informazione alternativa sulla questione droga. • Stampa alternativa •, nonostante la delirante sbandata riguardo la questione musicale, potrebbe essere ancora in· grado di tornare ad assolvere l'importante compito di controinformazione che inizialmente si era dato sulla questione droga. Ormai è dimostrato che il governo vuole distruggere il circuito alternativo attraverso la droga, utilizzando tutti gli equivoci, i luoghi comuni e le falsità che la medicina di stato mette al servizio del potere. Speculatori, infiltrati, confidenti agiscono indisturbati protetti e incoraggiati dagli organi dello stato. Nostro compito ora più che mai, in difesa del movimento, in difesa del proletariato giovanile, è braccia fino all'ospedale, non volevo più staccarmi da lei, non volevo che fosse morta. Si può chiamarlo destino? Forse qualcuno ha voluto cosi, questo qualcuno forse si chiama Dio! Mi hanno messo In prigione, ml hanno chiamato assassino, ml hanno definito « il mostro di Vicenza •. Mi merito questo? Giudicatemi voli Sono convinto che FIORELLA sarebbe stata molto disgustata di tutto ciò, ma I giornali devono scrivere, scrivere puttanate, ma devono scrivere, rovinare la gente ma devono scrivere. Ma voi avete mal letto: lo Strofosedan o altri farmaci uccidono? Avete mai letto che un tipo di droga o un altro preso In una certa quantità fa male? NO! leggerete sempre • Capelloni drogati •, oppure, come nel mio caso « Assassino •. la società è crudele, cattiva, peggio dei delinquenti veri e propri e bisogna combatterla. Colgo questa occasione per fare un appello a tutti I giovani di Vicenza e provincia: non fate • BUCHI • o perlomeno state molto attenti: basta un piccolo errore, o vna distrazione per morire o per diventare involontariamente ASSASSINI. fare chiarezza: combattere con tenacia contro le droghe che offuscano la mente e la coscienza. Non parliamo solo di eroina e oppio ben lontane dalla portata del giovani proletari, ma di quei maledetti farmaci per la tosse, sedativi e simili che fixatl In vena entrano direttamente nel sangue e nel cervello. La stampa padronale, tutta tesa a servire la propaganda di regime, non fa altro che confondere le idee alla gente mischiando marijhuana ed amfetamine di modo che oggettivamente il giovane proletario, che fa uso di marijhuana verificandone l'innocuità, rischi alla prima occasione di • provare • il fix. Una, due tre, quattro volte, fino a rimanerci invischiato e magari ridursi a cinque buchi al giorno. GLI ASSASSINI DI REGIME, i loro complici PENNIVENDOLI CINICI E IGNORANTI hanno sulla coscienza migliaia e migliaia di giovani che con la loro indegna e continua campagna di disinformazione, hanno portato ad esperienze sempre più pesanti. I SERVI DEL REGIME FACCIANO ATTENZIONE. Le denunce per • diffusione di notizie false e tendenziose • pioveranno sempre più numerose sulle loro teste; e i loro nomi verranno affissi e denunciati per i quartieri di tutta Italia.
RE NUD0/7 L'e
RE NUD0/8 ReNudo: denuncia al movimento Si presenta a Re Nudo, come operaio, la sera in cui c'è riunione sulla legge Gaspari Gonella. Dopo 4 giorni si licenzia e fa pressioni per poter dormire in sede. Dopo una settimana ha già chiesto le chiavi a 4 compagni. Alla fine .riesce a impietosire un compagno responsabile dicendogli che non sa dove dormire. In sede si interessa esclusivamente del problema droga. E' sempre curiosissimo sui nomi, gli spostamenti, le attività dei compagni responsabili. Viene notato a chiedere indirizzi e numeri di telefono anche dei soci del centro. E' ormai sospettato e sotto controllo, quando la sera di venerdì 15 marzo, durante la perquisizione dei carabinieri, viene visto da due testimoni gettare una fiala ai piedi di Paolo Ciarchi del collettivo centrale La Comune e fi. larsela rapidamente. Nei giorni successivi all'episodio repressivo, Ciro Ruocco si dimostra molto curioso di conoscere il nascondiglio del compagno Valcarenghi. Infine il giorno 23 marzo otteniamo il dissequestro delle copie di Re Nudo; solo tre compagni responsabili sono al corrente dell'appuntamento con il sostituto procuratore Alessandrini e i CC. nella sede di via Maroncelli. Nei venti minuti del sopralluogo, compare improvvisamente Ciro Ruocco. Alla domanda:. « Chi ti ha detto di venire qui?,. non risponde. Dopo qualche minuto, tenuto d'occhio da una compa; gna, viene visto ammiccare e sorridere a un carabiniere capellone, che fra l'altro aveva partecipato all'irruzione del 15 marzo. Alla fine del sopralluogo, una compagna vede luccicare sul pavimento nel corridoio, in un punto in cui era impossibile non vederlo, un cucchiaio sporco di polvere bianca. Lo indica immediatamente al giudice e si crea una situazione di estremo disagio perchè è chiaro a tutti, anche se nessuno lo dice, che il cucchiaio un quarto d'ora prima non c'era. Anche quel cucchiaio viene messo agli atti. Appena sgonfiata la montatura, il Ruocco dirada la sua partecipazione alle riunioni e sparisce poi dalla circolazione affermando di far parte del centro di recupero drogati di Don Mario Picchi. Il suo compito da noi era terminato. Che ne stia cominciando un altro? BibliotecaGino Bianco Ciro Ruocco, nato a Napoli 26 anni fa, bruno, occhi chiari, altezza circa m 1,60. Confidente dei Carabinieri.
I • Vivere Insieme • (Il libro delle comuni) . Ed. Arcana • L. 2.500. Cazzo, avrebbe potuto essere un libro esplosivo, eccitante, un trip fantastico fra le comuni, un'esaltazione di ciò che di rivoluzionario, nella vita di ogni giorno, ognuno.sogna e cerca di realizzare. E' saltato fuori invece solo qualcosa di teo- 'rico, spesso barboso e poco convinto. Le tre parti del libro forniscono: la prima, una panoramica delle comuni del passato (ma non di quella di Parigi). la seconda di quelle contemporanee (ignorando quelle cinesi). la terza affronta il problema sessuale e della donna nella vita delle comuni. La parte storica, data la brevità, desta sia poche polemiche che poco interesse. Sulla vita delle comuni d'oggi giorno, il discorso si fa più complesso ed interessante anche se non troppo obbiettivo, perchè l'analisi che svolgono gli autori, lascia intraIONE vedere spesso la loro poca convinzione nella vita comunitaria. Dopo aver spaziato dall'America all'Europa nell'esame del risorgere delle • comuni • e della realtà in cui esse s'inseriscono, abbiamo una serie di interviste e documenti sulle comuni e sui gruppi italiani. Ci sono frammenti, spezzoni per un discorso ancora tutto da fare. I casini individuali emergono in primo piano lasciando sullo sfondo il problema della comune come risposta collettiva al sistema tradizionale di vita. Il problema del sesso nella vita comunitaria si limita ad una serie di risposte abbastanza superficiali a delle • domande-accuse • che potrebbe formulare qualunque borghese curioso. Insomma un libro documento più che un libro inchiesta, uno sguardo d'insieme più che un'osservazione ragionata. Non morde, non entra dentro la faccenda, non contribuisce; però si legge piacevolmente e poi è l'unico libro recente che parli delle comuni anche di casa nostra. Biblioteca Gino Bianco o IB « Comuna Baires » • cultura teatro rivoluzione , un'analisi una propo• sta una pratica, di Renzo Casali • ed. Centro Lunga Marcia • Milano, 1974, L. 3.000. Un libro molto bello, in verità. Soprattutto il pezzo introduttivo di Renzi Casali che cerca di rimet• tere insieme la cultura e la politica che troppi scriteriati compagni ancora dividono. • Dividere è perdere • dice Casali e difatti è una separazione che non ha senso, sbagliata e come tutte le cose sbagliate nel lungo periodo perdente. Che strano: io sono cresciuta con una idea nella testa che mi avevano messo Vittorini e Spinella • l'identità fra politica e cultura •. Questo principio dei nostri vecchi, giusto, primo • • ' . grande ,. CAB. J.B. IONE è stato di fatto rifiutato dal movimento, mentre troppa paccottiglia del più bieco stalinismo è ancora in circolazione. Ma non possiamo selezionare un po' meglio le nostre soffitte? Così nella pratica succede - come dice Casali - che il militante sovrastrutturale (della cultura) è visto dal militante di base (condizionato anche dalla cecità intellettuale e politica delle avanguardie dirigenti) come un transfuga come un piccolo borghese che evade l'impegno diretto di lotta ... sembra che il mondo delle idee sia una realtà emarginata dalla lotta di classe •. La dimostrazione che no è nel libro e nei testi, nell'esperienza di vita e di lavoro della Comuna Baires argentina.
Biblioteca Gino Bianco 1:J.. HfQY,Zp 11 capo non era presente nel la ~ede ••• seruestrato un y .eco 9ieno .11 ;1e licinnli yer uso gi11ecolùi~ico ••• tr ~ cortine ,u f\J.!110 ••• ·-:entre era gi \ in cor,so 11 "via; ·10" ••• IL GIORNO LI ir::-uz.ione Gei car~;- binieri 10n è stata che anticipir:. ,ci) che potreb::le acc~dere "M4,rZ.O 1::-. :,er:o:uisizione ~ url f 1.t.,.., 1101_1 tico ••• :nessa 111 jubiJio la le~i t ti ·.i t\ dell 'o- !ler,·:.ionc ••• ,.9azzesco dire che pro curL~iRO uborti ••• " er:·. r~tteso -A.reo 1'anr1e1la 1-ol.1•·i:i.c: <:<>r1fere1w, i-V~.-111f .'i ~ìe !luùo ••• frnnet1n iìovev• ~1•0,.·t· J·:a1 1•1•1· :· : eòe <;_tJ.!J.lr, · (1-r ••• "'.r:J. · u·1,HJe peni-;i,1r1) ,ii 11,,1·t::-~1·l~. ,llf t(•' 1· ,l':':j ?)::'. € T,f'-~• • • 11 no r1T"..ast1 fermi e k nebeti ti ••• sirin- i:. ghe risultavano contenere morfina, coca~- ina eroina ••• I ra~zzi che tornr.- v,.n:1 t; r·c Nudo, :?.t.- ccri v;:..no p:-.d1·i e I nc"'.ri, . !) :-.r1.,rr.no : o ;.le in condizioni altera.ti• rare di aver viste c··rabiniere get-çaz qualcosa ai· piedi Liliana Tranchida poi contestarle 11 reato di dete"l:1-lr di lroga c.oRJUElfE CE<.~• sono state anche seouestrate 400 dosi d1 I,...'q), siringhe contenenti una nolt12ione di ::iorfina, una trentim•. ùi Ccl!: tinc con un co •:>Osto :ii eroi:i.a e cocr-.in:::t ••• A' ,t,le/Y2Ò Eo •e • se pessas. e il -rogetto di le ;-;e sugli stupefacenti COBBIEBEDELLASEBA ~! F• CORRIERDE'INFORMAZIONE A &flqTZ• Avventato l' rre~to in ne.se-e o-o1ure la scarc~ ro.¼ione · lampo? Co-:e si difende rle judo? Atta~ C::'!..'ldO"Cercano di diSl')erderci :,erchè oro ~ia.110 tc1.ati 11 (riport!: t , dr,. .,.::!-rina) ~ Secondo Patrizia Paolucci non si d:ietribuivano ,soltanto pillole anticonce!ZiOas.ll a si facevano anche pratiche aborti ve••• L'AVVIENI E Nello 1.1.enze ùt:!l cir col;)' o:-; vf~v:. mi full•~ (~t>:.~. 1 1•<1 t,Cl'e., • • 35 f.l t1·e l•t:'l'·: nut:- 110n t--1 rnoc,v,,..,..nc,, 1,,;i, ... ·,·i.• - "fl o, t,.1•~1,:•1-...,f•DO t:oer..- . i ,..,c1Erf!, cou ocr! i vi tl'•vf : 1•1-;-,110 iu l•l'!. c1: : t.11 f:t'JJ•t•f:•<:ct,ti le si r, "' nJ e1 Al Re zia se ••• L' •veneI si ste in uru natUl"c
o an ""' di ,e ,l ,ne - sm..~t:chereto un cen• tro per la dro1y~ e 1 'aborto ••• Al.le no 1000 dosi di coce.ina morfina e 1SD sequestrate~ Siringhe ancora cocciolanti, P! pe e bocchini. Un i!!, tero sacco di ~edicinali per pratichr a: bortive. E' probabi!. mente 11 più. :3u.ro colpo in.rerto dalle. leg;;:e al mondo della droga. 67 giovani tr~ 1 12 e 1 13 anni sono st~ ti sorpresi ·ed arresta ti dal nucleo enti dro~- di I.;:ilano, ne l'l.a sede 'le l. circ2 lo dell 'ultrasini-' stra "rle Nudo" Chi si inict ..ava -f6 morfina e eroina #(Qrlo chi ingollava massicce dosi di LSD•• :>rocede:11e contro la "'Bl1g, che· altro noi,1:1 le si oub dare? ••• ùnBilimi consensi ••• //HOY-LP La Ti"O) t• ,~i ::,,;. · 1· - U ~n:. f: ! çr,:_1:i1 t• il l:t•V••• Giovanissimi si ,Jro-1 ga.vano ne311 uffici dt una rivista ••. col pretesto 1:iello. controcut turu f:.1\rorive lo ::::·nercio del le bustine ed t:.iut3 va· e.d aborti re in- - ,-,e" ,B$8a.P.• ( ' .~ ,('?Nqr2o ol l R èi l;a:pone o c&c~i: rJ 1 (! ! 1.J"l•- si eserci tav::?.no pratiche abortive .. Patri~:fa paolucci, d'i! tronde, P..veva abort,!_ to proprio nelln sede della rivista~ l'Unità ,J e•? .... notPvn) j erplecsi t~ non so- .D sul m.odo in cui è ,tata condotta 1 •op•~ -azione• ria anche - sulla reale opport:!!; lità dell'operazione ,tessa. t lVDRD ftud/fa;!~ enza ::iandato? • 1•oroai fal!lOsO AtlO!lll/"20 LA STAMPA ___ ~ ,({i VA4r.ZO ?er :oancanza di indizi e derubricazione di reato, 61 degli arrestati sono stati rilasciati dopo poche ore ••• Il ri lasCio &. tenpo di reco:rr) 11ei fer; ;-.ti BIH ..Ci tr. l'.IOrJ i,vcl•tperplessità: si li "\.rattato fo1·t-t: di arrtu,ti ti.'\I'\ ei•ta.ti? /111/Yi!.0 Drog.-:ti ('}-, ri-oclt:·- v: ne.• ; u; ic,;. i.t ~.J1 '~ - tmo&fe-r:.c. ir:••·: r,111:~,·• lt 1or 11. fuiw.:. ~; l l'etì.-: aç;~i t·:i"ft't i del li. èroe,a ••• nor! :OC<:"· r\.:i • ••• Biblioteca Gino Bianco
, lanuosvianistra edizisoanvielli ERNESTOROSSI PIIIIIE UIIClEIICIU Uledizione pp. 548, L 3.500 DANIB. l'-UUA llllllllllll'IZMIE Da Proudhon al maggio francese U edizione, PP.. 190,L 1.400 ARTUROSCHWARZ IIIIÉ IIEl1III LEIIETIIIIIU Storia di un' amicizia tra arte e rivoluzione pp. 180,L 1.900 LOUISALTHUSSER -IAPIIU11CIEIAsrmlA Grandezza e limiti della teoria borghese deHo Stato, U edizione, pp. 128,L 1.500 CONTROCULl)IRA / 1 FIIEIIIC■....:a a cura di &an.- all8naliva pp. 112,L 700 CONTROall..lURA / 2 cara I.IEIIIIZIIIIIUTIIIE Manuale di autodif- del -coacritto• pp. 112,L 700 OTTOHEFEAENuual caTllll.- per ipogare leggi artorltarle,clerlcall, militariste, a cu,a di Massimo Teodoti pp. 100,L 1.000 00193 Roma - Via Cicerone, 44 se stessi vuol dire nostra. se stessi, vuol dire esseR Se è vero che 1a storia universale di se stessi, clistiDguersi, è una catena degli sforzi che l'uomo fumi dal caos, essere UD ha fatto per liberarsi e dai di ordine, ma del • privilegi e dai pregiudizi e e della ria cmc:l;,ir: 10 dall'ido1atria, 110n si capisce jdea1e. J/'1U: si può ottenere perchè il proletarlato, che UD altro DOD si conoscono anche pi anello vuole aaiungere a que11a )mo storia il susseguirsi catena, 110n debba sapen, come e che essi hanno fatto per ~e da chi sia stato a c:he 90DO, per creare preceduto, e quale giovamento me hanno cn:ato e al1a possa trarre da questo sapere. - 'l'Olliamo sostituire ]a (Antonio Gramsci . Scritti giovanili) Statè per visitare Londra? Dimenticate le solite regole di merda del turista - leggete la guida del turista più genuino e la migliore che fino ad oggi sia mai stata scritta: « THE ALTERNATIVE LONDON SURVIVAL GUIDE FOR STRANGERS'. Nuova edizione del 10 giugno 1073. Il prezzo è di solo mezza sterlina (Ls. 0,50) e comprende le spese postali. BIT. London's famous 24 hour free information and Help service, 146 Great Western Roa London W. Il. Tel. 01-229-8219 Una guida per Londra Se avete bisogno di un lavor,--=:..,,:a Londra, venite a BIT and IjleÌ vendete alcune « Survival fui per la strada e per voi s~ \ un metodo veloce e facile per fare soldi! Ubrerie - il prezzo è per voi 1 solo Ls. 0,30 per ogni cop· richiesta non può essere jnfim,,P'lf:~ a N. 10 copie. Bibliot RE NUD0/13 novamusicha-n.l N side me MUSICFOR MÀRCEL DUCHAMP (6'3U') MUSICFORAMPLIFIEDTOYPIANOS(l2') side t':10 RADIO I.IUSIC (G') 4' 33"(in tre parti: 30'1/2123'1/1'40")(4'33") SIXTY-TWMOESOSTlCSRE MERCE CUNNINGHAM (frammento)(9') (in distribuzione dal 20maggio) "LAJ1USICAPOP TI EN'l'RADENTRO ENTRADENTRO LANOVMAUSICHA!" l.'unica collana di musica contemporanea al. mondo al. prezzo dei normal.i L.P. - Pietroburgo I920.Concerto per eirene e valvole a preasione, di GASTEV e liAJAKOVSKIJ
~li/ "''I}.' {/! • ~, ♦ .... , s, • t.L -~ ' ,,....... - --~;;;ffp,$_ La repressione bussa sempre 2 volte 'l'f/\\\~':-,..'-;;; Sembrerebbe tutto finito, tutto tran- de~. cl tentano con un'azione più quillo dopo il grave atto di repres- capillare. sione che abbiamo subito al centro SI recano dal genitori delle ragazdi controcultura ma al porci sem- ze che er!'no state fermate In Via ' Maroncelh (e non a caso proprio bra non sia bastato arrestare 67 dalle ragazze, perchè sanno che nel persone per aggiornare gli schedari confronti del genitori sono le più della questura e, visto che il centro deboli) e raccontano cose assurde non sono riusciti a farcelo chlu- su quello che avveniva in sede, Il Biblioteca Gino Bianco invitano a tenere le proprie figlie a casa, a controllare I loro movimenti (quello che non sarebbe in grado di fare la polizia, possono però farlo I genitori), arrivano anche alle minacce: • Se questa volta a sua figlia è andata liscia, la prossima non sarà così! Non cl penseremo due volte a sbatterla dentro! •· Oueste sono le parole dette a una madre di una delle ragazze arrestate. Chiaramente, e l'hanno anche detto, hanno bisogno di un appoggio della famiglia per farci chiudere definitivamente il centro: la grossa montatura non è bastata, ci vuole l'aiuto della sacra e Intoccabile famiglia.
Catalogo riassuntivo Arcana VIAGIULIA 167 00186ROMA (06)652409 ~ Collana Situazioni Fernanda Pivano BEAT HIPPIE YIPPIE Dall'underground alla controcultura: la Autrice indossati i panni del « guru » ci accompagna in un viaggio dove il lettore sentirà parlare e vedrà agire i personaggi più significativi dell'underground internazionale. 310 pagine 2.500 lire Anthony Scaduto BOB DYLAN I.a biografia Introduzione di Riccardo Bertoncelli Scaduto per anni ha girato gli Stati Uniti a caccia di testimonianze, documenti e aneddoti che gli consentissero di tracciare l'autentica vita di Bob Dylan, il suo personaggio reale. 328 pagine 2.200 lire Jerry Rubin SIAMO TANTI ! Introduzione di Franco Quadri Do lt, il primo libro di Rubin era la sceneggiatura della rivoluzione; con Siamo Tanti ! assistiamo alla rappresenta· zione di questa sceneggiatura, al suo epilogo drammatico. 208 pagine, 30 fotografie 2.500 lire Riccardo Bertoncelli POP STORY Introduzione di Gianni -E. Simonetti Storia della musica pop europea ed americana dalle origini ai nostri giorni. (esaurito) ~ Andrea Vakarenghi · UNDERGROUND: ,t"\ A PUGNO CHIUSO! V Introduzione di Marco Pannella Il diario di « guerra » del direttore della più arrabbiata rivista underground italiana: Re Nudo. Interventi di Goffredo Fofi, Carlo Silvestro, Michele Straniero. 192 pagine 1.900 lire Allen Ginsberg DIARIO INDIANO 1ntroduzione di Fernanda Pivano Un vi~ggio attraverso l'India del poeta della beat generation; un cesello di amore di chi vuol serbare il ricordo della propria consapevolezza, l'antico yoga della poesia. 352 pagine 2.900 lire Timothy Leary FUGA Tim Leary, il guru dell'acid generation: la sua fuga dal carcere, la sua guerra alla CIA ! 240 pagine 2.300 lire Autori Vari VIVERE INSIEME ! Il libro delle « Comuni » in Italia e nel mondo: dalle prime esperienze pacifiste a quelle anarchiche, da quelle mistiche agricole a quelle cittadine di guerriglia. 240 pagine 2.500 lire Piero Verni IL LIBRO DELLA VISIONE alla ricercadel proprio guru Una introduzione alle filosofie dei principali guru orientali che stanno influenzando, oggi, anche il pensiero occidentale. 184 pagine 1.800 lire CollanaUniversaliaAmalgamania Mariarosa Sclauzero LA CUCINA MACROBIOTICA IN ITALIA Il primo ricettario italiano della dieta macrobiotica: l'arte del ringiovanimento e della longevità. 168 pagine 1.900 lire Georges Ohsawa LA MACROBIOTICA & LA SUA FILOSOFIA Questo saggio è il primo di una serie di pubblicazioni destinate a chiarire le basi filosofiche della « macrobiotica » che sarebbe ingiusto confinare nei limiti ri• stretti di una dieta. 192 pagine 1.900 lire Alan W. Watts BEAT ZEN & ALTRI SAGGI Una raccolta di saggi inediti sulla « coscienza ·cosmica» e sull'esplorazione dello «spazio>} interiore. Va citato, tra gli altri, « La nuova alchimia » una ricerca dedicata agli stati mentali simili a quelli che si raggiungono con l'uso dell'acido lisergico. 144 pagine 1.700 lire Mariarosa Sclauzero JOANNA LEARY come diventare una star Appunti di viaggio, fotografie, interviste con le stars della contro-cultura californiana. Da Alan Watts a Timothy Leary. Dal leader dell'Acid-Test, Ken Kesey a Jerry Garcia, « the captain » dei Gratefui Dead. 168 pagine 1.800 lire BibliotecaGino Bianco Autori Vari POP SUPERSTARS Una raccolta di interviste con Jo n nnon, Frank Zappa, Mick Jagger, Carly Simon e James Taylor, Grace Slick e Paul Kantner dei Jefferson Airplane, Elton John, pubblicate dalla rivista americana Rolling Stone. 216 pagine I. 900 lire Nicholas Saunders CONTROGUIDA ALLA LONDRA DEI GIOVANI Un'indispensabile guida per chi vuole andare a Londra e riuscire a viverci felicemente con pochi soldi. 168 pagine 1.700 lire Dennis Altman OMOSESSUALE oppressione e liberazione Introduzione di Fernanda Pivano Prefazione di Alfredo Cohen Il « manuale » di liberazione più leito dalle nuove generazioni americane, 264 pagine 2.800 lire Georges Ohsawa L'AGOPUNTURAE LA MEDICINA .MACROBIOTICA Un manuale sul significato dell'agopuntura scritto dal teorico della dieta macrobiotica. 120 pagine R. Bertoncelli, M. Fumagalli, M. lnsolera IL POP INGLESE Una storia completa e brillante della musica pop inglese dagli albori al rock decadente di oggi. 240 pagine 1.900 lire RE NUD0/15 CollanaNuova Critica I~ Gianni E Simonetti ~~ DALLA CAUSA ALLA COSA DELLARIVOLUZIONE Il crollo spettacolare dei programmi politici pone come urgente per la teoria critica il compito di ridefinire la propria posizione storica di fronte a Hegel e Marx e la propria posizione pratica di fronte alla quotidianità. 160 pagine 1.800 lire Raoul Vaneigem TERRORISMOO RIVOLUZIONE Raccoglie tre saggi di Vaneigem scritti tra il 1962 e il 1972: Banalità di base nella traduzione della sezione italiana dell'Internazionale Situazionista, Avviso ai civilizzati sull'autogestione generalizzata e Terrorismo o rivoluzione. 80 pagine 1.100 lire Fuori Collana AGARAGAR n. 4: I Situazionisti L'esperienza dei situazionisti è analizzata nei suoi tre aspetti fondamentali: il superamento dell'arte, la teoria critica della società, la problematica della rivoluzione sociale. 96 pagine 1.000 lire AGARAGARn. 5: Il Gauchismee la sua crisi Il periodo aperto dal fallimento delle occupazioni del Maggio '68 in Francia e dalle bombe di Milano del Dicembre '69, segna per il gauchisme l'inizio di una crisi in cui esso ancora si dibatte. 96 pagine 1.100 lire Adriano Aprà e Enzo Ungari IL CINEMADI ANDY WARHOL Un saggio su uno dei maestri del cinema underground americano completato da brani di interviste, sceneggiature e da un dizionario degli interpreti dei suoi films. 116 pagine, 150 illustrazioni 1.800 lire ~-~ Volumi di prossima pubblicazione Gilbert Shelton I FAVOLOSI FREAK BROTHERS Le esilaranti avventure a fumetti di questi tre hippies californiani nella loro lotta quotidiana con la polizia, droga, sesso e, più in generale, con l'intera società.
llE NUD0/18 _ Premiata Forneria Marconi tra disco e spettacolo 11pop italiano si awia a cambiare dimensione, per molte strade, diverse tra loro; il taglio della grande industria del rock comincia a segnare anche il lavoro di qualche gruppo di casa nostra. La Premiata si è affacciata all'estero con risultati incoraggianti: vendite decenti del disco inglese in Europa in Inghilterra e anche in America. A questo punto con le porte del mercato internazionale aperte, viene il momento di giocare il tutto per tutto: Album -di grande impegno, un album che deve riuscire a colpire e a imporsi, lasciare il segno e trasferire il gruppo dalla nostra scena sottosviluppata e incapace· di tenere in vita un gruppo grosso, al grande carrozzone dello show-business internazionale. Tre mesi (TRE MESI!!) di sala di registrazione fra Londra e Milano per mettere Insieme • L'isola di niente • - • And · the world became the world •.- In Italia il disco fila immediatamente nelle posizioni alte della classifica di vendita; la tournee promozionale, la prima in ·Italia con il nuovo bassista è un trionfo. Tutto comincia bene; quando il giornale uscirà si saprà anche come cominceranno a muoversi le cose in Inghilterra. Il successo di ungruppo ancora di più in Inghilterra che in Italia è controllato strettamente da una mafia di giornali · e disk-Jokey che controllano in pratica tutta l'informazione discografica .e che sono in grado di indirizzare le reazioni del pubblico in modo abbastanza preciso. Come minimo sono un filtro attraverso cui bisogna passare assolutamente. Cioè non è detto che tutti i gruppi che la r:,;iafletta spinge abbiano successo, ma è difficilissimo, quasi impossibilf! che un gruppo non spinto dalla mafietta ce la faccia a uscire. Le regole dello show-biz sono durissime e la PFM ha avuto modo di sperimentarle sulla propria pelle al festival di Reading; un festival è uno SPETTACOLO, con delle vedettes e dei comprimari. Un comprimario non deve oscurare le vedettes e per avere la possibilità di fare un bello show bisogna suonare di sera. Per suonare di sera bisogna· essere famosi. E:: un circolo chiuso da cui si esce o per genialità assoluta e immediata oppure passando attraverso l'attenzione di manager, Il 24 aprile alla Statale di Milano, davanti a 2000 ragazzi, Giorgio Gaslini ha dedicato un concerto alla Resistenza: eccezionale sintesi del suo impegno culturale musicale e politico. Gaslini, è sempre stato un personaggio scomodo del jazz italiano per via delle sue idee sulla musica, sulla funzione della cultura e su_ll'importanza dell'Impegno politico, idee per le quali ha rifiutato il provincialismo del Jazz italiano e le rigide distinzioni tra diversi generi musicali; idee che lo danno schierato in modo chiaro da quando scrisse • Il fiume furore • sull'onda della contestazione sessantottesca, ad • Africa • dedicata ai paesi del lii mondo a • Fabbrica occupata •, giornalisti etc. che vedono la possibilità di fare soldi con questa nuova stella nascente. Passare un pomeriggio dietro al palco di Reading e· vedere in faccia, da vicino tutte le persone del business inglese, dai • musicisti • ai manager e a tutti quelli che per qualche ragione· hanno-diritto a esibirsi nel recinto delle scimmie, è un'esperienza consigliabile a tutti quelli che ancora pensano alla musica pop come • alla nostra musica•. Tutti più o meno hanno in mente le facce che si vedono alla televisione al festival di Sanremo, le persone del pubblico la pesante aria di plastica che awoige tutto; adesso togliete una ventina d'anni a tutti i presenti e vestiteli • beat•: l'operazione è semplicissima e vi troverete d'incanto in cinemascope, nella campagna inglese, con tanti bei colori, il circo del rock and roll inglese. La polizia non c'è perché i· gorilla dell'organizzazione sono così grossi e nazisti che la PS non serve; la gente -poi è completamente rassegnata; diecimila lire per stare tre giorni in questa gabbia a vedere le soubrette degli anni '70 che si esibiscono nel più grande spettacolo del mondo. Tutti sono rincoglioniti di birra, sopra il palco e fra chi ascolta. Tutti spenti e persi allo stesso modo. Di là fra le stelle tutti tesi a farsi vedere dentro al movimento, di qua fra la gente incredibilmente rassegnati a farsi prendere per il culo dall'ammasso di bastardi in rolls roice dall'altra parte. Il trip dei musicisti e di tutto il giro è quello della macchina incredibile e della figa pazzesca, degli oggetti che misurano potenza e p_restgio. La musica che fa quella gente lì non può essere la • nostra •. La parola d'ordine • riprendiamoci la nostra musica • in qualche caso ha un senso in un modo un po' diverso da quello immediato; il furto è stato totale. Non è solo la questione che ci vendono a prezzi alti una musica che ci appartiene, c'è di più: quella che ci vendono è una imitazione dei suoni di quello che ci ha raccontato un sacco di cose fino a un po' di anni fa. Una copia, ma chi suona e chi gestisce tutto è gente che pensa solo a fare più soldi possibile e che non sa niente per arrivare alle canzoni della Resistenza internazionale rielaborate e presentate in questo concerto. Ma parliamo di musica. Grazie a una grossa esperiènza in diversi generi musicali (Jazz, musica classica, balletto, musiche da film) e grazie alla scelta sempre felice dei musicisti che lo accompagnano (quelli che formano il suo attuale quartetto sono davvero a I/vello Internazionale: G. Bedori sassofono e flauto, B. Tommaso basso, A. Centazzo batteria) può .fondere senza cadere nel kitsch, diverse forme -espressive come la canzone popolare, la musica elett;onlca, la musica classica contemporanea BibliotecaGino Bianco né dei nostri problemi né dei nostri obbiettivi. U pop di oggr rappresenta a vari livelli la decadenza della piccola borghesia, la sua miseria e la sua mancanza di sbocchi, il suo rigirarsi nella cultura borghese passata e la incapacità di còntrollare la tecnologia. Racconta la schizofrenia del mondo delle macchine ma non ha una briciola di energia per uscirne. . L'obbiettivo può essere quello di rifiutare i manichini beat dell'industria; di riuscire a vedere chi ci prende per ·11 culo e chi si muove· nella direzione del movimento. La discriminante non può essere economica, fino al momento ln cui il circuito alternativo non sarà in grado di mantenere materialmente la soprawivenza dei musicisti. E:: una discriminante umana e politica sui senso e la direzione della musica certamente difficile da tracciare e. piena di ambiguità e margini, ma con tutti gli errori soggettivi sarà sempre più attenta e realistica di una-limitazione formale (• commerciale• e • d'avanguardia •l o economica (riappropriamoci della musica che ci è stata rubata). La Premiata sta mettendo le basi in questa bella scena, l'unica possibile per uscire all'estero, soprawivere come complesso. La discrimi- . nante sta nella loro capacità di essere lucidi, di. fare le cose che vogliono, di cercare di non vendere musica congelata ma di raccontare a tutti quello che gli pare purché sia vero. Il punto di passaggio verso la grande industria del rock è questo album, il terzo con materiale nuovo. Il discorso funziona molto bene sul palco; tutta la musica si rivela ben congeniata, naturale, senza fratture e ricca di vitalità, felice; la Premiata dal vivo è una cosa che si sente volentieri, che riempie è convince. Su disco la mustca stenta a uscire in modo definitvio, rimane indietro, un po' nascosta da tutta la perfezione che la sovrasta e la copre. Tutto marcia in modo esemplare, suoni spettacolari; atmosfere coinvolgenti, ma in fin dei conti manca quello che conta di più: la presenza fresca e reale dei cinque che suonano. Riuscire a registrare dischi che siano musica viva e non dei documenti di una possibilità è difficilissimo e a riuscirci sono veramente pochissimi. Per chiarire i termini oltre alla PFM non ci riescono nemmeno gli YES, ELP, e decine di altri gruppi famosissimi. Pete Townshend, il chitarrista degli WHO dice che sono anni che ·insegue il fatto di riuscire a fare un disco· che sia veramente vivo e che però non succede mai e che, secondo lui, l'unico complesso che ha veramente superato il fatto di Incidere e riesce a fare MUSICA anche su disco è la Band. Il nostro complesso -più avanti nella carriera e nella posslbllità di affermarsi esce all'estero e si Infila nel mondo peggiore che cl sia in giro. Soprawivere è posslblle; c'è chi c'è riuscito. Ci vuole molta forza e molta coscienza, bisogna sempre avere davanti l'obbiettivo di comunicazione e realtà, non bisogna farsi prendere da valori, la perfezione e al pulizia assolute, che in realtà non vogliono proprio dire niente. L'energia della PFM dal vivo dovrebbe proprio dire che hanno la possibilità di farcela; auguri. r------------------ in un tutto omogeneo avente ·come denominatore comune il jazz. La musica che ne risulta, pur non essendo facile, mantiene una eccezionale comunicatività e forza espressiva. E vi assicuro che la rielaborazione della canzone cilena del poder popular presentata nel concerto è riuscita a dare i brividi. Omette Coleman, il jazzman che circa 20 anni fa contemporaneamente a Ceci/ Taylor apri la strada all'avventura del free Jazz, In aprile è venuto a Milano; invitato da un suo amico pittore che lo voleva all'inaugurazione di una mostra. Così senza impegni prestabiliti, è riuscito a sottrarsi alla consueta routine delle tournées, suonando solo due volte in teatri e per il resto in circoli privati o in una fabbrica di Bergamo o all'Ospedale psichiatrico di Mombello. CQsì l'aspetto più importante della presenza di Colemah a Milano non è stato, paradossalmente, quello musicale ma quello umano. Ha . cercato di stabilire col ·pubblico un rapporto meno allenante di quello imposto: dalle case discografiche a favore di una comunicazione più -sincera, scegliendo un pubblico Inconsueto come quello degli operai di una grande fabbrica e • diverso • come quello dei malati di mente.
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