RE NUDO - Anno IV - n. 23 - 1973

A MUZAK: LA LUNGAMARCIADI bianca, si stava lanciando in una grossa impresa editoriale: un gior– nale musicale ricco e illustrato, una spec· · CIAO 2001 mensile. Re- ~.-....,.,., più o meno gli stessi amici elle case discografiche e collabo– ratori della bibbia settimanale dei sub (normali) del Pop. Gli amici non sapevano come conso– lare il padre, non sapevano come distrarlo. • Vuoi vedere l'ultimo Ri– nascita? •, • dai guarda come di– vampa la polemica AO-LC sul Cile!•, • Sai che Chiaromonte nelle sezio– ni comuniste è chiamato Er Crazy Horse? •, • Non pensarci, è una sbandata, poi gli passai •, Ma ecco che iI 1O Ottobre succede il fatto nuovo. Il Manifesto pubblica un in– tervento di Giaime Pintor. Uno. scoop• senza precedenti, una lettera che ha lasciato attoniti, con la bocca spalancata e gli occhi stra– lunati. Chi scrive ha visto le espres– sioni di Pino Masi mentre la legge– va con le pupille dilatate, Paolo Ciarchi con il sorriso che partiva da un orecchio e arrivava all'altro e continuava a ripetere meccanica– mente con la voce strozzata • Biso– gna rispondere, bisogna rispondere, bisogna rispondere ... •. Adesso nel– la capitale si parla de • Il figlio di Pintor • come una volta si parlava de • il figlio di Tarzan • o • Il figlio del Corsaro Nero •, operazione men– tale che tende a Identificare nel fi– glio parte del mito paterno. E così adesso in Trastevere quando passa Tarzanetto gli hippy stanchi di S. Maria allungano un dito e indicano al viandante straniero: • Vedi quel– lo è il figlio di Pintor • e spessissi– mo il gesto è accompagnato da una pernacchiata all'indirizzo del giova- ne. Il lettore curioso a questo pun– o si chiederà cosa avrà mai scritto to diavolo di un ragazzo? Ma. a il testo integrale dell'inter– iaime Pintor. vorrei · aese a e Ione? ensamente tempo ar/uc– to- Ml rendo conto, e me n per- . · del- ta ris sere come dut- certo del o ad he i CO ie rebb o- far c r- ggetti ili o di presa ti giovanissimi ... • e vi rl- vido. DI cosa prend I • giovanissimi •? Del/ si- ma età? O vogliamo sl- deraz/one una nuova a- nlss/ml • e vedere la • fra nuove e vecchie e molla del processi soci ra che li '68 abbia spazza o na certa forza simili teorie t •. Prendono coscienza, In i ta, • davanti al muro di sf co- nomlco di una musica c , e- spressione di una nuov che un Ingranaggio di lnt e olo economici tenta di ree e ru- c/are poi lo spirito di un g e •. Ed è il trionfo di una teoria (anzi ideo- sa saluta comunista e dice cose sa- /ogla) che sa di Coca Cola e di dlslm- ne e ortodosse! Sgozzate la più bel- pegno politico. Lo spirito (ammesso pu- la lettrice di Re Nudo si faccia una re che di spirito si possa correttamen- festa per il ritorno alla politica di te parlare) di questa g~nerazlone è di mio figlio! •. ave~ pr_esocoscienza d, ben altri mec- Il lettore non si scandalizzi, Luigi canism, di sfruttamento, a meno che lo . . . non erri o non abbia mal Interpretato la Pintor, brav1s~1mo.compagno, non spinta antlcapitallstica delle nuove ge- ha alcuna p~at1cad1 ~ontro_cul~urae nerazionl In questi ultimi 5 anni. di fenomeni culturali mus1cal1. Una musica che è loro? DI chi? Sareb- Luigi Pintor rimane sinceramente be carino che la compagna Clotta ce lo colpito dall'aspetto ortodosso della spiegasse. Non è forse, diceva Rosa lettera del figliolo tipo • Che valore Luxemburg, ogni espressione culturale ha in Italia un'esperienza come quel- In epoca borghese patrimonio _della b?~- la pop-rock che nasce, fino a prova ghes_la stessa? O slamo gla rlusc1t1, del contrario in America e in ln- graz,e a Frank Zappa, a creare un dua: . d '. . 1 _ /lsmo culturale e a prefigurare nel fatti ghilt~r~a, ~ . e immessa senza ~o artistici /a società socialista? ta onginalita sulla nostra espenen- f ancora I giovani: che sono accorsi za musicale, bell'esempio Gramscia- • pieni di entusiasmo da ogni parte di no di arte nazional-popolare I? •. quel sud che non off:e loro niente o Leggere queste parole dette dal ti- quasi •. E con un fes~1val gratuito ~os? glio al vecchio padre comunista non o~re? Una ragion~ d, lotta antlcap1tah- poteva che stringersi il groppo in st,ca?Una presa d, coscienza del/~ sta- gola Come poteva questa frase ve- to coloniale e di sfruttamento, de, sot- · . d. tosvi/uppo storico? Nossignori: gli offre nir~ .interp;etata se non c_om_e 1 /e stesse cose che i • giovanissimi. • sinistra_-·. 11n?stalgico richiamo del nord si possono pagare perché so- a Gramsci, 11pop importato con quel no più ricchi. bellissimo inciso • fino a prova d~I E non è proprio poi la citatissima stam- contrario • che suona come una sti- pa alternativa che in un recente v~- da agli ex amici della banda musi- fantino ha scritto (testuale): • I Papa!,- cale di Tanassi, ora rinnegati. do saranno I nostri Vietn~n:, •? E . qui E come non comprendere iI tuffo slamo ben ojtre li puro_de/mo da Piper comunista al cuore di Pintor padre Club. Perche un conto e affermare I 1m- d 1 3 ò I F portanza della cultura underground, al- quan o a punto P_U eggere • 1· tro conto è sostituir/a alla presa dico- no_a_ che punto _I~m!llantata spon_ta- scienza e alla lotta antimperialista .. Il ne1ta e popolanta d1 questa musica nostro Vietnam potrà essere il Cile o il è un fatto reale e non tende invece Vietnam stesso o magari la lotta a Mi- a nascondere il riassorbimento non rafiori. Ma è disgustoso confondere_ u'! dello spirito di generazione ma della momento altissimo della lotta socia/,- carica libertaria e comunista di que- st~ nel mon~o con i Jefferson Airplane sta stessa generazione? •. Ma come o I Gent/e G,ant. . il figlio che per la seconda volta rin- Penso, per concludere, che se la musi- . 1 d. • ca deve entrare nella tematica di un nega_va I suo compagno .' capuc~1 giornale comunista si dovrebbe cercare e bnoches Roton_d1 _Saverio, che f!- di fare un'analisi un po' più corretta, e nalmente denuncia 11recupero e 11 non /imitarsi a far da eco a chi, irre- riassorbimento del pop, nuovo e fe- sponsabilmente, crede che la contro- dele lettore del bollettino della com- cultura sia un fatto interclassista e che missione artistica del M.S.! li popolo sia un'unità metafis(ca I~ ~ul Ah, sospirato ritorno del figlio al- tutte le vacch_esono ner~ e in cu, 1 u: l'antico e all'agreste cultura conta- nica contraddizione p_ass,fra I fans d, d"na1 Chissà quale impronta sul- Orietta Berti e quel/, del Ro/1/ng Sto- , 1 : • • • • nes. o fra gli adulti e i giovani, quei I antico progetto ed1_tor~ale,ch1ssa giovani a cui si tenta di rubare (sempre quale syolt~! E ~OSI . P_intor padr~ Stampa Alternativa) niente meno che passa g1orn1trep1dant1 in attesa d1 • la fantasia, la voglia di vivere, di es- • Muzak • la rivista del figliol pro- sere felici, di lottare•, tutte cose come digo che rispecchi questa svolta ra- è noto, per cui si fa la rivoluzione so- dicale: • Da ciao 2001 alla brigata cia/ista e _non l'assalto al _Palasport. Majakoski •. Una cosa storica. A mio avviso nel parlare d, mu~ica P 0 P. Non più riviste per i giovani e caz- si dovrebbero tener present, alcuni d I b • h pe t punti: zate e ~~ner~ ma ru_ne e . r o - 1 J Che valore ha in Italia un'esperienza tuagenan in cui vecchie coppie pro– come quella pop-rock che nasce, fino a vate. dal ~empo p~tranno ntroyar~ prova del contrario, In America e in In- lo stile e 1~robl~m1_della loro g1ov1- ghi/terra, ed è Immessa senza molta nezza. I bei con d1 montagna che originalità sulla nostra esperienza mu- uniscano vecchie e nuove genera- s/ca/e (be/l'esempio gramsciano di arte zioni sulle basi avanzate della cul– nazional-popola(e!? •: . . tura Gramsciana aspirazione che 2) Quale contnbuto alla lotta ant,cap~- trasuda tra le righe del la lettera– ta/ista può oggettivamente e s?ggett,- opinione ad ogni passo. vamente venire da questa musica, dal . . . . . suo ascolto generalizzato, da tutti i E arriva il g1,orn?in ~u1 esce_• Mu- latti culturali che le sono connessi?; zak • e con I uscita d1 Muzak 11crol- 3) Fino a che punto la millantata spon- lo definitivo, psico-fisico del diret- taneità e popolarità di questa musica tore del manifesto Luigi Pintor che è un fatto reale e non tende invece a da 36 giorni non mangia e non dor- nascondere li riassorbimento non de!lo me e continua sordamente a ripete- spirito di generazione n:,a della canea re • Ma perché quella lettera allora, libertari~ e ;omunista d, questa stessa perché quella lettera ... •. generazione.: N . . d • e mangiamo 4) Fino a che punto è vero che questa 01 invece armiamo musica nata come fenomeno under- e solo denunciamo che • Muzak • ground è stata solo in seguito cana- mensile a 400 lire è più qualunqui- /izzata nel meccanismi di mercato? O sta e spoliticizzata di • Ciao 2001 • non è piuttosto vero che i fenomeni e tratta la musica da un punto di vi- culturali e fenomeni commerciali sono sta ancora più biecamente commer- indissolubilmente legati? Almeno In u- ciale e discografico del confratello na società borgh~se quale I~ nostra è settimanale. se non pecco di paleomarx,smo. . . . Saluti comunisti. Denunciamo che G1a!me_Pintor una G. Pintor, Roma settimana prima dell uscita del suo Letto tutto ciò pare che il padre Luigi abbia esclamato: • Finalmen– te! E' tornato all'ovile, la pecora ros- progetto commerciale si traveste da fustigatore • tardo emme elle •. Squallida manovra di questo Re ve– stito che ha cercato di darsi una co- RE NUD0/13 G. PINTOR pertura ideologica da vecchia sini– stra per far accettare questa squal– lida operazione: qato che il pop non è politico, le lotte ai concerti cari– cature della guerra di popolo, popo– lare vuol dire dialettale tutto que– sto ciarpame detto in buona e mala fede, non salverà questo squallido personaggio. • • • • • • Questa volta Giaime Pintor ha fatto tilt. Dice bene all'inizio della sua lettera che è necessario tentare un'analisi seria sulla funzione della nuova musica ma poi non sa nean– che definirla • pop, rock, folk (o co– me la si vuol chiamare) •: se dav– vero non conosce queste differenze, l'invito ad avere le idee chiare lo deve rivolgere prima di ·tutto a se stesso. Poi G. Pintor se la prende con la compagna Ciotta che ha scritto co– me il concerto, pop sia • il primo momento di presa di coscienza di tanti giovanissimi •. Coscienza di che cosa - irride il Pintor - della loro giovanissima età? A casa no– stra (e fino a prova contraria an– che del Manifesto) la coscienza è di classe. Ci sono tanti modi pos– sibili per iniziare a prendere co– scienza. Per gli operai è l'organiz– zazione della fabbrica, per i brac– cianti la struttura capitalistica del– le campagne, per gli studenti la scuola e la sua funzione, per i di– soccupati sono le necessità più im– mediate, per i carcerati li sistema repressivo, per le casalinghe è la spesa sempre più difficile. Ma la presa di coscienza che inizia a for– marsi è sempre la stessa, coscien– za di appartenere (o di voler ap– partenere) alla classe degli sfrut– tati contro la classe degli sfrutta– tori; il nemico è comunque il pro– cesso di accumulazione capitali– stica. Bene, in un paese a capitalismo a– vanzato, l'organizzazione del tem– po libero è un'impresa di rapina nei confronti degli strati poveri della popolazione. Gli industriali del di– sco e gli organizzatori degli spet– tacoli (e G. Pintor lo sa molto me– glio di noi) realizzano grossi pro– fitti. Allora succede, può succede– re, di fatto succede (anche se non è sempre necessariamente così) che dei giovani di estrazione pro– letaria, semi-proletaria e piccolo borghese, che sono i normali de– stinatari di questi prodotti (i· gio– vani benestanti avendo ben altre occasioni per il loro tempo libero) realizzino ad un certo momento di essere derubati anche quando van– no ad un concerto o quando com– prano un disco e intuiscano come lo sfruttamento agisca a diversi li– velli e ci colpisca in ogni aspetto e in ogni momento della nostra vita. E adesso veniamo al • giovanili– smo •. Nessuno ne fa una questio– ne generazionale, nemmeno la com– pagna Ciotta, ne siamo sicuri. È semplicemente un dato della prati– ca, ed è inevitabile che sia così: il pubblico dei concerti pop è com– posto prevalentemente di giovani perché non hanno ancora famiglia, non devono stare a casa coi bam– bini, hanno minori responsabilità economiche e sono stati per meno tempo sottoposti alle sollecitazioni della • cultura • tradizionale. Game contro la scuola, così contro l'orga-

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