RE NUDO - Anno IV - n. 21 - 1973
RE NUDO/I E' stato bello nonostante tutto. No– nostante non si sia potuto svolgere il programma di musica, films, au– diovisivi e teatro, nonostante non si sia potuto fare molto e nono– stante non si sia potuto fare nien– te altro che stare lì, insieme, a parlare, fumare, viaggiare: be-in. Niente schermo quindi, niente au– diovisivi sulle donne, controcultura, fermo di droga e tutto il resto. Films pop e proiezione di cinema mili– tante e soprattutto fino a domenica niente musica amplificata. Abbiamo dovuto bloccare le case discografi– che, i complessi, rifornimenti, dob– biamo inviare telegrammi per bloc– care palco, impianti e amplificazio– ne: non possiamo rischiare milioni che non abbiamo. I compagni rima– sti in sede ricevono centinaia di te– lefonate da tutta ltal ia • Ma questo festival c'è o non c'è? • • Forza com– pagni •. Il momento è gravissimo .. La pubblicità è già uscita almeno al 60 per cento, la voce circola. Già abbiamo dovuto spostare il luogo del raduno due volte (Casale Mon– ferrato e Senago) per inconvenienti e sabotaggi creati dai gruppi di po– tere più impensati. Dobbiamo dire, mai la polizia, almeno queste volte. La maggioranza dei compàgni è de– cisa: si deve fare qualcosa. Ormai all'Alpe del Viceré sicuramente ver– rà gente, non possiamo tirarci indie– tro; così parte il comunicato stampa alla radio e partiamo anche noi per Albavilla. Ci chiama Nardone da Como. Un salto in questura e qui leggiamo un fonogramma firmato dal sindaco • socialista • Pontiggia, in cui il • primo cittadino • di Albavil– la, chiede l'intervento della celere. Non è chiaro se siamo più traseco– lati noi o il questore, sta di fatto che per far sì che la celere se ne stia in caserma dobbiamo impe– gnarci per iscritto di non fare il festival. Giovedì 15 giugno: All'Alpe siamo già un migliaio. E' impossibile e Ir– responsabile non preoccuparsi di questa massa crescente, facciamo presente alle autorità la cosa. Si prendano le loro responsabilità, noi ci prendiamo le nostre: servizi di emergenza, panini, pochi e Improv– visati, inoltre non possiamo evitare un minimo di speculazione da par– te dei negozianti: è decisa la pop occupazione del terreno. Per venerdì 16 la situazione vitto è momentaneamente risolta. La gente arriva a fiumi. Chiediamo l'allaccia– mento. Vogliono l'autorizzazione del sindaco che è introvabile. Si suona spontaneamente senza impianti. Concerti spontanei per tutta l'area dell'Alpe di 4-500 persone. Sabato 17: Per mezza giornata Inco– minciamo senza mangiare. Sono ve- nuti gli Area ma non hanno potuto suonare, peccato! Ma non si sono incazzati, sono stati lì un po' a respi– rare con noi. Andiamo all'ENEL: far stare 10.000 persone al buio è cri– minale. Dateci la luce. Non ci danno solo la luce, quando vengono su, i tecnici aiutano a costruire il duomo macrobiotico. C'imprestano un cavo, si guardano In giro, vorranno poche lire. L'aria dell'Alpe ha colpito an– cora. La sera arriva un impianto voci penoso rimediato in un negozio di Como. Gli Acqua Fragile venuti• su con amplificazione e tutto non pos– sono suonare. Altra vittima musica– le. Dicono che torneranno domani quando arriverà Battiato. Ma non tornano. Peggio per loro. Domenica 18: Molta gente è dovuta andare via ma per i rimasti è uno sballo unico. Battiato arriva e con la sua amplificazione suonanotutti! Battiato pomeriggio e sera, gli Ak– tuala (che bomba!), Claudio Fucci, gli Stormy Slx che ci hanno man– dato un telegramma di solidarietà contro l'assurdo divieto, i Super– market, I. Dedalus di Torino, Yu Kung, Donatella Bardi, e In piena notte arrivano gli Atomic Rooster con Il batterista degli Spirit, per un formidabile free concerto finale. UNDERLETTE SUL FESTIVAL Ci hanno promesso tre giorni di musica, buone vibrazioni e pace e non ci hanno traditi; Anche se que• st'anno li festival è riuscito pessimo musicalmente e pochissimi cantanti hanno aderito (mario di leo, deda– lus, aktuala) di musica ne era satu– ra l'area per tutti e quattro i gior– ni: conga, bottiglie, flauti, sita,, ar– moniche, un pianoforte, bidoni, ba– rattoli; la miglior musica esistente perché improvvisata e quindi spon– tanea. La gente era quasi tutta sto– ned e molto dolce, a parte le poche persone ma/vage che si trova sem– pre in mezzo alle folle: provocatori fascisti, figli di puttana che vende– vano le cartine RIZLA a L. 500 ed infine finti freak che mandavano in paranoia. In ogni caso penso · sia molto meglio parlare dei veri freak che forse per bilanciare abbondan– temente la poca malvagità presente ti donavano tanto amore: chi balla– va, chi rideva, chi salmodiava OM, chi meditava per ore sotto ad un al– bero, chi si masturbava tranqulfla– mente, chi passeggiava nudo, chi bruciava, chi cantava, chi lanciava slogan ... Anche. il tempo sembrava volesse incorniciare tutto con il suo sole che cl ha abbandonati solo la terza notte (ah!) per lasciare posto a qualche leggera goccia d'acqua. Molti bivacchi erano ravvivati da grossi fuochi e sormontati da ban– diere rappresentanti le più svaria– te cose, foglie di canapa, TAO, pugni chiusi, A, LSD ed altri ancora. Ogni tanto li suolo vomitava Individui strani che ti trovavi davanti all'Im– provviso e che ti chiedevano soldi, sigarette, trip, merda ed amore. Inconveniente molto ·grave la man– canza di sorgenti o/e fiumi che ob– bligava a bere continuamente acqua mlherale o fare a piedi 1 lungo chi• lometro per raggiungere una piccola sorgente I Renudlstl si davano mol• to da lavorare: chi raccoglleva soldi all'entrata, chi vendeva glorna/1,coo– carde, posters, chi preparava (sic/} centinala e centinala di panini, chi cercava e scritturava cantanti e suo– natori, e chi (Andreafl!) discuteva
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