RE NUDO - Anno IV - n. 21 - 1973
:Il fatto di rappresentare uno strato lale fra I prlnclpall Interessi esi– ste la musica pop perché questa musica esprime la rabbia, la fru– strazione, Il desiderio di ribellione e di gioia del giovani proletari cl permette di avere nel confronti di chi fa commercio di questa musica un potere contrattuale su due pla– ni, uno per quel che riguarda la pubblicità, due per quel che riguar– da I gruppi musicali legati alle case discografiche. Rispetto Il 1• punto Il principio da cui partiamo è strap– pare I soldi al padroni per tenere In vita Il giornale e raggiungere Il maggior numero di giovani possi– bile. In genere l'obiezione che viene mossa ai giornali underground che fanno pubblicità è che il messag– gio pubblicitario è un condiziona– mento politico e Ideologico. A que– sta obiezione rispondiamo In linea ~i massima che Il concetto è vero se però non viene assunto a dog– ma. Per esempio non sia certo lo stesso risultato politico publlcizza– re una moto con una donna nuda sopra o una cooperativa alimen– tare! Ma anche all'interno dell'industria discografica come nell'industria e– ditoriale (che sono oggi i nostri principali Interlocutori pubblicitari) esistono diversi tipi di produzione. Il nostro controllo politico sul mes– saggio pubblicitario deve essere in questo senso fermo e senza cedi– menti ma anche senza moralismi castranti. Già in passato abbiamo avuto modo di mettere in pratica questi principi. Come ad esempio nel '72 quando subito dopo i fatti del Bangla Desh rifiutammo la pubblicità dell'ononi– mo disco o per quel che riguarda l'Industria editoriale, dove puntual– mente evitiamo di pubblicizzare Nell'ambito di una maggiore atten– .zlone verso le Iniziative e campa– '"9ne politiche promosse dalla slni– atra di classe si pone questo anno la proposta del Partito Radicale di alcuni referendum per l'abolizione di leggi repressive e fasciste che ha catalizzato Intorno a sé diverse forze rivoluzionarle e democratiche. esto tipo di lotta per l'abollzlo– dl leggl che limitano e di molto e libertà Individuali di ognuno di I, devono vederci protagonisti e rteclpl soprattutto per le sca– nze Immediate: la non-regola- entazlone dell'oblezlone di co– lenza e la depenallzzazlone del di droga, In appoggio alla leg- messaggi inquinati se non accom– pagnati da una scheda critica che Informi Il lettore del nostro punto di vista. Un altro punto fermo deve essere Il rifiuto della pubblicità re– dazionale proposta che viene so– prattutto dalle case discografiche: la richiesta cioè di parlare bene di un complesso o di un disco come forma di pubblicità (pagata o me– no) Indipendentemente dal nostro giudizio reale. Questi redazionali di cui viene fatto grande uso sui gior– nalastri giovanili tradizionali come Ciao 2001, rappresentano il massi– mo della mistificazione e il lettore che con i nostri giornali ha un par– ticolare rapporto di fiducia verreb– be biecamente ingannato. Quindi la nostra discriminante per la pubbli– cità, rimane il controllo politico del messaggio pubblicitario. Lo stesso potere contrattuale che abbiamo con le case discografiche per la pubblicità, vale anche per ottenere l'esibizione gratuita dei complessi legati ad esse. Infatti i padroni del disco hanno bisogno di fare ascoltare al pubblico che ci segue la musica che vogliono loro, che vogliono vendere. Questo non vuole dire che i complessi siano privi di coscienza e partecipino ai nostri concerti come meri strumen– ti in mano ai discografici, ma ben– si vero è che la loro progressiva presa di coscienza è anche colle– gata al tipo di rapporto che con essi riusciamo a· stabilire. Infatti non a caso da qualche tempo al– cuni di questi complessi hanno mo– strato un livello diverso di coscien– za nei confronti del movimento e ben presto dovrebbe avere un ri– scontro di questa maturazione pro– gressiva anche per quel che riguar– da la qualità della musica e delle canzoni da loro prodotti. E noi ap– poggeremo questo genere di grup– pi musicali. ge Fortuna-Orlando. Dobbiamo quin– di partecipare ai dibattiti con esper– ti perché sia resa ancora di più di pubblico dominio l'innocuità scien– tifica delle droghe leggere, ma so– prattutto organizzare comizi e au– diovisivi per la propaganda a livel– lo di movimento della nostra posi– zione sull'uso politico degli alluci– nogeni e manifesti e volantinaggi sull'aspetto democratico della nuo– va legge circa l'abolizione semi to– tale delle misure repressive. A proposito degli audiovisivi e de– gli strumenti da utilizzare come momenti di crescita e di propagan– da polltlca, è tempo di pensare al- 1 'organizzazione di centri, clrcoll, luoghi di ritrovo regolarmente in contatto tra di loro che vada al di là del saltuario scambio di lettere e che siano sempre più I punti di riferimento e di programmazione per spettacoli, concerti e Iniziative varie che abbiano !'obiettivo di coinvolgere il maggiore numero di giovani proletari: la famiglia, il tempo libero, il sesso, la droga, I rapporti fra uomo e donna, la mu– sica I viaggi. I centri lf1oltre devo– no porsi immediatamente l'obiettl• v~ politico di una produzione di materiale da far girare nei vari cir– coli del circuito alternativo. Anche per quel che riguarda la mu– sica bisogna dare la possibilità ai gruppi alternativi di potere avere un contatto permanente con la no– stra gente non quindi limitando ai grandi raduni occasionali come i pop festival I momenti d'incontro tra musicisti e pubblico; non è da sottovalutare l'importanza di un . continuo contatto e scambio di idee e sensazioni che servono a entram– bi per stabilire un diverso tipo di rapporto tra palco e pubblico, cosa RE NUD0/5 che può avvenire solo in piccole sale gestite da noi. Questa possi– bilità è data unicamente dalla or– ganizzazione di un circuito alterna– tivo, il più capillare possibile, che renda effettivamente continuativo questo programma. Questo Obietti– vo non è in contraddizione con la parola d'ordine • musicisti .·under– ground fuori dalle cantine • p.erché sarebbe complementare al discorso dei grossi raduni non alterativo e non alternativo soprattutto al mo– mento della diffusione del nostri dischi perché anzi I circoli dovreb– bero diventare la base portante del– la distribuzione alternativa. Sulla base di un minimo di omogeneità, Re Nudo propone la propria trasfor– mazione del giornale prevalente– mente locale (Milano e cintura) e si apre a contributi, non solo di notizie ma anche di elaborazioni e di proposte di tutti quei giornali e gruppi alternativi che si riconosco– no nel superamento della fase un– derground '70-'73 e nella svolta ra– dicale verso la controcultura e la costruzione del circuito alternativo. A PROPOSITO DI DROGHE (DA • VICENZAFREAKS •J Fare un _discorso preciso e chiaro sulle droghe è molto difficile. Non le conosciamo sotto tutti i loro aspetti perché sono esperienze e– stremamente soggettive e rispon– dono a dej bisogni difficilmente ana– lizzabili razionalmente. Ci sono delle cose sicure su cui è necessario soffermarci per non creare equivoci. NON SI PUO' FARE DI OGNI ERBA UN FASCIO. Le so– stanze che si sogliono chiamare dro– ghe sono tante. All'interno di que– ste il movimento ha tracciato delle discriminanti: ci sono DROGHE LEGGERE, sostanze· che liberano, droghe della vita; ci sono DROGHE DURE. sostanze che imprigionano droghe della morte. . Le ANFETAMINE, i BARBITURICI,gli OPPIACIDI, non sono del movimen– to, non sono del movimento, sono droghe che uccidono, droghe del pa– drone che se ne serve per inebetire ancora di più di come fanno già con i loro discorsi vomitosi nel mass-media, nelle scuole; servono ad avvelenare ancora di più dei loro schifosi prodotti· sfntetici; servono a ributtare nella solitudine e nella paranoia ancora di più dell'isolamen– to che cl impongono con i loro mo– delli di vita; droghe FASCISTE in– somma. L'ERBA, l'HASCHIS, i'ACiDO, non provocano nessun tipo di dipenden– za fisica all'organismo, e quindi non ci avvelenano, e poi sono droghe della gioia e della socialità. Sono · una sferzata alla mente, veri e pro• prl viaggi nella luce e nella realtà, una realtà vista con occ~i riuovi ... LA GENTE DEL MOVIMENTO PREN– DE QUESTE SOSTANZE PERCHE' AIUTANO. Sono strumenti che aiu– tano a rompere I ponti con una real– tà e un sistema di vita che RIFIU- TIAMO. Con essi si scoprono nuove realtà, ci si auto-inizia (o si ritro– va) ad una nuova serie di rapporti Inter-umani. Bisogno di assoluto ri– fugio nel misticismo? Può darsi per alcuni, per altri è uno scandaglio. nella mente e nelle sue capacità, u– na rice_rcanella psiche, negli ango– li più oscuri dell'individuo che la scienza stessa sta analizzando co– me aspetti reali. Fuga dalla realtà? NO, viaggio nella realtà. Con le dro– ghe leggere si presuppone sempre un ritorno (non come con le droghe dure) e quindi una dialettica, un confronto tra le due esperienze. La gente del movimento piglia queste sostanze: lo fa molto spesso per una insoddisfazione nella vita che sta conducendo, per un'opposizione a un modello di società e tipo di vi– ta che usa la pseudo-scientificità per rendere l'uomo simile a una merce; che sempre più ha ucciso la poesia, l'immaginazione e che sem– pre più ci nega la vita in cambio di una miserabile sopravvivenza nelia società della falsa ricchezza e dello spreco. La necessità di porre delle barrie– re a questo per non essere sopraf– fatti o automatizzati è Il compito che il movimento internazionale si è posto. La nascita di una contro– cultura in opposizione alla cultura del sistema, la ricerca e i nuovi valori di nuovi rapporti sociali è la creazione di STRUTTUREALTERNA– TIVE che cl aiutino a sopravvivere oggi e a vivere domani sonò le tap– pe e gli strumenti- che si sono scel– ti. Bisogna ricercare, sperimentare, rimettere in discussione ogni gior– no, sempre inserendoci nella • sini– stra di classe • con la nostra carat– teristica specifica e cioè RIVOLU– ZIONIAMO IL MONDO ASSIEME A NOI STESSI.
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