RE NUDO - Anno IV - n. 21 - 1973

RE NUD0/4 ·proletaria dei gruppi comunitari 1\8 più una resistenza naturale al 'viag– gio senza ritorno' del movimento hippy tendenzialmente misticheg– giante e di estrazione studentesca u.s.a. La mancanza del collegamen– to con le lotte della nuova sinistra americana e delle minoranze di co– lore e con gli stessi hippys di Rubin ha fatto si che il movimento delle comuni (in America per la quasi totalità agricolo) diventasse via via non tanto la meta per chi operava una scelta fuori dal sistema. Cioè una valvola di sfogo per uno dei più gravi problemi della società ameri– kana: quello della disoccupazione crescente. Ancora e sempre crediamo quindi nella necessità del collegamento fra comune e città. Esistono co– munque anche negli Stati Uniti de– gli esempi di comuni d'avanguardia, per esempio quelle collegate e in– terne al Liberation New Service. Ma non è possibile parlare di 'mo– vement' americano senza parlare di Jerry Rubin, delle droghe psichede– liche. Vi ricordate alla fine del '67 quan– do con la comparsa dei primi libret– ti rossi simboli della rivoluzione culturale cinese, c'è stato all'inter– no del movimento politico giovani– le in generale e in quello studen– tesco in particolare, un'esplosione frenetica di urrah a Maotsetung che pareva una caricatura delle mani– festazioni spettacolari e teatrali ti– piche di una cultura orientale co– me quella cinese, ma assolutamèn– te a-tipiche all'interno della nostra cultura (almeno della cultura di si– nistra) assumendo i caratteri di una religione più ancora che di un cul– to della personalità. La pratica di questo culto fu il dogmatismo, l'i– dealismo che si esprimevano con continue proposizioni di citazioni ridotte a slogans davanti alle fab– briche con operai assolutamente attoniti e indifferenti. se non incaz– zati quando gli slogans si trasfor– mavano in invettive contro i partiti della sinistra tradizionale. C'è vo– luto così molto tempo, almeno due anni, perché molti compagni che rifiutavano il culto dT Mao propo– sto da certi gruppi. riuscissero a comprendere il significato concre– to di quello che ormai quasi tutti riconoscono come il marxismo mo– derno che deve essere ripreso ma adattato alla realtà e alla cultura -Occidentale. Un fenomeno simile anche se in minor misura e di minori dimen– sioni, lo si è avuto con l'uscita del • Do it! • di Jerry Rubin· che pro– poneva delle cose nuove per una politica nuova in Occidente. Cose che ci sono servite per riconosce– re molte analogie con la situazio– ne italiana e capire l'importanza di r?mpere con un certo tipo di atteg– giamento politico tradizionale (for– me e contenuti) che appartengono ancora totalmente alla nuova sini– stra e che sono di ostacolo alla ri– voluzione culturale in occidente. Ma nel 1971 appena uscito il • Do it • il modo in cui l'underground lo ha fatto suo, ricordava un po' l'at– teggiamento da • nuova religione » del fenomeno • maoista •. Sui no– stri giornali Rubin veniva utilizzato come insalata buona per tutto, sen– za che nessuno abbia veramente tentato di prendere da Rubin quel– lo che per noi funzionava nella si– tuazione italiana. Forse per tutti è servito ad aiutarci a rompere con li vecchio linguaggio. Re Nudo ha avuto invece un'impron– ta Rubiniana per quel che riguarda l'erba, posizione del resto che lo stesso Rubin ha autocriticato e sen– sibilmente modificato sul suo se– condo libro • Siamo tanti! »: infat– ti a causa dell'atteggiamento dog– matico e superficiale verso il • Do it », Re Nudo nel 71 lanciò la parola d'ordine sbagliata • Il potere nasce dall'erba e dal fucile• e trionfali- sticamente fondò • Le Pantere Bianche •, un quindicinale che non poteva avere un senso se non in una effettiva condizione di forza e di chiarezza che allora per l'appun– to nessuno aveva. Il rifiuto oggi di. questa parola d'or– dine non vuoi dire che le droghe psichedeliche siano diventate inu– tili ai processo della rivoluzione culturale in Occidente. Ma mentre riteniamo il fucile essere Indispen– sabile alla rivoluzione sociale, non crediamo che la droga psichedelica sia altrettanto fondamentale nel campo della rivoluzione culturale. Infatti le droghe psichedeliche non sono l'unico strumento della rivo– luzione culturale in occidente, ma uno strumento che può essere uti– le se siamo consapevoli nel mo– mento dell'uso, che ci serva come strumento di chiarificazione del rapporti fra di noi, come momento per veder chiaro dentro noi stessi, e per modificarci, modificare i no– stri comportamenti con i compagni, che è bene dire chiaramente, non cambiano se non si vuole. Quindi la mitizzazione della droga psiche– delica a bacchetta magica è da ri– fiutare. Quanti freaks che • butta– no giù» l'acido come berrebbero una coca cola! La positività o la negatività di queste droghe è data unicamente dalla consapevolezza con cui ne facciamo uso. Per concludere quindi sulla que– stione dell'uso delle droghe psiche– deliche, diciamo che da affiancare al fucile della rivoluzione- sociale non è tanto la pipa in sé, quanto la rivoluzione della coscienza, la quo– tidiana verifica del mutamento nel rapporti, ed è solo all'interno di questo obbiettivo che la droga psi– chedelica può aiutare, e allora ve– ramente tanto, a cambiare noi stessi.

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