RE NUDO - Anno III - n. 16 - novembre 1972

■ ■ assass1n1 Assassini pretendete di farci foto– grafare il video prima ancora di renderci edotti sull'A, B, C della fotografia. Fermatevi, non imparate più nulla! Prendete le macchine fotografiche e andate per il mondo. per le stra– de, le piazze, i corridoi del palazzo di giustizia, gli uffici dei procurato– ri capo, di quelli aggi.unti, i tavoli del Ministero degli Interni, del Mi– nistero di Grazia e Giustizia, anda– te, per le kommissioni di inkiesta e fotografate, fotografate, fotografate - andate, o fortunati - la STO RIA, i posteri avranno bisogn0 di voi! dico di vot, perché chi scrive anche se è il più sprovveduto foto– grafo sulla piazza di Milano, ha ac– quisito quel minimo di tecnicismo che lo frega, e non può più dare il vero volto a ciò che punat con l'obbiettivo. Quello che vi dico, credetemi non è più o meno sottile gioco di pa– role: universalizzando il discorso, affermo che le più belle fotografie si fanno con le macchine automa– tiche. E, questo, perché si scatta con siffatte macchinette pensa solo a fare la fotografia di quelle cose. Ne conseguono le immagini più vere, più dense di emozioni, di si– gnificato; immagini fatte con una sola ricerca, quella dell'attimo. E quell'attimo può essere comunica– zione del proprio stato d'animo o una ricerca delle vibrazioni dell'og- etto. Ma sempre c'è una linea diretta di comunicazione tra soggetto e og– getto. Il nozionismo, la ricerca formale, la ricerca estetica son0 tutte frasta– gliature che si fn,ppongono alla li– bera espressione del momento. Ed ora malgrado quello (,he ho scritto TUTTI A SCUOLA! Dicemmo: la fotografia come mez- zo di denuncia, di lotta, di contro informazione. O.uinpi la macchina fotografica è un'arma. Dovrebbero esserci dei manualetti per l'apprendimento veloce eprati– co del mezzo fotografico, distribui– to dalle più grosse Kase fotografi– Ke. Se non li trovate (per esempio nei grossi nekozii di fotografia o nelle redazioni de'lle riviste fotogra– fike più intelligenti) scriveteci. RE NUDO vuole creare un esercito di fotografi! dico ESERCITO per- ché, ripeto, la macchina fotografica è un'arma e deve essere di tutti il poterla usare. ARMA, abbiamo det– to ed è proprio di questi giorni una sua vittoria, una nostra vittoria! è di ,questi giorni l'incriminazione di un kapitano e di tre poliZZiotti per l'assassinio di Tavecchio e l'incri– minazione la si deve ad una foto, e guarda caso, alla foto di un nostro compagno. L'immagine ha inequi– vocabilmente dimostrato che Ta– vecchio è stato assassinato da- un candelotto sparato ad altezza uo– mo ed a distanza ravvicinata. Siccome questo non sarà il solo caso in cui occorrerà un fotografo, voi dovreste essere presenti in tutti i luoghi dove occorre una macchi– na fotografica per portare a tutti a testimonianza di verità. La verità è dalla nostra parte, per cui, più foto - più verità, più varità - più vittorie. All'altra parte lascia– mo pure i falsi fotografici attuati con ridicoli fotomontaggi. Di que– sto argomento Pjlrleremo ·nel pros– simo numero, parleremo anche di come fotografare senza dare nel– l'occhio e al buio pesto. Intanto in– viateci copie delle fotografie più in– teressanti che scattate, le uti'lizze– remo ne lmodo migliore per il gior– nale e per il « movement "· ra.-tel li l11111ie r « Bronte, cronaca di massacro » La storia del massacro ordinato da Nino Bixio per accontentare la borghesia che vedeva minac– ciato il suo potere reale da una insurrezione popolare. C'è Gasparazzo l'estr~mista, ç'è l'avvocato democratico illumina– to, c'è la borghesia mafiosa lo– cale, c'è il popolo in lotta. In– somma c'è tutto. « Lo scopone scientifico » con A. Sordi Un film che anche se commer– ciale, ha una morale rivoluzio– naria: i ricchi non li vinci sul '1oro terreno ma sul ·tuo. « E continuavano a chiamarlo il magnifico » con T. Hill Fa ridere. Se vi basta, va bene. « La polizia ringrazia » Un film del governo Andreotti. Contro le aperture democratiche e progressiste e contro la de– linquenza fascista. « Il potere » di Augusto Tretti Fil semi-underground, fatto .in casa. · Satirico-banalizzante sul Potere in termini che finalmente supe– rano le squallide menate a cui eravamo stati abituati finora. << La vacanza » di Tinto Brass Storia (lenta!) di una donna, di un uomo e altre coppie del « movement » che vanno a sbat– tere contro gli aspetti più re– pressivi dell'ideologia dominan– te, carceri, prigioni e fabbrike. « Salomè » di Carmelo Bene E dite poco? Cioè, a chi piace Bene, va bene. 9111 te111 l er91 « La droga e il sistema » di M. Rusconi (Feltrinelli) Si capisce che l'erba non fa ma– le e viene fuori bene il fascismo cieco e beduino con cui il si– stema tratta i « drogati ». Man– ca pero completamente la droga del sistema. Peccato. « Proletari senza comunismo » di L. D. Mea fBertani) Riflessioni lucide e puntuali di un ex di Lotta Continua uscito recentemente da questa orga– nizzazione. Contro il burocrati– smo per l'uomo nuovo, da co– struire subito, alemno un po'.

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