RE NUDO - Anno III - n. 12 - aprile-maggio 1972

Piu l•trutttwe ancora furono le tensioni e la contraddizioni col giovani delle banda d1 Georgenv1lle e di Mureaux. Sono numero1i I giovani la cui manta• lita borghese non pu_o adattarsi alle nostre maniere di vivere e del libero com• portamento delle ragazze. Per certi di loro, la nostra sola pre1enza è una ag– greH1one. EH1 per cui I autorita del maschio è una vendetta sull'oppressione a 10 sfruttamento della fabbrica non capiscono che le ragazze della B.O. allar• mano il loro diritto alla libertà di scelta. EH• insorgono contro la· messa in questione del loro privilegi di maschi. Non ac,ellawano neanche che noi contestaHimo la funzione feudale della banda, non rospettando i suo, capi. i suoi luogotenenti, le sue gerarchie. Per I giovani e i g,owan, adulti la banda serve da quadro protettore contro tutte le forme di i:ggress,ol)e alla societa. Gli stranieri non ci devono mettere Il naao. Parec– cn,e avventure che per poco non andarono a finire motto male ci hanno bru– talmente richiamato questa rea,ta. Messi a confronto con la pratica delle ris• H al ballo. delle lotte singole, delle lotte tra i capi, delle risse collettive, de;r,nsullo. dei furto per vendetta ... abbiamo cominciato a capire che ciò che ci preservava era la nostra identità di comunisti. A lungo termine tuttavia Il no• 11ro stabilirci a Georgenville sarà fecondo. I nostri stessi errori tattici pro– vengono dal radicalismo con cui i compagni affermano la superiorità di ciò che e nuovo in rapporto a cio che é tatticamente corretto. •· Quando vuoie fondare una nuova epoca l'umanità deve rompere senza ri• guardo col passato. deve porre come principio che ciò che è esistilo fino allora a uguale a niente. Non é che con l'azione che essa troverà la forza e la gioia di lanc1ar1i in nuove creazioni. Volendo riattaccarsi a ciò che esiste paralizze• sartbbe lo slancio della sua energia. Ecco perché di tanto in essa deve gettare Il bambino assieme all'acqua sporca, essere ingiusta e parziale. La guistizia e un alto di critica ma la critica si contenta di seguire l'azione, non passa essa 1tessa all'azione .. (Ludwing Fenerbach, Corso di Storia della filo- 1olia moderna 1835). Certo. ·1a definizione del nostro progetto d'Insieme non può sorgere dalla pra– tica parziale e locale. Ma partendo lll'lie nostre esperienze recenti possiamo trarre qualche grande ori<ntamento generale. Proverò ora a precisarne qualcuna come base di di· ..1cu1sione. collettivismo e • comunismo Nel periodo che e venuto dopo il maggio '68 motte organizzazioni hanno subito delle crisi. Moltissimi compagni cercano di unire più strettamente la polltca e la vita. Il MLF. il FLJ. il FHAR sono stati dei tentativi per unificare la ricerca della identità politica e dell'indennità individuale e collettiva. Molti hanno cer• calo radunandosi in comuni o in comunità di creare delle istanze di auto-difesa ideologica e pratica contro le aggressioni della società mercantile. E' la scelta che abbiamo fatto noi stessi andando a vivere nell11 regione di Flins; la vita co• munitaria è effettivamente un mezzo d'essere più direttamente radicato nella rivoluzione. perché è essa stessa. in certo modo una pratica sovversiva. Purtuttavia l'esperienza mostra che il collettivismo non è senza danno. La vita collettiva porta in se stessa abbastanza contraddizioni che si sviluppano in se• no a una collettività di una trentina di compagni non è Intellettualmente meno complicato che la strategia d'unità della sinistra (al contrarlo). Rapidamente si è tentati di soddisfare dei tali esercizi Il centro di tutto. Pro• gressivamente ci si dimentica perché si vive In comunità, cl si Installa nel comfort. non confortevole) delle proprie lotte Interne, protetti verso l'esterno dopo aver abbandonato la lotta per il comunismo, e avendogli sostituito la lotta per un collettivismo ideale e parziale. La questione del nostro rapporto col potere statale sparisce nel meandri dello nostre dispute e dei nostri alletti. Di fatto Il collettivismo ridotto alle frontiere di una comune anche se resta aperta può trasformarsi In una forma di capita• lismo. La Jugoslavia ci ha già dato l'esempio di un paese che partendo da forme collettive di gestione falsamente chiamata autogestione (di chi? su chi?) lini• va per sbocciare in una forma di capitalismo collettivizzato. Noi cl balliamo per il comunismo. vogliamo la distruzione del potere statale e dobbiamo rl· cordarci che la sovversione deve essere sociale. D'altra parte non è Il colletti• vismo che è al fine della nostra rivoluzione ma Il comunismo. cioè la so– c,eti della soìldislazione dei bisogni e del compimento del desideri. Il colle!• tivismo e indispensabile al comunismo ma possono esserci delle forme dl col• lettivismo incompatibile con la costruzione della società senza classi. Possono esserci delle divisioni aristocratiche nelle collettività ( I Kibbutz lsraellanl hanno finito per ingaggiare della mano d·opera araba salariata). Possono e11er• ci delle forme di collettivismo pervertito in seno a gruppi dall'Ideologia la■cl• sta o fascistizzante. · Wolhem Reich mostrava che coloro che criticavano Il nazismo senza tenera conto della carica di virilità conqui1tatrice. (?) di generosità e allruiamo che poteva attirarvi certi giovani rallorzava Il dominio dall'apparato nazlonal aocla• hsta. Ne va della stessa posta per noi. Se confondiamo collettlvlamo e comuni• amo possiamo lare degli errori di interpretazione motto gr■vl, E' cosi che non s, possono giudicare le bande dei giovani sul solo criterio del loro colletti• v,smo interno: bisogna cercare di sapere che funziona .essere giocano In rap– porto alla massa del giovani della regione. In rapporto all'ordine atablllto e al• I ,deolog,a dominante. Una banda che laccia regnare l'ordina può e11ara altre!• ttnto u1,1e a Marcelin che varie compagnie di CRS. Ecco perché un apparato specia:e d'inlillrazione delle ,. bandes de Loulou" é alato creato nel diparti• mento di Yve:,nes. Noi non dobbiamo perdere di vista Il fatto che se rtdeo• tog,a e motrice. non lo e che in seno a una linea rivoluzionarla. E. nondimeno c,o che noi abbiamo creduto di trovare dallo studio dal quattro punii principati d• L,n P,ao. Un ideologia collestivista che non i apertamente e chiaramente le• gata a un progetto rivoluzionario d'Insieme può tra■lormar11 nal suo contrarlo e taglierei fuori dalla gente che non capirebbe più niente di ciò che noi vogliamo. Se v1wiamo ,n comun,ta non e par e11ara dlllarenll ad ogni collo, benché noi lo s,amo. ma e per accrescere la nostre po11lblllti di sovversione sociale con e In mezz,, .1. ,a genie. i giovani di T. GRUMBACH ~ " I giovani " di Tlennot Grum La differenza più forte tra I rispetto al lavoro. Molti gl sono molti ragazzi chE ha si ritrovano controllori o sono nella stessa disposi di corvée nel cessi per a ha chiesi!) chi parlava te calo era stato presentalo trovano O,.S. con un orizzo I giovani hanno un comport,_..,.,..~, ... cc il rlspel!o dell'utile del lavor. si presenta l'occasione si m luo di andare incontro ai rosi in fabbrica, I giovani tanee. Il sindacaio è videnza sociale, bisoafiJll'lw,-,,..., non si deve aspettar! gruppo di giovani si rii di f stava soldi .. e puché le interruzl lavia, questo stesso gruppo si er peri più Incisivi nella produz 2 febbraio '71 essi lasciar cero la stf,ssa cosa e fu la bandiera rossa della una radicalità che sorpr '• f'-UJ,.~) oJ.oclVllA.t)) è la diversa posizione . e anche al Liceo, cl tore Industriale e che di montaggio; questi che a militare è finito te quando Il maggiore o manuale non quallfl– ossa tara e oggi si rl• professionale. e per quanto riguarda del lavoro. Appena sto non Impedisce oro. Mollo nume– tte le lotte spon- o tipo della pre– o, ma soprattutto In un'officina un hé questo " co– roppo brevi. Tut– arare. degli scio– amato all'azione il parecchi gruppi fe– pparono- lnlorno al• ovlmenlo raggiunse Per I giovani la repres ~e s entél I muri della fabbrica: repressione è la pula nei ç{lli ~epressione sono le se- conde residenze dei parig( ~- reo o H.L.M., repressione è la moto che non si può ave e ,I radi r ttlva d'un servizio mili• lare inutile e nocivo alla pr 'rl" ' az!o . Quello che fa la forza della gioventù nella letta è un .-cap cllà a generalizzare, molto più estesa che tra I lavoratori più -;...;;,;=:,e:.:;.,:~--------- ,, < <V ... "' ·e: u o .. .. 7 Q.) ~ ~ --: s:: =~ :, :.a ~u~ Q.) '-' o ~~~ '-' '-' .... Q,. "' 0< -= "' e.i .... '-' ~~~ e.e.e o -V ... :, ~~~ jo ::: '-' < -::, \ :llH'.➔ IH .(I 111:)\\'l!I IH~3N

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