RE NUDO - Anno II - n. 8 - ottobre 1971
(continua da pag. 8) re come aiuto e in appoggio ai compagni (con manifestazioni, de– nunce, difese dei militari incarce– rati ecc.) e alle lotte all'interno del– le caserme. Distribuire volantini antimilitaristi fuori dalle caserme oggi è ancora molto pericoloso, si rischia una denuncia o addirittura l'arresto. Sarebbe meglio una volta avuti dei contatti con i compagni militari (e qui invitiamo i soldati a prendere tutte le precauzioni: abiti civili, di– stanti dalle caserme, con compa– gni fidati) concordare con loro la stesurae i metodi di distribuzione selezionata all'interno della caser– ma. Altro compito, tenendo conto che il soldato è di leva solo per quindici mesi, è quello di tenerlo continuamente informato della si– tuazione politica esterna, delle cit– tà, delle fabbriche, delle scuole e anche quello, con le avanguardie interne, di contribuire alla presa di coscienza delle contraddizioni e delle ingiustizie di questa società. ., ,:. ~- . ,, . ·.- • ...L"ÌI!" ...... '- ~- . ' . . • ,,..,. ... ... -. .,.,,... .. r :· - - ReNudo pop festival di Ballabio Un'altra compito che a nostro· av– viso assume estrema importanza (per alcuni non lo sarà ma a noi interessano moltissimo i problemi esistenziali) è quello di cercare di rompere l'isolamento che c'è tra i soldati e noi, la popolazione. Trat– tlamoll come gente nostra (sono uno di noi) compagni con cui si può uscire una sera, divertirsi, par– lare, da Invitare alle nostre feste, da awlclnare, Insomma. D'accordo è difficile, ma qualcuno cl ha mal provato? Es. offrlamogll sempre un pa99agglo e parliamo con loro. La politica dell'isolamento del sol– dato dalla popolazione è voluto da– gli stessi superiori, non a caso le libere uscite sono brevi, poche e e in orari che non permettono di incontrare nessuno. La mancanza di un legame tra la popolazione del luogo e i militari di leva facilita molte cose, es. quello di non im– pedire qualora fosse necessario di sparare sulla folla (ipotesi non as– surda, basta pensare che poco ci mancava a Reggio Calabria...) quin– di nostro compito è quello di intral– ciare questo piano. ,,.. MALAMODA si compra - si vende - si cambia - s'improvvisa Borse - cinture - magllonlabruzzesi - monthgomery tabarri contadini - monlll - stringhe di cuoio. oggetti .. di Ieri e di domani. NazzarenoNoJa - Via Festadel Perdono, a - MIiano RE NUD0/13 Oz PROCEss . Lo .abbiamo sempre saputo! se a questa società in cancrena i giovani fanno paura, i giovanissimi le incutono il terrore, e tutto il casino che è piombato sulle spalle di Richard Neville (quello di Play Power) e di due suoi collaboratori Jim Anderson e Felix Dennis, che avevano affidato la gestione di un intero numero della loro rivista OZ, ad un gruppo di quindicenni ne è la riprova. A Neville e compagni è stato contestato il reato di " cospirazione atta a distruggere la morale pubblica ,. e sono stati condannati per questo a 15, 13 e 9 mesi di galera e (tragico!) al pagamento di tutte le spese del processo. Il grottesco della situazione è che nel numero contro il quale l'Inghil– terra dei porci e dei moralisti si è scagliata non diceva niente di più degli altri numeri e anche graficamente era come al solito (bello). Solo che il numero in questione era fatto interamente e direttamente DA quindicenni e non PER loro e questo è stato veramente troppo! che dei « ragazzini » sentissero parlare di sesso, droga e rock/rivoluzione era già sconveniente ma che Loro, proprio loro, ne scrivessero questo poi no! Comunque a parte le condanne, politicamente il processo è stato un successone; si è riusciti a coinvolgere nella difesa di OZ gente che l'underground non aveva mai avuto dalla sua a cominciare da molti se– riosi militanti della nuova/vecchia sinistra per finire ad una parte della borghesia illuminata. OZ e con lui tutti i temi dell'underground, dalla liberazione sessuale al– l'erba, sono entrati in tutte le case inglesi portati dagli stessi mezzi di comunicazione dei mass-media ed è stata questa la più grande campa– gna pubblicitaria per l'underground dalla sua nascita, e lo stesso Esta– blishmente ne è uscito se non sconfitto, quantomeno diviso. In tutto questo la cosa più bella forse è stata il comportamento dei ra– gazzi che avevano fatto il giornale; portati sul banco dei testimoni, ad uno di loro, Vivien Berger di 16 anni, Neville chiese se rimpiangeva di avere collaborato al giornale; Berger rispose: « non rimpiango nulla se non che tu sei al banco degli accusati per una cosa che ho fatto io ». Forza Richard, due tre molti underground! MANIFESTO DI AUTODENUNCIA, PER L'ABOLIZIONE DEL REATO DI ABORTO Il Movimento di Liberazione della Donna si è dato come prima e plil Imme– diata meta quella dell'abrogazlone del reato di aborto. La prima libertà della donna dev"essere quella dell'uso del proprio corpo. Dall'Amerlca e dall'lnghllterra, dalla Francia e dalla Germania tutte le donne si uniscono per ottenere una autentica Ubertà di scelta per quanto riguarda la maternità. Tanto le donne francesi quanto quelle tedesche sono già scese In campo per sfidare l'Ipocrisia di un sistema In cui l'aborto viene punito per legge, ma tollerato per necessità. Il Movimento di Liberazione della Donna rivolge questo appello alle donne Italiane che hanno sofferto fisicamente e psichicamente subendo aborti clan– destini In condizioni disastrose e traumatizzanti, a tutte le persone che sono state loro vicino aiutandole ad effettuare l'aborto e che hanno sofferto con loro, per Invitarle a rompere questo muro di Ipocrisia e ad autodenunciarsi come ree o complici, sfidando la giustizia a compiere fino In fondo quel dovere che la legge Imporrebbe. Il manifesto con le firme non sarà In nessun caso reso pubbbllco fin quando non si sarà raggiunto un minimo di 500 firme, che In parte sono già state ottenute dall'MLD. MANIFESTO Noi dichiariamo di avere abortito o aiutato altri ad abortire, rendendoci com– plici, volontariamente e consapevolmente. La legge clericale, Ipocrita e fascista per I " delitti contro l'Integrità » e la sanità della stirpe che punisce questi reati esiste solo per essere violata. L'Interruzione della· maternità, se viene eseguita da medici responsabili In condizioni Igieniche adatte, è un Intervento semplice e senza rischi, già oggi alla portata di chi ha denaro, eseguito In cliniche specializzate, con l'assistenza di medici abili e premurosi. Per la maggioranza di milioni di donne che aborti– scono ogni anno, Invece, le non ampie possibilità economiche non permettono che l'opera Insicura di donne senza preparazione adeguata o di medici crlml• nall, I quali non offrono nessuna garanzia contro le conseguenze peggiori: ste– rilità, menomazioni, spesso morte. Chiediamo quindi che sia abolito Il reato di aborto. E chiediamo che l'aborto clinico diventi una prestazione legale, libera e protetta per tutte le donne, di qualunque classe sociale siano, anche perché ne derivi una maternità Intesa come libera e consapevole scelta volontaria e lndlpen~ente della donna. Nome . Cognome Indirizzo . Firma ...... Ritagliare e Inviare al MOVI_MENTODI LIBERAZIONE DELLA DONNA • Via Ugo Foscolo 3 - 20121 MIiano. • , , · . . •
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