RE NUDO - Anno II - n. 4 - aprile 1971

Re Nudo/8 I IL RE VESTITO I IL VENTO DELL'EST: UN RE VESTITO DI ROSSO Uno dei problemi più grossi per tutti noi è quello del linguaggio. Molto di quello che scriviamo o che diciamo, non viene capito dai più. « Avete un modo di esprimervi che va bene solo per voi e i vostri amici » così in genere la gente commenta i nostri giornali. In ef– fetti è vero e questo è un limite che vogliamo superare; ma la cosa bie– camente incredibile è che ci sia uno di noi, nella fattispecie Godard che addirittura va all'indietro. Se prima infatti girava films incom– prensibili ai più (fino alla Ginese) adesso con questa cosa orrenda che è « Il vento dell'Est » è riuscito a rendersi incomprensibile anche ai pochi. Oltretutto c'è anche da dire che il buon Godard è un diabolico per– severante, perché il suo films suc– cessivo (Le lotte di classe) (unito in cineteca) è ancora peggio se è possibile: Michele L. Straniero alla fine del primo tempo ha detto « Ma questo è un carosello pubblicita– rio m-I ! Goffredo Fofi è andato via visibilmente incazzato. Insomma una strage; si potrebbe parlare di films dogmatici, ma non è suffi– ciente. Il Pedi è un gruppo dogma– tico eppure riceve messaggi e mes– saggini da Mao in persona. Qui mi sa che se il Presidente vede que– sto film la prima cosa che fa è prendere a schiaffi il regista. Dun– que l'ultimo Godard è chiaramente qualcosa di peggio che dogmatico. Insomma, una bufala. Più che un film questo è un sarchiopone. Pro– babilmente se un proletario avesse la disavventura di vederlo, avrebbe la stessa reazione di quando un paio d'anni fa quelli dell'U.C.I. del Pcd'I e degli altri m-I gli andavano davanti alla fabbrica tutti i vestiti di rosso con bandiere e ritratti. Adesso queste cazzate non le fa pii! nessuno per fortuna nostra e sfortuna dei sindacalisti, ecco però che ti salta fuori questo film che se ha l'attenuante di essere stato girato per l'appunto circa venti me– s1fa, ha anche l'aggravante che gli autori non si sono minimamente sognati di fare l'autocritica, anzi, perseverano. E allora la punizione più giusta sarebbe prendere Go– dard e Con Bendhit, suo complice e obbligarli a vedere 100 volte « Il sasso in bocca» un film-docu– mentario che dovrebbe essere ve– ramente da esempio per tutti quei compagni che vogliono fare del cinema politico. Intendiamoci, non si tratta certo di un film dalle mille nituizioni, ma è semplice e politi– camente corretto: una ricostruzio– ne storico-politica della mafia dal pre-fascismo ai giorni nostri. Dopo aver visto « Il sasso in bocca» uno se non l'ha mai fatto incomincia ad odiare veramente la Democra– zia Cristiana come dopo « Il vento dell'Est » se non l'ha mai fatto nel- lo stesso modo rischia invece di incominciare ad odiare il marxismo– leninismo. Questo è il bel risultato che riesce a conseguire Godard: rendersi odioso ai più e incompren– sibile ai pochi. SVEZIA: L'ALTRA FACCIA DELLA SOCIALDEMOCRAZIA Quando si parlava di scioperi sel– vaggi, di scavalcamento dei sinda– cati in Svezia e qui tutti arriccia– vano il naso. « Mah, certo là si an– noiano e si ubriacano, ma questo fatto di scioperare così non è mica tanto comprensibile, in fondo i sol– di ce l'hanno!» E già anche tra certi compagni l'idea della Svezia come il paese dove almeno dal punto di vista dello « star bene economicamente » era proprio ra– dicata. Adesso il colpo di fulmine, procla– mato lo stato di emergenza antio– peraio: per sei settimane, dall'11 marzo al 25 aprile è proibito ogni tipo di sciopero per tutti, dipen– denti dello stato e operai. Per fare passare questo provvedimento il maia-Olaf Palme ha dovuto chie– dere i voti ai liberali e ai fascisti, ben lieti peraltro di accordarglieli. Ecco dunque che nel paese del « benessere » per risolvere le ver– tenze contrattuali lunghe e difficol– tose si adotta metodi fascisti. E' del resto normale, le contraddizio– ni all'interno del capitalismo esplo– dono anche nei paesi dove si rea– lizza questo fantomatico « sociali– smo dal volto umano », volto che poi sarebbe quello di Agnelli per intenderci. Alla faccia di Bocca che dice il contrario anche questo è un esempio di socialfascismo: socia– lismo a parole e fascismo nei fatti. Il bello è che i sindacati hanno concordato di sotto banco il tutto. Il capo dei metallurgici dichiara: « Come sindacalista, non approvo il provvedimento; ma come citta– dino devo ammettere che si stava esagerando!» Forse è la volta buona che gli ope– rai come cittadini non accetteran– no il provvedimento e come pro– letari spazzeranno via sindacalisti e padroni tutti insieme. ,... . .,~,~-~;· ···~ ... .. ~<t:::-'\:~l ,. ,. . ·r>·/. i~_:\J'.\\ • . , .. ~ I. Qualche fratello sul frammento di pianeta chiamato Europa. Aiutate Il MOVEMENT: leggete la stampa UPS e la stampa libera, fatela circolare, circolate! UPS/Europa, Box 304, 8025 Zurigo. Frlends, 305 Portobello Road, Londra W.10. Hapt, Flat L, 42 Moore Av. W. Howe, Bournemouth, Hants, lngh. Hotchal Box 304, 8025 Zurigo (sull'ultimo numero c'è il testo integrale del romanzo di Bob Dylan, Tarantula). « IT », 11a Berwick Street, Londra W.1 (attenzione: nuovo indiri_zzol). OZ, 52 Princedale Road, Londra W.1. Real Free Press, Runstraat 31, Amsterdam. Actuel, 60 rue de Richelieu, Parigi 2°. 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