RE NUDO - Anno II - n. 3 - marzo 1971
LETTERA DI FACCIOLI DAL CARCERE settembre 1970 « Dichiaro i motivi per cui i verbali da me precedentemente firmati so– no completamente falsi. Per 3 gior– ni in Questura sono rimasto senza dormire e mi veniva imposto di sta– re in piedi quando le mie risposte non corrispondevano alla volontà degli agenti. Essi non hanno ces– sato un minuto di interrogarmi e per questo si davano il cambio. Solo al terzo giorno mi è stato con– cesso di mangiare; ho dovuto af– frontare un viaggio di notte da Pi– sa a Milano, ero intirizzito perché non avevo con me indumenti caldi. Ma quello che più ha influito nel farmi firmare i verbali scritti dalla polizia sono state le percosse e le minacce. Era la prima volta che subivo violenza fisica. Sono stato schiaffeggiato, colpito alla nuca, preso a pugni, mi venivano tirati i capelli e torti i nervi del collo. Ren– deva più terribile le percosse il fat– to che awenivano all'improwiso dopo aver fatto chiudere le impo– ste, e venivo colpito al buio. In particolare ricordo di essere stato colpito dal dr. Zagari che mi accol– se al mio arrivo da Pisa alle 3 di notte con una nutrita scarica di schiaffi, e dagli agenti Mucilli e Pa– nessa. Quanto alle minacce, consistevano nel terrorizzarmi annunciandomi, codice alla mano, a quanti anni di carcere avrei potuto essere con– dannato, cioè fino a venti anni. Tali minacce mi furono ripetute in car– cere da parte del dr. Calabresi. Non mi sono mai reso conto della gra– vità delle affermazioni false che ero costretto a sottoscrivere per– ché avevo coscienza che i fatti era– no diversi e pensavo che la testi– monianza di due persone adulte, quali l'architetto Corradini e la mo– glie non avrebbero lasciato dubbi. Questo perché pensavo che non mi credessero perché ero un ra– gazzo. Mi sono sempre fin dall'ini– zio dichiarato estraneo ai fatti. L'ufficio dà atto che le predette di– chiarazioni sono state dettate per– sonalmente dall'imputato, ricavan– dole da un suo foglio scritto ». ~. t . -., ... ., . .._. ·!!:~; . - •• J Vllllìi& ,.,,, . w.~1/ Da Luigi Salerno « Enciclopedia della polizia » Quarta ed. aggiornata - Hoepli SOCIALISMO Re Nudo/9 ... Oggidì può dirsi che la tendenza riformista è quasi. scom– parsa, anche perché i lavoratori sono oggetto delle p1u a_mo– rose cure dei Governi per il loro benesse, morale e materiale, attraverso tutte le molteplici previdenze sociali disposte a loro favore. Resta invece la tendenza rivoluzionaria che ha avuto il suo sbocco nel comunismo. Da Luigi Salerno « Enciclopedia della polizia» Quarta ed. aggiornata - Hoepli MARX CARLO ... Maestro di grande ingegno, egli si rivelò, poi, comunista sen– za cuore e senza idealità, convertendo la questione sociale in un mero interesse materiale, predicando la rivoluzione imme– diata, senza preoccuparsi delle conseguenze di guerra e di sangue che ne sarebbero derivate. La sua dottrina è un con– tinuo seminare di odio contro le classi sociali più elevate, di– struggere quanto esiste senza preoccuparsi della nuova siste– mazione sociale . ... Questa a gran tratti è la teoria di Marx, la quale però se ha un tesoro di osservazioni acute, non può reggere ad un esame imparziale ed obiettivo che non può consentire interamente in essa, poiché la teoria del valore è falsa, la teoria del capitale è gonfiata a scopo di agitazione e il futuro ordinamento della società è disegnato troppo confusamente. « Notiziario Emigrazione » a cura del Ministero degli Esteri Radio Colonia ha bandito un concorso per la ricerca di un nuovo termine da sostituire a quello ora comunemente usato di « lavoratori-ospiti » per definire i lavoratori stranieri residenti nella Repubblica Federale di Germania. Dal cc Borghese» 7-2-'71 «Gentile Signora Preda, desidererei un suo parere spassionato, personale (politica a parte) una sua opinione di donna informata e facente parte della collettività in cui viviamo .... Nella sua dot– trina Marx agogna una società "in cui il libero sviluppo di ognuno sia il libero sviluppo di tutti" e, se ciò si potesse veramente realizzare, sarebbe, io penso, bello. « Vorrei appunto sapere cosa pensa Lei della ideologia marxista pura e vera (ripeto scevro da ogni dimostrazione pratica e politica); un giudizio obiettivo dunque. Maria Rita Baldassarini - Roma ». RISPOSTE DI GIANNA PREDA Carlo Marx il quale (al contrario dei suoi «apostoli») non aveva mai il becco di un quattrino, chiedeva prestiti a tutti e, molto spesso, a Hengels. In una lettera del 21 gennaio 1859 (era il tempo in cui stava elaborando 'Il capitale') Marx si rivolgeva a Hengels per la solita «stoccata», e fra l'altro diceva: « Non credo che qualcuno abbia mai scritto sul denaro, senza averne affatto come non ne ho io ». Se dovessi trarre un giudizio spas– sionato da questa frase, direi che il marxismo è invidia e in– competenza. Ma a parte questo, credo (dopo aver letto Marx e compagni) che il marxismo sia una truffa ideologica. PIERO CAPELLO Dal « Borghese » 7-2-'71 A Milano, dove da un anno e mezzo l'Università sta– tale è sede ufficiale del « Movimento Studentesco » e gronda bandiere rosse e slogans rivoluzionari da ogni parete, e dove non si entra se non autorizzati da un picchetto che obbedisce soltanto agli ordini di Mario Capanna e dei suoi luogotenenti; a Milano, dove pullulano i circoli di terroristi, i ritrovi dove si comercia la droga, le « gallerie d'arte » dove si confezionano bottiglie Molotov: in questa città, insomma, ch'è diventata il fulcro dell'eversione marxista, il Questore «tratta» diretta– mente con Mario Capanna e i suoi lanzichenecchi. ETTORE SACCHETTI Dal cc Borghese» 7-2-'71 «Gentile Signora, ha assistito sere fa in TV-7 alla lezione di educazione sessuale tenuta in una scuola elementare di Bologna dalla insegnante Odilia Veronesi? « Non ha provato disgusto e sdegno nell'udir parlare di 'sperma– tozoi' a bambini (e bambine) ancor freschi del latte materno? « Con ammirazione. Ettore Sacchetti - Roma ».
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