RE NUDO - Anno II - n. 3 - marzo 1971
Re Nudo/ 10 CRONACA LOTTE E REPRESSIONI MILANO 18 Gennaio: Sciopero di molti Istituti in solidarietà col Feltri– nelli in lotta. Il M.S. non senza dissidi interni si oppone allo sciopero definito « av– venturista». l H:1 TRENTO 18 Gennaio: Attentato incendiario contro la sede di « Lotta Continua» e contro l'automobile di un dirigente della CISL e contro l'Istituto di Sociologia. MILANO 20 Gennaio: Il collegio dei professori è costretto ad ammettere lo studente Michelini alle lezioni. Il Feltrinelli ha vinto. MILANO 21 Gennaio: Tribunale proletario alla Bicocca in lotta. Gli operai condannano 3 capi e 4 crumiri rispettivamente a tre e due giorni di sospensione. Ai capi è stata riconosciuta l'aggravante del grado e per– ché uno ha mancato di rispetto ad un operaio dicendo che se ne sbat– teva delle decisioni prese dagli operai. MILANO Sabato 23 Gennaio: In via McMahon la polizia carica dalla parte della campagna le 25 famiglie provenienti dal centri sfrattati di Quinto Romano e Figino che avevano occupato una palazzina dell'Isti– tuto autonomo delle case popolari, nel quartiere di Villapizzone. Un cen– tinaio di compagni è attestato nella casa per dare man forte agli occu– panti. Nello stesso momento in cui la polizia sta per attaccare, alla statale siamo in assemblea. Anzi in due assemblee: una in aula magna c'è il M.S. sezioni della CGIL, l'U.C.I.: circa due mila, l'altra alla 208: Avan– guardia Operaia e altri gruppi circa 700. O.apanna non aveva accettato ii verdetto di un'assemblea precedente e si è preso la rivincita. In via McMahon la polizia sta massacrando I compagni: cento contro mille. in Aula Magna un messaggero dal luogo degli scontri chiede di poter comunicare all'assemblea quello che sta succedendo: viene scacciato. Nell'aula 208 può fare la comunicazione, ma nessuno si muove. Il risul– tato dell'aggressione poliziesca: 66 feriti, 25 arresti. Intanto all'università, Saracino e la sinistra del M.S. passano nell'assemblea di Avanguardia Operaia. Alle 19 circa le famiglie superstiti decidono di occupare il centro sociale di Quarto Oggiaro. Alle 19,30 le assemblee alla Statale finiscono: in aula Magna al grido di « Viva Stalin » alla 208 al grido di « viva Marx, viva Lenin, viva Mao». MILANO 30 Gennaio: Per tutto il pomeriggio la città è bloccata da mi– gliaia di compagni. Ottomila i compagni partecipanti al corteo capeg– giato da Avanguardia Operaia e con la sinistra M.S.; l'eterogeneità delle forze è però notevole. Più piccolo ma più compatto il corteo del M.S. a cui hanno aderito PCI, UCI e sezioni sindacali. Alla partenza 3700, all'arrivo in Duomo per il comizio delle 18 quasi raddoppiato, infatti molti compagni sono andati direttamente in Duomo o sono rimasti dal– l'altra manifestazione ad aspettare il secondo corteo. MILANO Gennaio: Il settimanale ABC annuncia che Valerio Borghese sposta il suo quartiere generale a Catanzaro. MILANO 1° Febbraio: Assalto fascista alla camera del lavoro, respinto da compagni del M.S. e da sindacalisti in riunione. Arrestati una decina di teppisti fascisti che per altro verranno a poco a poco rilasciati con puntualità e spirito di abnegazione del P.M. GIOVANNI CAIZZI. NAPOLI 3 Febbraio: All'università uno studente viene ferito da 4 neo– fascisti a colpi di punteruolo. ROMA 3 Febbraio: Consulta Nazionale del « Fronte Nazionale » presie– duto da Valerio Borghese. La discussione è stata centrata su probleml di carattere organizzativo, collegati con le finalità che il Fronte persegue. CATANZARO 4 Febbraio: Davanti alla sede del MSI, fascisti tirano 3 bombe in mezzo a un corteo antifascista: 1 morto, 12 feriti. ROMA 5 Febbraio: In risposta alla strage fascista di Catanzaro per una lotta al fascismo inserita in una logica rivoluzionaria e socialista i gruppi della sinistra di classe organizzano una mobilitazione di massa all'uni– versità per il mattino ed una manifestazione per il pomeriggio, distinta e separata da quella dei partiti revisionisti. Un lungo corteo di alcune migliaia di compagni si muove da piazza Santa Maria Maggiore per raggiungere Largo Chigi; a piazza Venezia la polizia sbarra improvvisa– mente Ja strada al corteo. I compagni reagiscono alla provocazione con lancio di bottiglie molotov e con scontri duri per tutto il centro storico che si protraggono per più di tre ore paralizzando quasi tutta la zona centrale della città. Una delle sedi della banca d'America viene attac– cata da gruppi di compagni; la sezione dei MSI di Monteverde viene bruciata. 14 fermi e due arresti. ROMA 6 Febbraio: A conclusione di questa fase di mobilitazione le orga– nizzazioni della sinistra di classe indicono uno sciopero generale degli studenti medi. Il tentativo dei revisionisti di contrapporre a questo, un loro sciopero generale fallisce squallidamente. 10 mila studenti della sinistra rivoluzionaria percorrono in corteo le vie del centro giungendo poi all'università per tenere una grande assemblea di massa al rettorato. TORINO 6 febbraio: 3000 compagni aderenti a gruppi della sini– stra extraparlamentare (Lotta Continua, Potere Operaio, Unione dei Comunisti) manifestano contro il terrorismo governativo. ROMA 8 febbraio: Sei compagni, di cui tre operai hanno dichia– rato che faranno obiezione di coscienza. Sottolineati gli aspetti politici e morali di questa azione per la prima volta con carat– teristiche di massa. TORINO 12 febbraio: Costituita la commissione interna alle car– ceri Nuove: prima decisione adottata è uno sciopero degli im– putati. Nessuno si deve presentare ai processi per protesta contro la mancata riforma del codice fascista. TORINO 15 febbraio: Sospensione per 40.000 alla Fiat (tre gior– ni). La repressione di massa marcia accanto alla repressione delle avanguardie. DOCUMENTO DALCARCERE DITREVI Il 19 Gennaio i detenuti di Treviso diedero vita ad una protesta, si ri– fiutarono di entrare nelle celle alla fine dell'aria. Chiesero l'intervento di magistrati che intervennero, ven– ne loro consegnata una « memo– ria » redatta collettivamente dai de– tenuti. Infine dopo quattro ore, a– vendo ricevuto precise comunica– zioni, rientrarono nelle celle. Obiet– tivi raggiunti: due ore di aria in più, diritto di assemblea e di formare una commissione di detenuti per compartecipare con la direzione al– le decisioni concernenti la vita in– terna del carcere. Noi detenuti del Carcere di Trevi– so, oggi 19.1.1971 abbiamo dato luogo ad una protesta per i se– guenti motivi: 1) - per solidarizzare con i nostri compagni di pena di TORINO e MONZA. 2) - per sollecitare attraverso la protesta e la denuncia all'opinione pubblica la vergogna della soprav– vivenza di un codice fascista vec– chio di mezzo secolo. Ci sono molti « Esperti » che si oc– cupano di questo problema: Ma– gistrati, Politicanti, Professori etc. ma siccome noi purtroppo siamo più esperti di tutti è giusto che in tutti i carceri abbiamo la possibilità di far sentire la nostra voce. CHE COS'E' IL CARCERE? Per l'attuale classe dirigente è un brutale strumento a carattere uni– camente repressivo, esclusivo e terroristicamente punitivo. Tutto il discorso sulla cosidetta « RIEDUCAZIONE » è una mistifi– cazione colossale, in realtà il de– tenuto sottoposto alla « terapia» detentiva non fa altro che abbru– tire, e completamente represso re– gredisce in tutti i sensi. Nelle prossime 4 pagine presentiamo un inserto speciale redatto da SIMA. Alcune loro affermazioni contenute nell'articolo « SIMA è il primo tentativo di organizzazione alternativa in Italia» E NELLA SCHEDA 11 ITALIA MONDO,, possono suscitare per– plessità fra i compagni, ci sembra comun– que di grande importanza dare spazio sul « Re Nudo » alla cultura alternativa in tutti i suoi aspetti. -.
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