Pantere Bianche n. 1 – suppl. al n. 12 - maggio 1972

~e ad e~èguire le sentenze sono stati agenti di qualche a serviJio segreto che abbiano attuato la condanna,non già espressione dell~ volontà popolare ma del tribunale nero dell'intrigo che partendo da piaz~a Fontina ha fatto 26 vittime,Calabresi in questo caso sarebbe stato fatto fuori per togliere d~i piedi un testimone e protagonista del de– litto di stato. Cioé dell'uccisione di Pino Pinelli • .\ suffr.ig.ire :iuest'ipotesi ci sono anche alcuui indizi. \d e$e~pio il f~tto che pochi giorni prima le due guardie del corpo che da dopo l'assassinio di Pinelli avevano sem– pre vigil1to sul commissJ.rio erano st-1te stranapiente tol– te di me~zo. Un ~ltro:lifr3~e che Calabresi poche settim~ne prima ~veva detto .id un sost.Procur3tore "Ho paura che mi facciano fu– ori".Perché dire 1uestà cosa che avreube ben potuto affer– ~3re a P1nl3,Zic~ri, cio? ~ tutti quei giornalieti-poliziot- . • ti che fin dall'indomani del defenestramento di inelli gli rivolgevano la stessa domanda:Ra paura commissario? Ma a noi frega poco e soprattutto ci é impossibile arri– vare alla verità giudiziaria.La cosa più importante da dire alla gente. chi veramente era Kalabresi e denunciare l'w.:io che fa la borghesia di questo morto. Noi oggi dic±a mo1'con forza:LA FIGURA DI CALABHESI NON MUTAD{)POLA SUA MOaTE. Nemico del popolo giustiziato dai compagni o nemi– co del popolo eliminato in un regolamento di conti di po– tenti, rimane sempre UN NEMICO .Dù, POPOLO RIVOLUZION ,\RIO. Chi oggi per difensiYismo opportunista tace o quasi sulla figura di questo personaggio,insulta la figura di. Pinel- 11 e non fa fare nessun passo in avantiXalla coscienza popolare,come chi per trionfalismo avventurista nasconde le proprie debolezze e la debo.1.ezza della sinistra ri;vo.– luzionaria trinceandosi dietro l'esaltaziane di una co– sa che se é vero che nei fatti risponde al~e esigenze del la giustizia popolare,non ne consegue affatto che l'esecu zione nelle conseguenze faccia più !'orte il popolo. riYOlU: zionario. Ci torna in mente 11 trionfalismo fatto sull'II marzo,le affermazioni di principio sulla violenza che ri– schiano di dinebtare sempre più astratte.Che tristezza quei compagni che polemi z ~anò feroci accusando.ai 1 •un l' al t!'o di "avventurismo" ed "opportunismo" .Che tristezza sopr3ttutto perché hanno ragione tutti e due. I GRUPPIA PROPOSITODELLEELEZIONI: MEGLIO.UNASINISTRA MORTA CHE UN "MANIFESTO,, VIVO Le elezion~ sono lontane.I risultati sono pesanti;ma neb suno ii noi'si è stupito.La disfatta della sinistra era calcolata.Quello invece che ci ha sorpreso e indignato~è l&. non ~lezione di Valpred~.Il comportamento di tutti quelli \!he all'interno della sinistra rivoluzionaria non hanno contribuito~ far sì che Valpreda venisse liberato è vergognoso.Questo è risultato tanto chiaro quanto in– credibile,risultato del settarismo,dell'oppo.rtuniamo,del– la logica da parrocchi~ cosi ben presente negli stati maggiori della nostra sinistra.E non ci veagano a dire i singoli militanti (anche anarchici)".Ma noi individualmen– te abbiamo votato? Cosa co~tano quei q~attro voti dati per sc3.ric·~rsi la coscienza? Quello che occorreva era una camp~gna di propaganda fatta con tutti i mezzi possibili per trasform:ire i duboi di centinaia di 0 migliaia di com– p":lgni o de:uocratici in un plebiscito di massa per la libe , - razione di Valpreda.r: infine un concentramento di voti su una lista di sinistra contro la dispersione.Anche noi in verità ~bbiamo creduto in una riuscita della lista di sinistra che presentava Valpreda numero uno.Ma su che baa si poi,visto ùà lo spettaca.lo misero che la sinistra ri– voluzionaria é riuscita a dare durante la~ ca.m.p::.1gnJ. eletto rale :.neppure l'unità per la liberazione di un compaano.! Neppure l'unità per smascherare in par1amento la strage di stato/ " Pubblichiamo qui di seg~ito la dichiarazione di ~etro Valp~eda che in poche parol.e riassume gli aspetti più significativi sulle respJns:1bilità dell::i su:1 mancata ele– ~ione.

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