Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899
DID!OCIIAZJA E SOCJALJS~JO sorte: ma si ottengono sempre grn ndi trionti nelle pubbliche rin– nioni ; cd è ciò che preme a. coloro, che va nno a caccill di YOti 1 ). H. La. faccenda Drcyfus h,1 :-convolto tutt o il capola, ·oro della org·anizza.zion e a.rtific iale che i capi socialisti 11\·enno labo rio:-a– rnente eretta , e che sembraYa loro destinata ..i mette re rapida– mente la, Fran cia 11elle lor o mani. Es si crcdcrnno che reni de– mocratica fosse dcfinitiv,:nne11te ·passata.; che la lotta delle e.]a$si a,ve:-.se preso la sna forma dcfi11itirn nella repu bblica clcrnocralien.; che la. sto ria. int era. dovesse i11finesvolger:-.i e rie:-;cire alla fitmo:-a dittatura. del proletariato guesdista atte sa da tn nto tempo e eo11 tall~~Ffa'tr~~ll~tsitua ,zionc era ben diver se) da come :-e la im– rnagimwano i gucsdisti, il pae se ~i era acconciato :)l\a repubbl ica, ma non en1 a.ncora, molto s in cc 1'a rnente repubblican o: dalla morte di Gamb ett a in poi vi è stato un moviment o forti :-:-imo di re– gresso, e molti uom ini che erano stati una \·olta molto libera li hanno provato il bisogno di modcrnrf"i per tro\·are nlle,Hi i11 que– sta, massa amorfa , (ma pin ttosto reazionari,1 ) che co~ti_tni:-e(' J;1 l~:-~:;i/1~,j;!gt J \~~c 1 /!g~~~1 1 !'. 1 ~n ~l~ (~-i~ 1 !~1tt~/ J:c ;;~~.;:: 11 ~~~~I~~ l~cr:n= Yenuto, per effetto delle ga, re parlamentari per il potei-e. il rap– pre sentante di tutti gl' inte re:-::-.i,che nn tempo :-.i rnettenno ;1 rim orchio dc'pa rti ti monarc )1ici. e che egli è obblig?tO di tener e gnrn conto. nella prati ca . di tn!ti i pr cgi 1Hlizii rc:1z1ona rii . .\"el!a. facccndn Drc\'1'11:-. è molto pr obabile tbc llt'li 11c ancbb e ben voluto tr o,·;l!'e mocfo di d;1re 111n :-:oddisf,tzìone .ig·li nmiei dc!rinnocentc: io ho udit o dire da un intim o 11mico di Ilour geois: « il ;:;en_1itismo ucciderà ::\lé!inc »: questo deputato radieale ('ra co11- \·int i:-::-.1mo che i ,.;noi amici ancbbcro potuto f,ir N1derc ;\[(•line cun l'a,into della Dest n1.:e :-i sa clic non pochi nulie:ili ~uno rim•~~ti :rnt,i-drcyfu~isti fino al\;i fine. Cavaignac. a ca u:-;adel :-no :-.tnpulo org·og·lio, non ha :-.aput o progredire: quanto a Boun:r(•Oi~. egl i lm fatto tint o il po~sibile per ~chiYarc le re~pon:-.a.~lità. ~dio credo che egl i non pote Ya f;1re di\ ·ers amc ntc, perch è 1 rcnl1:-ti nou 'li sa,rebbero peritati di ~maschennc la sm1. fnrbe1·ia nl lllCH 1lrn 0 mo– vimento, che egli llYCSf':C fntto ill ])1'0' di Drcyfu~. Da. trent':inui in qua si è fatta. nel pae :-e nna camp:ig·na pa,– t.!·iott ica. (o, ciò che è lo ste:-.s0 1 milita ristica ) sfrc ~1nt11: tutt i i par– titi cerca.no di far~i fo1ti de i sentimenti s\·ilnppa t1 da quc~ta eam– pagna.. L'ese rcito è tliYenn to un elemento essenziale del!a politic a,: ~\,i 11 Si/~~:·.~~e }~'~' ~¼1 n~\:~~1b~~ 0 183i\;~1iU~ c~~cf~~~tt~c :,'.\ 1r ;ri~ YOlta che si vede un gov e r,io metter e il :--110 amor prnp rin nello avere contro di sè questa g-rande forza, clH' Ì:' l'esercito . !\·on ~ 1/ Se gli .operai tedescl1i si fossero pii:1occupati di azione di"';:e~istcnza e di eooperaz1011e, che delle elMioni, avrebbero certam ente tratto nrnggior pro' della prosperità industriale. att.ualc del loro paese.
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