Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899

10:J2 HJYl5-TA CIUTICA l)J~J. SOCIALIS)IO ùic~ Da.vid, il JH·ognunma offre delle solmd o,ii ,tl'Oppo semplici , che lf~ comple~sità. dei fatt i socia.li smentisce. E vero che Dcbcl e Ka,utsky dan no delle formo lo del J}l'Ogrammn , un ' int erpreta,... ?:ione più larg;_t che le rende meno sem pliciste, piì, aceettevoli; ma a.\lora. questa int er petnuion c si accost a molto alle teorie del Hcrnste in. Va\ megl io riconosce re che il programma .contie ne er– rori e occor re mod ificarlo. Bernstein non ha sempl iceme nte fatto dello cr itica.; cgl è so– cinlist a, ammette il principio cco nom ico del socialismo, il JJrin– cipio dcli' organ izzaz ione sociale della produzione e della, distri – huzione. ~fa non pensa. che questa organizznzion e debba comin– ciare solta nto il giorno in cui il proletariato u.vd ~ conq uistato il pot,ere pol itico. Non pcn:;a, neppur e che \a. sociu.Jizzazione effet– t,iva. possa, precedere la, conqui sta, del pot ere politico. La, conquista <lei polerc politico e hLsnc1a,\h-:,mzion c dei mezzi di prodnzione ::,,ono 1 \cccssaria.me ntc sLmnlt1tnee e in rapporti reciproci di di– pende nza,. Qncst,,-1, ùffermaz ione snpponc evidentemente che il prin – cipio socia.lista, ag ii-CCg·ià nella società att ua.le , che una, socializ – :1.azio11e progressinL della produzion e e della di:<-fribnzion e è pos- Hibilc fin d;:1 ora. D,:n-icl mostr 1 t che <:o:<-iè. · Ne og-gi la legge togl ie ::ti c;1pitalista . la libera disposizìoue ;:~~\11:1~~~;;~1 i ~_1 i ~~~-e~~ ~I i 11\:'.~~';~•~1~rf\'.J~:·11~ ... ar:~·cP~l)1~~t1/ i, 1! 1~ insie me di dritti: lirnita,ndo q11cc,Li diri tti, •si \·ien esprop riand o poco per rnlta la proprietà, la, si inil,,11,, h sì ilcuote internam ente. Del i-c;-;lo i sociali~t.i 1·ic:ino-icono ogg i che l'a.ttivit/1pa,rlam ent are h11 1111 \'a,lorc positiYo: perciò essi devono rite nere che riforme di un cara.ti.ere socia..lisla. sono possibili. Non si dica flnn que che le riforme 11011 sono che pa.lliativi. I riformato ri socialist i si disti ng11O– t10 dai borghe si, perchè il IOl'Oscopo rimane il trionfo del prin cipio HOcialista: ma bisog na <i:lre il ma.-;.-:.inw va.\ore all'attività a.ttnale :,Otlo la tl'iplice fornrn politica .,di resistenza , e cooperati\' a. Le .-\s– HOciazio11ì ope raie possono contr ibnire molto tL sostituire \a, pro- · pric lìt eolle tti\"i!'$tica all,t proprietà individuitlc. Le cooperative t.cn1lono a1l a.bolirc fi11 eh oi•n, il dritto ca.pibtli stico di proprie tà iiome ,-;i manifesta pc•·- mezzo del libero scambio delle mercanzie. (j I tcsH~~~~. ?1e(yr;cg,._2/,~•ìil~.i~,1;1~~;.;~~11.~ 1 ·f ~~l)·:1c~:;:rr~ ~ t!ì:~:~tf et~~\: rifl<;;-;unscle obiezioni b.ttc nei giornali a, Bern!-tei n. Ka.11stky con– clt1$1Jafferma ndo la neccsi ità di occupars i principalm ente della conqni-:.\a del potere politico. Rmn\ Luxemburg e Clara Zetkin discnsse ro i!pccialmente la. que,.;tionc delle Leghe di resL<;tcnzi\. Utili pe1· l'e ducazione dellù, cla~se oper,1,ia.e per 111ig-lion1.rne la condiz ione at111a.lc ,esse non pos:=;O11O se n·ir e iuolh'c cliretta mentc a. trasforma re la. propri età oapiL1ìlislica. in prop riet!1 socicilistica. Von F.lm , Seg reta.rio della Leg-a dei tabacca i, un o dei capi rlc!l'oq;a. uizzazionc opera.in. tedesca,, rib atte le rdee della Luxem – hurg-, secondo la q1u-l.le , eg-li disse, qu elli che si sforzano per con– qui~tare alla classe ope ralit la pote riza econom ica sono opport u– ' uisti U:ell,~pegg iore !-pecic. Le O1·ganìzz,1zio ni operaie non potran-

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