Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899

10 :?li IU\'J S'I'.\ Clll'l'IGA HEL :-:OCIALl:-SMO lode. simpati a. aftCtto , g ratitudin e. ~tima, premi i. onor i ccc. Il do! re che accom pag1ia i 110<:.tri fallì C la rupprc se11tazio11c delle Co1seg nenzc dannose e spiacevoli 1 corn1H·cse,·i la reazio11c indi– viduale alt ru i (,•endetta) rc~istcnza,), la reazione sociale (di!-appro– va.r.ionc. disisti ma, di~onorc), lit 1·ear.ioneginridico (pena), la rca– r.ione rcligi os1t ecc. ccc. :\ltt anche il piace re o dolore etici si !-Ovrnppongono ni loro compone nti e si ricerc<.wo indipendente mente da quelli e ar1che in opposizione di quelli. L'uo1110 ,1.vcndocontratto per effetto di scnsa.zioni ed emm:ioni tliverse (peua, riprornz io11e pubblici.t ecc.J il bisog no di 1111a data condona. desidera. poi quella condotta per sè stessa . re:-istendti e rca.gi :ralo alla pena, alla. riprova zione pubbl ica. e ad a\1l'e con– seguenze dolùl'O:-.c dell,i stessit. Questa reazione costit ui:-;ceil pili ;Litogrado di sviluppo della, condott a. come il disintcre s!-Cseg rltt il più alto grado di sviluppo dei :,;entimcuti sociali. · In altri termini. per la legge già ta nte volte illustrala, il senso mornlc diventa indipendente dall e sensazioni e emozioni parti colar i. che !tanno concorso a. l"onnarlo: e sostilucndo :;.i a quelle è per 1'1101110 progredito hL principale molla spinge nte delle sue a.z1on i. Beninteso. il senso morn,le no11 è ide11tico in tut ti gli uomin i. JI rimorso non è la. \"OCedi u,m coscieur.a nnh ·crs;de che parli in ogni i11divid110: ma è lu voce della cosciCllza. d• cia.:-::cnn di noi, O%ia di u1rn formazione particolare di sentim enti e di idee direttive della condotta. Perciò si può a,·cr rimo rso di una buona azione , credendola cal riva., e viceve rsa, gode re di 111'.lzionc mal– va.gfa.,credcudoh 1 buona. JI giov,1ne australiano, che perduto nella, forest:.t ed nmtma.to mangim·a dcli' emù , 'era assali lo d:.t l'irnorso e torna.ndo td villnggi o andnva, a, dcnunzia .rsi da, sè e ad invocare l:t pu11izio11e che crcdcv<La.ver merita to. Un servo africano di 1111 viagg iatore europeo sentirn rimorso e.linon a.ver vendicato la morte natur ale delln sua donna con l' uccisione di un indi,·id110di qualch e t.ribì1 ,·icina: e dimagra, ·a cli ern ineousolabil e, fillchè 1111 gio rno fuggì dal pad-l·one: al quale ~~~:. ~~~/ <;t1~~~l iod;~l t~~ ii~;13gr•c~~;\~~ s~1!! 0 :~~~i~~: 1~ 1 ;~,S~ ;s~~;:~ picndo la pe1· noi str~~n,t veudetL;l. Fra se\va.g·gichi sente rimo,\o di 11011aver reciso abba.sttLnza teste di nemici, chi dì arnr lascia,to passa.re oltl'C 11n \"ioggiato re senza s,,aliginrlo E tra' nostri. non ma.11ca. chi sente più rimorso di non aver profittato d'una oppor– tunità pe1· far fortuna che di a,ver fatto del ma.le al prossimo suo. t'..'assa.s:siuo uou prova pietà per la. sua. vittima, nè per i figli . a cui egli togl ie il marito e il padr e. Spesso egli invece g usta la Vendetta,. Ma, quegli slessi delinquent i che non provan o rimorso per i lo.-o delitti, po:-sono prova.m c per a.\'er profferito unn be– stcm1nia, o per ali.re inezie. · Am.;lie il senso moral e, del resto- come le sensazioni e le emo– zioni- si modifica. incessa ntemente: anch 'esso var ia come quelle da indi,·iduo ad individ uo: è pili o rneno sviluppalo. sebbene non ma11- chi m,ii interam ente i11citi non è complcwmcnte incosciente dei

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