Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899
l'IACEIIE 1-: DOLOIIE nnu sen:'azionc più ,·iva. del nostro mule1<~crc. \"icc"er:-a ii dolon:, che si JJrova. alla. vista. del bene nltrui, confrontato col male pro– prio o di a.Jtri. pilò C:':'ere pro,,oca10da 11n :'ent,imcnt.e di ftinstlzia. Tnnta. poca, e tuh•olla. impc1·cc1tibilc, cosa basta. a. mntm c i no– stri sentimenti. lndnbitatam cnte la caw::a. pri ncipa le del nrnle:'– serc sentito oggi dalle cla:':'i OJ)er,1ie è il Yi\'o contrai:-lo tra la loro miseria e l'opulenza altrui. In un <litro senso ancora il dolore ~~~~~~I~ a:l~JO~~~~-l'~:i~~\s~ 1 ~l~'.h~~~l~~~~~:fc>ri~ld'r~~l~~~~ ~~~jC~!o~~~~- J.,a. rcazio11esimpatica.mitiga il dolore: 11oi diciamo che e1<so ,,ienC' «condiviso •- .-\I contrar io. noi accresci11mo la.gioia alt-rui part e– cipandone. Cosicchè piacere e dolore, anch e in questo :--enso, cioè nelle ripercn:'sioni da. indi\"idno ad indh•iduo, :-0110 termini reci– proci; e non si potrebbe :-'O]lprimer e in1cramcut.e il secondo senza sopprim ere ancnc il prim o. C'è chi ricerca, nei teatri e nella. vita~ emozicllli doloro!'e·di simpatia. per \' emozione di reazione sim- . patica, che es:-'esuscilano , O!'si.1, 1ier !'enlirc l'impulso ad atti al– trni stiei.111 più d'una famiglia borg·hesc il mar ito scortica,l'operaio, gli le:'ina il salario, lo fa morir di !'tenti e lo e!'ponc ali' in for– tunio: la moglie ne cura le piaghe ali' O!'pedale e accudisce agli orfani nell'o!'pizio. E i dnc vivo110in bnon'a rrnonin. contenti e orgogliosi reciprocamcnle. YI. Hicapitola,ndo quant o è stato detto fin qui, noi abbh.nno ve– duto come il pia.cere e il dolol'e partt"ndo da.lln vita di nutrizione si esteudano alle fnnziQni degli orguni di .sen!'Ospeciffco 1 e alla. intelligenza. S\"il11pandn!'i ::emJ)re più la seJ1sibilità si trasp orta, dnlle impressioni attuali 11ll0 in.pressioni temute o sperate, per a:'sociazione menlale che è l' efletto dell' ei;:periemm fatta. di un rapporto di causalità ci;:istentc t1a I' 11m1. e l'a ltra; e si hanno le emozioni propriam ente dette o di previde nza.. Jndi il senso di piacere o dolore propaga !'-i per effetto della ripercus!'-ione della. condotta dall' nno ali' alt,ro indiv'.dno , alle imp ·essioni che noi riceviamo di rimand o dai nostri !'-imili. e ai rapporti di convive nza. con essi, e si ottengono l~ emor.ioni di simpatia . Da. ultimo queste emozioni tutt e contrastando fra, loro dbnno come risulta.nte una emozione speciale, direttiva. della, condotta 1 il piacere o dolore morale propriameute delto, la, soddisfazion e che si prova ad agir bene, il rimor so o ~entimcnto per la. condotta cattiva ., il piacere che accompagna il lavoro, la. sofferc11za che accompagna. l'ozio, lo sdegno dell'ingiustizia. 1 l'ammi razione della virtù, e altre emo– zio11i simili che si riducono tutt e alle due fondamentali della.sod– disfazione per il bene e del dispiacere 1icr il mole. Onesta. è la. forma. più elevata del piace re e del dolore. In fondo ;.rnche il senso morale (J1iaceree dolore morale pro- Nri~;:g;.~~~1 ~1\t~la~~:~e,ècl~~~i 1 ~r:,~r~r~~: 1 ;i::~ 1!~1~ ibl ~:~!~·:.~~~~è~ 110n è che la.ra.ppresentaidone delle consegucuze utili della nostra. condotta., compresovi le reazioni altrui simpatiche , in forina di 6.S
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