Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899
1020 HlVISTA ClllTI C,\ l)El, SOCIAl,IS:\10 Arnd ~i a.vYCnl qni un fenomeno interessant e ad osserni.re . ~iccon,e l',1bituclille att ntiscc le sens,1zioni, coi-i le sensa.1.ioni pia,– cevoli ann esse a! posse~so di nn ogge tto . al cont,ntto con cil1te pcl'~One o (!OSC. non ·~i n..-vc1·tono 1 i::inchè dm i il pos~esso o con– tritto. ma i-i twvcr le il dolore del distncco. Ogni consuctud.ine rotta può esser ci-rnsa di dolore, come nna e-orda che si rompa nel . nostro 11nimo. Il dolore che ~i prova alla. pel'diia dcli' rilt.rn i ami c11.ia od anche semplicemente dcli' altru i ~tinrn. il n1oto che lnscia nell' anima 11 perdita, di un og·g·ett.o caro per 11.1erno_rie ann es~e al suo acqu isto od al suo uso, _il dolore della perdita di un cong-rnnto, la g·ioin, di rivedere un am ico stato lu ng·;nnentc nssenlc, sono fatti comu nissimi : meno comun e, nrn de\1;1stessa. nat ura , è il fatto di impiegali pensiornlti , morti di dolore e di melanconia pe1· non ,wcr pot,nlo pili frequent,~re l'uf– ficio. '.\la ciò che più monta. è che i11 molti di questi casi noi non ci accorgiamo dell'affetto, che po1-tiamo ad un a persona,o ad un a. cosa.. del bisog-110 che abbiamo eontr att.o di ;iverla. con noi , $e non quand o la perdiamo. :\'oi non ci nvvcdhnn o ma.i di amai· tanto i nostri cong-in11ti e amici come nel inomento. in cui siamo co– stretti n 1-ep,in1reene. III. Gli orga ni dei sem;i i-pccifici ln_rno anche i 101:0 pia.ceri e i :~~-~a~~~;,t~ii S~1\ae?i :.o (~t;1t:·:\~i~~~ 1 ~i't,:; J.f o~1g\ e i; 1 ci;;:.f/:t~ 1 ;1~~1~t~ delle loro funz ioni. Vi sono rnm o1·i che fanno male a udire, e rn mori g-niti ,tll' orecchio: d sono colori ed cft'etl.i di luce ch'e eccitano. e "e ne sono che offendono !'organ ismo delhL vistn.; e cosi dicasi degli odori, del tutt o ccc. ccc. Il piacere e il dolore di quest,1 specie non dinot ano necessariamente 11n' alterazio ne {come sarebbe una lesione) dell'organo: ma,p<,s~o110 dinotare mag – g·iorc o rninnr e adattam ento dell'o 1·g·ano alle cond izio11i esterne. L' inadanam ento lii un organo ,di' n.mbiente può esser tale . che ess0 ;;ia inc,1paee di funzionar e ; la pelle al contatto di caldo o freddo eccess iyo 11011r1n ·erte pi ì1 impressione dì sorta . Oltre dati limiti 1 di là da l\ll minimo e da, un ma,-;1-imo, nè l'occhio disting ue i colori. nè l'o recchio i suoni. lnnd,1ttamenti minori dànno luogo a dolori me110 intensi.,co– m' l' quello di chi è costr etto ,1. sforznrsi per vedere, per udire- . o di chi soffre per l' intensità della. luce, del suono ecc. Sci piacel'e estelleo entran o t;rnt o i piaceri funzi onali degJj org·anr di relazione. qnaut o le sensi1zio11ipiacevoli {))Cl' associ;i- .~t ~}:~i::~~: ~~I ~l ef 1 bi s~~\~iv:;to ~~ :. i1 ~~~~~! tg 1 ~~~; ~-~ 1 J 1 1 :e"iJ~f g\tin ~I {~ ~:: rii.uda. la, simmetri a, l' armouia se non fenomeni d' ada.Uamcnto dei nost.ri org·ani di senso specifico a,l mondo esterno? L'armonia. delle lince. dei colori, dei suoni 11011è un r.:tpporlo tra. loro, ma, sta nel mpporto tra essi e il hostro occh io o il nos1.ro ndit(\. L'oeèhio pt1ò abbracciare con minore ~forzo (movimento) e più di– sti11tamcnte t11ogg etto cl.ii eo11torr1isimmet rici: noi diciamo q11,H 1-;-
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy