Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899
1008 RIVISTA CRlTJCA DEL SOCIALISMO contadino, con nn progressivo crescendo nel cammino da quello ~clJ~f~~t~ ~'O~,~~ 1 ;;.!~i~~c/\'~'!d;i~~i~ccÌ~ 1 cl~~sii~::1f~~·~•c!t! t~nP,~\~·~ lettera 1na11oscritta. qualsiasi o che se la udiste dalla.bocca di un amico: la fede s;nà tanto m;_1gg iore, ripeto, qnallto minori saranno la, YOstra..... coltnra, e la, vostni c~e rienza.. Ma voi vedrete che anche lo scienziato più geniale , piu colto, esamina con maggiore fiducia un libro stmnpato che 11110 scartafaccio mano scritto. Non è questo il momento di fare dello spirito, fosse pure istruttivo: In, ragione del fenomeno che ho fatto osserva.re, feno– meno abituale, ge nerale, normale. che tutt i avranno mille volto :;~~~~~. ~~~~:c~1~;~! 1 tie 1~i~e:~iglit~<;~~e(;~3~~ s't~e~!~~~~1;;e~!ffi: 1~~~ rate da chi voglia da.re qualche scritto alle stampe: difficoltà edi– toriali, finauziarie. etc.- in molti casi la. censura: la cui intran – sigenza, nel passato sovn1tntlo, era gravissima. Così che un libro stampa to segna., ù1 certo modo, nn trionfo: nei tempi andati era, auteuticamente nn trionfo: un trionfo contro tutt e le difficoltà elle alhi sna pubblicazione si O}Jponevano. Motivo di gara nzia della, sna, serietà. Un m1tore vi dice nna, cosa, ln 11n libro : è ri1tscilo dunqu e a pubblicare il libro, ha superato tutte le difficoltà ine– renti alla. pubblicazione, è in ista,to di essere criticato da,ciliunquc voglia dar:::,i la, briga , creda opportuno assumer si il compilo di criticarlo: (l1tnq1w questo autor e vi offre garanzia che le cose che egli vi dirà non saranno cose volg-ari, false, bng\arde. Così ra– giona chiunque: così n,gfonano sovrritutto quelli - prendete i vecchi co1ladini- che nella loro gioventù, sotto altre legg i, sotto altri costumi, in nitre condizioni, si sono abitna,ti a du'l'Ca una cosa stampata nn ca1'nttere di ufficiahtà , auto ritaria,e imponente, una ufficialità che non pnò ingnnnnre e non può mentire. Jler costoro, libro stampat o vuol dire libro sacrosanto. Vediamo un altro campo: esce il numero quotidiano di una gazzetta: lo comperano i snoi lettori abituali. Si diffonde la no– tizia, che quel numero è stnto seque~trato: il foglio va, a ruba.. Chiedetelo :i og-ni rivenditore di giornali: chiedetelo agli ammi– nistratori, ai distribu tori: vi si avvicinano persone ansiose, che non sanno tirarvi fuori baste\,oli argomenti per persuadervi a Yendcrc loro l'ultima copia, se l'avete- per rassicurarv i che non sono .... confidcntj della questura: e voi leggete loro negli occhi la, sincel'ità. una curi osità, nn entusiasmo ... che sono la fortulla, del giornale. E ancora: voi udite, in 1111 crocchio, parlare un tizio: non rrli prestate forse nemmello. <~ttcnzione: quel tizio vi annuncia, cl10 deve parlare in un comizw, ove de\·e fare della propaganda ~ov– versiva, d,tv:inti agli occhi di un nippresentante hi pubblica forza., ~1~~!ea~~~~1 1 i;\~n~ ~~~~~~~11';1\ 0 clt~~:~.r~l1~~~'.i e; 1 ;b~.a~1io~ 0 s 0 i~·;~ be\!c- intere~santi: e se il rnnzionario lo interrompe e non lo lascia continuare, le parole che, Jn quesle condizioni eccezionali di controllo, egli non ha. po411todire ,,j sembrano ancom }Jiù in– teressanti: e anche se siete un semplice cmioso, impan:ia le, vi
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