Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899

1006 Hl\'IS T.\ CHITlCA J)J-:1, ROCIAl.l~'.\10 questo pa,rtito comp1·e11da. le quasi unanim i aspinu:ioni del paese. ·Un illdirizzo persoiulle t!ato da, un uQmo al governo-che non si adagi, quindi, alla «ri.<:u\tante » in questione- può essere qm1\che ,·olt.1 una iniziatirn di g-enio, più .<:ovente sar à una inb::iatin1 pericolosa. contro la qual e reag irà ,·ittoriosameute la risultante delle forze: cd è anche lecito .<:upponcehc. genia.le o non geni.-ilc, pericolosa, o non pericolosa . tale i11iziatin1 si,1, nemmeno nt.ile, poichè abbiamo ·visto che il massimo utile collettivo non 1rnù es– sere rappr esentato che da qnc\1,1tale «risultante» dalla qirnle l'uomo politico doH ebbe nornrnlmellte lasciarsi guidare. In una, pa.1·ola: 1u1 governo personale può essere 111 geniale pericolo; nn g-ovemo irnper~onnle, automatico -« reale :1>- è sempre 11n11 sicurt1 util ità. Piì, scompnre la. perso11adi chi governa e più sic111·O è l'utile della nazione - il massimo utile colletlivo. Ciò che mi fa sembrare pilÌ utile . per la. collctti\'iU:1, un go,·erno-macchina n 11ngo,·crno -genio: un re lnwicel\o 11 un ~npo\eonc: come pal'a– dosso -:--poicliè è beninte so che occorre una, imporllHite do~e di gcnialttà per capii'e le circostanze . .eioè l'ori entazione dcg·li in– teressi di 1111 pncsc: per e:::scre il « re tnwicello » di questi inte– ressi- che è belle- e non il « re tnt\'iccl!o » di q nalchc camorra– che sarebbe più che male. Se, dunque, \'nomo di goYerno rappre senta,e secondn la mag– gioranza degli interessi, la. su,1 funzione è legittima , gi11st11, poichè conduce al conseguimento del massimo ut ile collettiYO: ma se la maggiore somma. degli interessi 11011 è ra.ppresc ntnta. oppure questi interessi non sono ntiti, ma. semplicemente ojelim·i allora, si fa evidente la, utilità :::ocin.\c cli quc!l' istituto che una parola. parlamentare lm chiamato «o pposizione». Ugnalme ute ntili. ho detto, ugualmente necessarì socialmente il go~·erno .e la oppo:::,izione. Ecco 11na, idea. che difficilmente si accomod<t nella testa dei govel'na.nti, ma che lo studio:::odeve a.ffermarc, e che \'nomo po– litico de,·e proclama re. L'opposizione è il controllo al gO\·erno: è l'indice che segmt al paese . che de,·c :::,eguaren! p~e.-:ese il g·overno fn11ziona in ;;~: rng8~?1ad71~·l1\~~~) t~~~~s~ 11 ;,t~;Jfi g~~ 1 1 \i !;:ll';a(r:1 1 1~.g: gioranza - che danno conscnM e forza a. 11ngo,·cr no sono 11,tilì od ofelimi : pcrchè un governo abbia, dominnn do, il consenso di un1.1ma.ggion1uza.,di un popol<>, basta. che esso soddi:::,fi alle esi– genze o/et-ime di questo popolo; ma, non è giusto governo. al– lora- poichè 1'11,tile può cs~cre sostituito dall'ofelimo: cd è l'ntile che il popolo deve eercare, e l'uomo politico- che abbia scienza ~ cl~~~~;~~ 1 ; .·~s~fl~ . ~ ~~1s;~~~,:J~i 1 ~e 1 ~i~1i~~~ \ ·~ 11•1 ~i:;; O~all'ofelimo, E possibile che )lll popolo di alcoolisti prefer isca al potere un governo che abbnì abolito le tasse sno·\i. alcools a. nn governo che intenda abolire le ta.sse sulle farine~ anche in questo caso

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