Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899

OHGA:S-IZZAZIO~H OBI s1mnz1 l'UIIBLICJ 983 stitnti superiori. sa,rebbe ro più che sufficienti ;_l\ no:-:tro paese: e potremrno altresì pr ovvede rle secondo le gi11ste esigenze della, scienza. Vlll. Seg uono nel bila ncio le somme iscritle per g-1'. Istituti e corpi ,scientiIlei e lettern ri i (.-\cca.demi,1 della, Cru sca, dei Li.ncei ec. ) : e ~i~o ~~~\~i~Ò~3~!~ l~e 1 ~ 1 ~f;;lg:~/. accade miche, stipendi ed assegHi; ~e non manca sse lo spaz io, ci piac erebbe nn ' ana lisi accura ta. dei benefici che riceve il paese da tali istituti. Dire mo soltanto che rappresenta no , per lo pi1'1, 1111 pmo lusso e delle sinecur e; e che Ulli spese sono ma,~tenute pel' conservare la tra dizione .. Do,·e , invece . il )ffo1stero della isf.r11zio11e lesina il :,:,oldo è nelle Oiblìoteche. Con meno di un mez1.o milione ~i pr etende di dotar e 32 Biblioteche governa tive! E si uoti che in qu este -1.21.000 lire sono compr ese le spese di illuminazi one . di risc,ìld amento, di rip unbzio ni, cc. cc. Quello che ~i compr i di libr i lo sanno gl i stud iosi che ricorrono invano alle Bibl ioteche dello Stato. E come a::~~~~~,~~e/1ac~;l~r~?;:· ~i1C~l,:~;~~':;e~~ l~~ti ~i' t 1 i,;e~~~rg,~b~i/i°n m= mente fonder si in nno solo! Basti dire che Roma conta., :--enor1 erro sei Uibliot eche, e che nella Kazionale Centrale mnnca.no a centi naia, i libri nppar si in lJUC~t• ultimo quinquen,ii o , sebbene e:-~a god a del dfri tto di sta ,npa.l Così ~i diRpcrde, per neglig enza, il patrimonio pubblico della nazi one , e gli :-tudio:-:i italiu ni perdono il loro tempo i11 infrntt uORC ricerche. )l eno bibl ioteche e meglio proned nte; ecco il \"Olo di tn tti coloro che studian o! IX. Ed affrettiam oci alle scuolf' secondnr ic, :-:altnn do ,1 piè par i h1 part e d~l bilan cio che rig·11nl'da, le :-:pese per le antichit.à e le belle arti. Diremo solta nto che è Yergog noso per un paese civile, e per I' lt alia, che hn. 11na popol azione em inentemente artistica, lo speculare sui mu sei e sulle gallerie con la tassa cl' ingresso. Co-me ab bia,m dett o altra volta. per esser logi ci, si do"r ebbe imporre una tassa. u.nche ai frequenta tori del!c Biblioteche, pcrchè il quadr o, !11 sta.ttia., il rud ere valgo no per lo studiORO precisa– ment e e quan to un libro. Uiw scrittore :<:l rnn iero ha chi a1oato i Musei e le Pinacotech e le JJrigioni dell' arte. Egli Yon ebbe che l'ope rn urtisti ~a si lasciasse ali ' <ìperto ali' nmmirazi one di tutt i. Xoi con\"Cn.iamo in parte con l' egregio scrittore. e ROSteniamo e abbinmo sostenuto che il pat rimonio arti stico della nazione esse ndo di tutti , dc"c e:';s.ere 11ccess ibil e n, tutti per ripeterlo, per stndia .rlo, per amm irarl o. Oggi Riamo ridotti a qncslo: che le nostre ope re d'arte sono

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