Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899

9i8 Hl\ '!STA CBITJCA DEL SOCIALIS:\10 irnvadronir f'-id'un centro unico, di tenere in b!occ<?lo Stato, per p01 séOJffOlgere JJer 1·ù1 centJ"ifugrt tu tto ciò che estste al mondo. ~o~-~~d1! ~it,~~~°p~~g!1:; J)'t.:~\fr, .:~i~n~: 11 i\ 11 it~~~\ii ~:~~ic;:~;1u;~~i; ~~~ sere per essi una realtà, che nel giorno in c111il cent.ro polittco sarà conquistato; perciò la co11dotta, di Millerand è parsa !oro t d~f~~~~~i;\;1;r sla,t~~~~;_~~ri 1~~;l~ 1 1t~~:~:;.~ t;~: t ;- ~~:.: 1 , ; l j o;iit su tutto l' insieme dcllu società per modificarne tutt e le parti: da, ciò risulta. che la. tattica democratica tende a. spander e df~pel' tutto la Yit,1ed è favorevole alle istituzioni locali ed ,llla, fede– razione dei grup pi. La demo<>nnia ,cerca,di costituire un dritto popolare, destinato ;_i fornire una. protezione legale agli operai, e farli Yivere in una atmosfora giuridica , e!imina,ndone l'arbitrario, a trasformarli in membri atti vi della rncietà, dimodochè essi possano contrattare liberJJmente e non essere pii', costretti ad ac~ettare le condizioni che il padrone determina. Per questa. ern hm one l'opera,io passa -..eramenle da.Iregime dello Statuto i11iposto a.I regime del conbratto. Jnfatti non si può considerar e come avente la JJtaterùt del con– Ntto l'ingaggiamento att11ale,che si fa secoudo condir.ioni g·ene– rali fissate senza nn accordo tra l'insieme degli operai e il CHpi– tal ista.. Solo il cont.ratt o collettlvo è vero contratto 1 ). La democrazia, suppone l'esisten za. d' un governo suscettivo di essere costan temente influenzato da,l\e classi oper<1ieorganiz – zate; è qui che si vede come lo spiri to socialista può agire sul movimento operaio . .\"on si tratt a di risoh-ere soltanto delle que– stioni puram ente loca.li e speciali ad un mestiere; rrn1 di operare una, tra sformazione continua del sistema giuridic o; questo non può operar si che se esiste un'organizzazione operaia generale ( che abbia, mezzi convenienti per esercitare un'influ enza sui legi- slatori e sugli ammini stra.lori. È nella, democra.zia solta nto che il Socialismo può formarsi u,i vero JHWtitopol-iticq, cioè collaborarealltl d·i1·ezionedello Stato con altri vartiti. Allol'chè il regime democratico non esiste anco ra, !~e~~c1,~~i ::;;b1~~!Òe:~~~ff , ~ 11 ~l~!}i1i~ 0 ltia~l~~::~~:~ a,~::~~·~;~~r~~ei 1 ~~~1~ serva il carattere di setta. A.Iprincipio le riforme o i progett i di rivoluzione sociale si presentano sotto la forma di concezioni /ilosoftclte, a, cui non si annette tma g·ra.nde importa.nza per la, pratic a. e che sono stu– diate come delle te.si sulla, Mora.le. Ad un secondo grado si trova la setta, che tra.sforma. delle idee metafisiche in prog ramm_'.)O; 1 ) Collocandosi soltanto al punto di vista della eco.nomt"a~elle spefC di produzione (che costituisce per lui l'assioma dell'Economiapolitica), 'Moltnari d~i~!rfe~fo~ 1 a;l~~ ~'.:~t;nd~ 1 ~~1l 'ist~~J!fo!~t~p~~:~e l~~~;~~l;r~:c:Kfr~~e a3~n~ :=~~1~l~~~j~_n (y;;;; \1sis A~~;;~ifes ,f~e~~~orn9#,e~~~gl;_a~~ta e del

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