Rivista Critica del Socialismo - 11-12 - nov-dic 1899
• 9i4 HIVI ST,\ CUJTICA DEL :-:OCJAl.1:-:è\JO ~tat.o delle g-raudi correnti contemporanee: la.conronnità dellacon– dot.til a qne::;.te COl'rCnti fonn;, lo scopo della scienza i-Ociale per gli uomini politici. ;,;011 è tlubbio che noi siamo giunti a questo stato, in cui il Socialismo non è nè ntotJico, nè scientifico, ma 1·eale. \ V. Har.'.:ourt ha potuto dire un gio rno: • Xoi sia.mo ogg i tutti socialisti •- I lettori delle opei-e del compagno Merlino non han 110 bisogno che sia. loro svolto questo p1111to di Yista. che è loro familiare. Y. ,tclla prima ra:-e di questa, ern luzione il ~ocialismo non è anco ra che un modo di dare una rorma. alle lagnanze, che pro– YOC!H1O le umane miserie : l'utopista ci dice le sne proteste contro 1111 ordine sochdc, che egil giudica,ca.ltivo, descrivendoci 11n re– g·imc ideale: è 1111a, finzione poetica.,che facciidoci odiare i vizii. può c:-:crcitarc nn' inflncnza sulle an ime delicate ed entusiaste. e spinµ·crlc ([lh•olta ad alti eroici. i\la., nel fallo. l' i11tlncnza delle utopie è molto limitala nella società. Jl :-:ccondo momento è il piì1 important e. perchè le filosofie della ~t.oria hanno sempre cscrcihtto un·i11fl11c11za.pratica , enorme sulle moltitlldini. Le predizioni terribili, che si leggo no alla fine dcg·li E\·ang·cli sinottici hann o an1t o piÌl influenza del :-3crmonc sulla rnoul;ig11a e della teologia,dei Padri greci. La.g rand e forza del c,11t.olici~momoderno ri~icde ncll' idea che nulla potrà distrug • gcrlo e che i suoi nn ·ersarii finiranno sempre per es~erc colpiti. li papat o riti ene che perder ebbe g-ran pn,rte tlell.:t sua influenzi,. se il suo allon1a11amcnto. da. Roma togli esse valore alle prom esse lcg-g-cudarìe fatte a San Pietro. Xon è da, manwigliar e che i so– cialisti democratici !edeschi lcugano molto anch'essi alla loro leg– gcndn della g-randc catastrofe prOSi-inrn: toccare questo domma è ~cuotcre la rng-ione di credere di migliaia di opc..ai poco intel– lig-enti. (Jueslo secondo momento del ::;ocialismo costitui sce un'astra– zione riguardo al primo : l' utopista pretende attuar e il mondo ideale tutto d' 1111 tratlo in una. colonia, vi,·cnte in mezzo a noi: mentre il ~ocialista,- dcmcx;rat ico si senle al ,li j"1t0ti del teiìipo detei-,nilwbile. Xci terzo momento noi siamo ricondotti nella. società reale; !itb~il~~:·. 11\1 ;.a s~\~ri~, 1 ;~:~?e ';~;aa~~~l~~1 \ ;1,:::?~::e 1 ~rn~!~! 0s \\ 1 !s~ 1~;:i zionc. Il f-ocialismo non è più in bloccorigettato in n,1 Jntur o simbolico; esso è nel presente: le utopie sostitnite da, ipotesi capaci ~~u:'~::;~ot~ 1 , 11 il ~{~~~~~]!./ s~~~(}l~ 0~·~~~iJ:t!~~;la, !J;;.;;e ~lze~~~ ~~!-~~ !Li tutte le voten:e voliticlte della denwc1·a:ia. ' I socialisti democ ratici tedeschi non hanno nncora.acqu istala un a uozionc chiara del tti,1;ei1i1-e sociale. Il loro paese è entrat o nelli1 via. dcll' intlu~tria,moderna prima che de)le rirorm c politiche :;:e~-~!~t id t~~;-~;;;o i 1~t~r~~~j1~i l~~~~~n1l,<~l:::::t~.~rlt~ ~~~·n;3~:-~~1~i: 1
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