Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899
922 RJVIS1'A ClllTJCA DEL :-iOCl,\LJ!"-110 dei potentati del capitale de,·e diminuire progreRsintmente da un lato, mentre cresce il proletnriato dal\' a.ltro lato. 1 ) app;;~ ~ ~lit l~~:·to i(n~~~~~~~~j1~ 0 ede::!r~ i1~1'1~~~r t: 1 / eb ti~:~ stazionaria . la società nella s1rn composizione econ0m ica. · La. ragione teorica della. lentezza ceutn1li1.zatncc risiede in molteplici cause, di cui esamineremo le pr_incipali. Perchè l'attrazione centralizzatrice posRa. prodursi, anche in ~t: ~1~~~e~~ r}tir!l iJ~J.~:~aa~~~~~:~,~ 0~1 !1:~ 1 i1~ 1 1 ;i ~ ~;~\\ portante. Infatti se non esistono capit.ali indiv idm1\i accumulati, manca la materia prima stessa da. ccut.ralizzare. Ora tnlc accu– mulazione si trova soltanto allora che l' indn:=;tria è nel suo apo– geo, cioè quando lo s\"iluppo della. forza. produtt..iva e quindi la produzione della, ricchezza ha raggiunt o proporzioni tali da, tro– varsi in conflitto colla base limitata. di consumo. poichè in tale caso si sviluppa. la, concorrenza dei c,1pitalisti colla !'OYim1 dei capitalisti minori. Deve nota.rsi d' altrondc che l'abbassamen to del saggio del profitto è leg,1to strettamente alla accumnlctzione sempre maggio re del capitale. questi due fenomeni non essendo che espre:=;sionidifferenti del mcdcgimo proccs:=;.o. l'imo e l'altro esprimendo lo sviluppo della forza produttiva , del hworo. Ont se non \"i è accumulazione progressint non vi è dimi– nnzionc del tasso del profitto. la, concorrenza fra i capilalisti si fa dolcemente ed i piccoli cripitali possono ,·iverc trao quilli ac- cantQ1:/n8{~:~d~gni caso la base della. centraliz:za,,;ione mtpitali- ~\~~f 1~e1\\~';1~~j;~1:.r :~~;,~1:,1 ~~-:~~s~tt:tt~~e;:;~~\~·~'.1/,:tti, cioè impie- Ora risulta evidente che OYC quest' accnmnlazionc sia. osta– colata da. cause diYersc. debba rallcnt;Hc il rno<iocentraliz zatore. 1:: quello appu nto che nn-ienc nella soèictà capitalista reale. lnfotti.. lle!la :=;ocietà. capitali:=;tamarx 1$t:1:=;i presuppone che l'accu– mula.z10ne prog ressiva,debba.capitaliz,,;ar;;i costantemente nel luo– go stesso in cui ,·enne prodotta, ciò che non g11cccde mai com– pleta.mcrite nella rea \tà . .Una parte sempre crescente dei cnpita1\i cmig-i-a clal\e na.- · ziom indust l'iali per essere c,tpita\i,,;,,;ataali' estero . senza,notare che nello stesso tempo a.niene pure l'emigrazione degli opera.i indust riali. E l'allargamento del mercato mondiale coli' eritrata, di nuove contrade nella. cvu\uzione ind11striale (Giappone . Im– pero chinesc, ccc.) rende sempre più grase di proporzioni l'emi– gra zione dei capitali dalle nazioni piì1 indust ria.li in cerca. di maggiori profitti. L'eso do dei capitali si fa inoltre più grao de 1 ) V. articolo di Yictor Adlcr sul llom •emcnL Socialiste. X. 0 8. ' ) Capi~al. I, pagina 268, colonna 2". :s'on per nulla Cari.o .\fan: scrisse che la riproduzione semplice del ca– pitale, senza accumu l11z1onc progrcssiYa, prod1rce ed etcrni:,za il rapporto so– ciale tra capitalt"stae salariato. (Capila!. I, pag. 253).
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