Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899

908 llIVISTA CHITJCA DEL SOCIALISMO <leve necessa riamente condurre all'eg uaglia.nza economica, come ~i\(1gr1~ cii ~i~r~i;i~!~ 1 ;i\;' ~:~h~ ed ~;r:t~a,~d~~e; l:~ !- :~ i unita.rii dei prodotti, diretti e istru mentali, ripartisce a tutto lo aggregato economico il dctnno della rendita..... « J mezzi per pre– venire ogni caso di rendita futura, sia che attenti no_al coeffi– ciente di produzio ne, sia che premano sui prezzi 11 berame nte formati nel mercato aperto, conducono ad una distru zione di ricchezzn,. il cui effetto è più disast roso delht rendita stessa, la quale del resto al pari di ognialtro reddito è costretta a declinare~ - Kon posso accetta.re questo ragionamento. La conco1yenza, non può essere mai complet.:'tmentelibera, pcrchè gli uomi,u sono ineguali per capacità, per bisogni, per inclinazioni, ccc. e le si– tuazioni in cui essi si trovano sono anche ineguali. La, concor– renza uniYersale e illimitata fn la premessa utopica dell'Econo – mia. classica; e non è il ca.so di ritornare ad essa. Data poi l' ine– guaglianza, al punto di partenza (come in ogn i società in cui i mezzi di produzione siano monopolio di pochi ), la concorrenza non pnò che accrescerla indefi11itamcn tc. Bisogna quindi elimi– n;1re quel monopolio. Ma come'? Per parte mia, sono per la, sociali::.a zionc dei mez.;,i di Jn'Oll1t.:io1W ma credo che la soci,alizza.zione debba essere più ~h~t;1\ 1 ~!;eil~: t~· ~iio~~ 0 8 11~ s?ià~~ :~·ee 1 aere~:t~[tiP!) ':;6°;.t~ ~f,~:)~1;;~ '}?i ;/l~ ~-~ 1 ~e\\~ ~::~ji1zi~~c~•~~~rgr~;·~.~~\~e~g~\~p~ 0 n~l~~: · al lavoro, deve andare a pro di tutta la, società. Questa idea ho ampiamente sviluppata, altro ,·e. S. ì\Im tLINO

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