Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899
902 Hl\"ISTA C'IUTICA DEL :-iOCIALlf-l!O tendono, se non a. patto di trasformarsi profondamente . .Ma. oc– cc~:resempre che esso sia \'i vo. H~HLIO Du1rn1mn1. Poche parole di commento . cominciando dal\' nltima parte dell'articolo. Dunque lo Stato. r-ccondo il Dnrkheim. deve /Jrr1.ifor11wrsi J)!'0/01ul(f111e,z/e. Il l)urkheim non dice in che debba cour-ir,;tcrc la traR[onnazione: urn ammette che a fianco allo Stato debbauo co– Rtituirsi fortemente gruppi territo riali o profcRr-iona\i. e che questi g-rnppi e lo Stato ( or-Rin I' Amminic;trazionc centrale ) debbano modcrnrsi e contenersi a, ,·ice11da: anzi giunge finnnco a dire che non vi debb,i csRcrc ncllu 80cictà nn ;-;o!centro rcg-ol.ttore, ma, ve ne debbano er,;scrc purcec·hi, coordinati e r-ubordiuati fra loro. C'he altro ho RORtem1toio in tema di or·g,udzza:d one politic, 1 dolla :-ocie1à? lo ho aggiunto una. ~ola Rpicgazione. trnttan do della ll'r1s(o,·11w:io11e ftl'q/o,ulrt, che deYe subire lo Fitato: ho detto che dcYe eRsere :::oppre~Rala gerarchia . che le ,·arie parti della. 1rnbblica .-\mrnini:-trazionc. i rnrii organi di eR:-a. debbono eRRere t ntto~to coordinati clic subordinati gli uni ag·li 1lllri: che vi ~;~·:1:sir:s;~'1:tt 1 c1f~~l . 1 i\1~R::~~i~!~~ldf~)~~1:?:;~l~i degli organi nmmìnislrntivi . 111i,·incolo federale fr;l e:a;:Ri p ù che un \'incolo g·cn1rcltico; e ho detto anche quello. che tntti am– rnet!er111110, cioè che la pubblica Amministrn,zione 11clle rnr ie sue pnrtl dc,·' es,;ere ~ottopostu al sindacato popoli1re. Non è for~e in questo senRo che cvolYe la co:-;tit11zio1ie politicn "? i::e è YCro che gl'i nlere:a;:Ri Jndi, ·id11ali. o de' ceti, o degli aggregati tcrrito riali.– iutcre:::Ri un tempo distinti e cozr.anti fra I ro- :::ivt-ngono lnng-o la Yia della ciYi\tà amalg-amando e coordin:rndo e armonizzando . din-.ntando interc:a;:~icollcllh ·i. e che quindi f-i allarga la ~fera dcli' Ammini~trar.ioue f.OCiale. o. come diee il Dnrkhcim . dello Htato. - è altre1-i Yero che l'Amministrar.ione pubblica :-,:,i dcne Rnoda.ndo, cLifforcnr.iando in orguni di~tinti, aventi cia~cuno una. ~tera propria d'azione; cd è nncor \·ero che cRi:;a ,·iene a:s:-11rnendo nna, rortna sempre più democrat ica, rnle a dire che ce::;::-:i di star da sè. di essere l' Ci-JH'C!3-i•done d'interessi e di \"Olonlà di mi no– ranze dominanti, e dh ·enta la co:::adi tutti gli nmtni 11i!<trati. ht ema1iazioue della voloutà e l'C!<.J)l'eS!-iOnC degl' intc reR::,,.i collettivi . JI potere perde ~cmprc piì1 un po'della ~ua antica autorità Yerso il popolo: d.a assoluto di,·cnta co,;tituzionalc, e dìminui'.'-ce Rempre, fino a sparire affatto. fino a cef;sare di cs~ere 1m potel'e. 11 votere diventa un 11/flcio. nn dotere, 1111 1wndr1to, f;Ottoposto a cond izioni, ~ dipeudcnte dalla ,·olontl'l dC'I mandante. Che ci debba esi:;cre 11n organo. anr.i pili organi degl'interef;si genernli o colletti\·i, questo l'ho detto anche io, criticando appunto ht conccr.ione anarchico - indi vidirn lif;tica. :\la qnc~t• organo o que– sti 01.xani differiranno dallo Rbtto odierno alme 110 q1rnnto que– sto d1tlèri~ce dallo Rlato rnedicn.tle: e questo è importante a !-ta– bili re. Ogni altra questione non può eR8erc che una qnestio ue
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