Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899
L,\ Xt:OVA co:-.CEZIO~1, DEL SOCIALISMO S!>i essere rif11se e rimodellate per poter sen·irc a nllO\'i usi. Esse si trasformano sotto la pressione dei bisogni. n còmpito del Socia– lismo è di nffrcttare e dirigere qnesla,trasformazione, non già dj fare opera di distrnz ione, spezzando gli stessi istrnmenti della sua attuazione. Procedere altrime1~ti è arrestare il moYimento, sotto pretesto di precipitarlo. La ,,1ta sociale è 1rn perpet uo di- ;~:_ii~1~, :11~N~t•~i~0~f1i~ J~~~-~ tt ~ii~ 0 ti:t 1 ~D~~~ilt~~~ 1~\1~ 881 ri! simo ane nire, che tenta re di indovinare il termine finale e iJeale, verso c1)i essa te nde. D' altroude 1111 ideale puro è inalte rabile, appunto perchè non tiene conto delle necessità reali. )fni l'equa- f:f;~: {\a's~~/;"i!i~e~~:ic~e 1 ~o~7i~1~~~:-~ 1 ~:r~~<li~;~i;.~t::1b~!1~~~ r:~~j gi i~~;~~~~jb~f~1e~i~~o~ , 1;~:.:1~~en~!~fl~i? e~~~ s~ei :t.ib :·~~\oi1~am~~~t;·~al: fattori di tnUe le specie che hanno contribuito :Hl attuarli, ccc. ecc. (pag. 85). «Ciò non è stato compreso nè dai collettivisti, nè dlli socia– listi anarchici. Essi hanno rnluto altuare le loro rispettive fina– lità astraendo dalle condizio11i permanen ti della COllVivemm so– ciale ~- Così il Colletti\·ismo ha creduto possibile una società da cui sarebbe eliminata ogni sorta di concorrenza; il ~ocialismo anarchico ha, creduto pos:<ibile un accordo dnrernlc di volonUi che 11011 sarebbero sottoposte a 11essna disciplina comune. Orn, checchè si faccia, il ,-a\orc corrispeltiYo delle co:::.e, cioè la ragione dei cambii, dovrà :<ernprecs:<eredeterminato dall'equilibrio spon– taneo dcli' offerta e della dinrnnda (pag. 147). Non v'è 1·egola,neii– ta:,io,1e che p ssa. cs:::.ere abbastanza clastica, da seguire le inces– santi variazioni dei gusti e dei bisog·ni c picga,rsi ali' infinita di– versità delle circostanze parlicol:.1ri. D'alt ra parte, per P.erfctta che sia la solidarietà, l'intere sse individw:ile no1ipotrà mai coin– cidere esatt,1mcnte con l' inlere.<:sesociale, e il solo mezzo di con– tenere i dissidii che sorgerebbero inc,-itabilmente da, codeste di– vergenze è quello d' istituire 1111'org-anizzaziolle sta.bile c!te facehL la legge agi' interessi partfoolari a. 11omedelle necessità collctliYe (pag. 157). Del resto, queste concezioni unilaterali (CollctliYismo e Socialismo anarchie.o) semplificano troppo i dali del problema, e nella. pratica riescirebbero 11\la. propria negazione. Lo scopo principale del Collettivismo è di emancipare l' individno e, con il suo eccessivo accentramento, esso riescirebbe Hd 11n ,,ero de- ~f1~ti:~~~s~'~f~l~ ft i!;e~;~~ff;g1~ccil'~~~-a ;;cf ~;;~1a~~i~,;11~~~a1~~:~e~~~~ lettiva snp<:riore a.i p3:tti fra indi,·id11i, nulla impedirebbe che le inegnaglianzc natnraltdicose e di persone producessero le logiche conseguenze, i monopolii rina.seerebbero da sè stessi. Ecco a. che ~L~i (~!fir~el~1;~a'n~~,:i b1:~~)1~0 ::~~:;~~~atip~rf~2d~~~~J~:r~~'.~ilr~ esigenze della coscienza. pnblica. lasciando intatta la,vecchia or– gauizza,zioue. Se è chimerico voler costruire una nuon1 società. su una tavola rasa., non è però con le istituzioni antiche, man– tenute tali quali sono, che si potrà. rinnoYare I.1 vita socia.le.Pure 57
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