Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899
888 IUYJST.\ CBITI('.\ DEL !-OCIALl~.',10 me,s~o~111\a~ua matricola « io YOglio il mio i1dcrc::::'-e)) iH\·cce di proclamnrc che egli rnltwa il bene degli altrit ma for5,epcr– chè l'amore di patri;i, l'amore del prossimo, l'amore della giu– stizia hanno servilo di pretesto n molti ig·nobili speculatori per !'are il personale 101'0 inlcrC.<l~C,tradendo la propria bandiera , for:-c per quc~to ::;i doncbbc conclu <lcrc che'\' amore di patria. che l'amore del pro~~imo. che l'amore della giustizia sono co1-e ignobili e che non se ne dcbha più parlar e? Anr.i ! 1111a. bandiera. è stata innalzala da nn furbo birbone 't e vuol dire che la ha,n– dicra è splendida, pcn:hè ;!ltrimcnti la birba . fnrb~f-Canon l'a"rcbbc innalzata, e ~i ~ar ebbc nco, ·crata altroYc. lo ripeto q-11indi: i di– sone.c:ti a p,utc. ogni onesto che si pon ga a capo di una loita politica /i({ dtl'ittn di credere che cg·li, e non altri, possa stare il pii'1 deg-namcnle a qu el posto: dirò mcg·\io: !w (/1)1'1'/'e dl crede re tale cosa, poichè se no11 la credesf:.C. il suo dovere sarebbe di !;~:~~~1 1 11\~ ~7;[~0~ 1 ;~1 1 /:.i rh:c:~lt~rec~fF"~~~.c~~.~ 1 ;~ ~i't;~~. 1 oJ;~~i~~~ come partito, come persona . C'crlc nno,c (ulse modestie rassoini – g-linno troppo a faJ,i.emodestie nntiche. -~fonde\''CS!'ìcre più U tempo delle falsità co11nnzio11ali: e meno dovrebbero ,i.opporlar\e i par – titi clw nlnno combat tendo i ,·cechi preg'iudizì. .\la, ho detto. la~cìamo per 1111 momc11lo da parte tale consì – den 1zionc: fru:ciamo ahdica ,rc l'individuo . c. collù alleanze, il partit o si a-.;:-icnri la villoria. Questo :si può credere ,n·,·enga orn. quando in nna lotta po– litica. \·eden :uno. per c:-:empio. socialisti e radicali coopcrnn• in– siPme ali;~ vittoria di trn socialista in nn collegio, di un radicaJe in un altro. Y' è co11ipensazio11L•. si dice . .:\la non è vero. Xel deputato radiea\e \' eleltore socialista vede - chiamiamol o co:-i- 1111 amico: il quale non accetla tutto il programma :::ociafo;b.)ma il cui progrnmma è ,,na pr,,·tp del programma sociali:-;t.a: che egli effettui tnlto il suo programma, e l'cleltt)rc SOl'ialista Yedrà rea – lizzai,1 nna parte del :-no :a:tesso programma. ::\la ,·ice,·ersa l'elet– lore radicale nel deputato socia.li :::ta deve YCderc- chiaminmolo cosi - un nemico in armistizio: se il deputato socialista rcaliz – za..c::-:c il suo programma,, l'elettore radicale YCdrebbe_ fino a un ceito p1111to effettuato il :--no medesimo prog-rnmma, e poi effettuarsi 1111 programrnu n.ftatto contrario a qnel!o che egli stc:-so propng-ua.. e the forse lo da1111cg'g-i•1 ne' suoi ,·itali intere.<:.si. 11 deputato nt– dìcale, quindi. rappresenta schiettame nte anche la to:-cienza di quegli elettori s1101che fo:-sero socialisti: il deputato mao;i!-la . al coritrill'iO, rappre:-:entn i suoi elettori radicali solo in can:-a del eomprome:-:-:o eletto rale. L,1 compe 11:-mzio11c è effimera. Og-gi. gl i elettori radi cali e :-:oeiali:.;ticoopcrcranno insieme alla Yitloria di 11n radicale in un collegio, di un :-:ocialì:--tain un allro: ma11date quei d11e deputati alla, ('amera, fale eh.e inrnce di dne siano qua t– trocento, e ehc alla Camera siano qnmdi la, mag·gioranza. e che la, metà di e:.;f:a o an('he più della, mct:.'l di e.<:.:-:;1 :siu ntar.\.iRtn e che I' altrn metà o unehe meuo della mt>Ut sia radicale. e ,·oi YCdl'etc ripete ,·:-:i il ca-;o di .\lilano. I radi cali forRe non $i a.tteu– Jeerbbero nemmeno là di offrire la, metà del goYerno ai collcg·hi
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