Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899
I.A FCXZIOXE DEI.I.'UO.\1O POI.JTICO 887 o in dati momenti storici, e comuni 1.1 tutte le classi di una na– zione in qualche q11estione o in dati momenti storic i. ~el campo amministrativo o nel campo politico potrà \'nomo N?!!~\~~ r ~~~l ~~l~~~~~~r~~~t:! 1 ,1~~~~;~~r:~e~,c~~i~~er~~.1irl~t~:~id~:~ pure hanno interessi affini o uguali'? In linea teorico-filo;e;ofica risponderò poi che no: in linea pratica è inutile che io risponda: rispondono per me le mille sconfitte del partito marxista dovute – malgn1do tanto .valore di uomini e tanto eroi,;mo di sag-rifici - ali' esclusivi,;mo adottato nella lotta: sconfitte che hanno n!lon– tanato dal potere 11npartito che al potere potrebbe già es,;ere, grazie a tanto valore di uomiui e •:i tanto eroi$mO di sacrifici, assai vicino: e risponde per me la strana. condizione fattasi dal partito socialista quando il trionfo era in ,;na mano: l'Ìllnncinndo esso medesimo al potere - così, a Milano, ove, dopo la superba, Yittoria cleltorale amministrativa, i socialisti vittoriosi ai qnali si offriva quulche posto nella futura gi1111tacomunnlc douttero rifiutare, dicendo che e1-1-i ... do\-eYclllO rimanere ali' opposizio ne. Do,,ettcro, pcrchè furono logici: perchè sapevano bene che ..mnl– gn1do la Yittorin popolare, ;:iù ;:imminislrnre la città di .i\lilano non poteYano stare quelli che nelle loro intenzioni e nel loro I~~~~:;~ 1 . 10 E1' 1 c~ ~c~~~,a,\ 1 idI~::~;~;~~ 1 :~ 1 1 ~1f,;if;;st·(~{:;;~~:1 Ì'rl~~ rilen1ta nppunto come sintomo del male che io denuncio e com– batto: non come male essa :<tcs:-a, pcn:hè nel caso di Milano - per specialissime rag-ioni - l';ibdicaziouc dei marxisti non porterà danno - ammetto - nè al loro partito nè ali' intero pnrtito po– polare. )fa, come sintomo, l'e:-.cmpio mie. l)cr orn. intanto, la piì1 evidente e· \a, più gnwe con:-cguenza del n:ialc sono i ritnrdi che al trionfo della cn11sapo))olarc.sono recati dalla tattica del pal'tilo sociali,;ta: 11Onè opmione mia.; lo pensn11Otntti i dcmocrntici. lo pc11sa lo stesso partilo socinlis~a, il q1~aleha ora cominciato la serie delle alleanze ~Oli i partiti aflirn, per il trionfo dei conrnni ideali. E, come logica rii J){lrti to politico. ya, bene. ~la non è ancora la log-ic,1che deYc determinare la.condotta. del!' 1101110 politico: le alleanze evitano le sconfitte del partito . ma, conducono alla abdicazione -come ;i )Jihrno-dellc I)ersonc: lasciamo per un momento da parte la considerazione che l'uomo polit-ico è una. persona ...e.che quindi gli occone vincere, o\Lrcche come partito, come in<bviduo : si pnò dire che ht VIttoria dell'in – dividHo non ha. importanza : io rispondo che nella r,1pprcscnta nza anche di ,rn partito la differenza. degli individui importa. invece, molto: e che og·nuno che ,:j sia mc.sso nella lotta polit ica. ha il diritto di creder e che egli, meglio d1 ogni altro, può rappre~en– tare le idee che :::ono ,;ne: chi 11011 lo credes,:c, doHcbbe cedere onestamente il posto ;i chi egli reputa a lui superiore; si obiet– terà ;111cora: - ma ogni egoi,;mo, ma ogni rnc,;chin:t ambizione h~~;s;73~~ t~ •1~ ;a s~~~!lt~ ·(;~ 11 ~ ;:~~1 \ 0 ! 0/1~ 11 1,:~id~ 1 ~p~~SI:~ 1 ;,i~ 11 \1 o credete forse che vi sia mai stato un furbo, il quale nbbia
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