Rivista Critica del Socialismo - fasc. 10 - ott. 1899
876 UJ\'JST.\ CBlTl CA DEL SOCIALIS.llO dittato re; ma, come può scindere quest'Associazione la questione m<:>rale 1a11a._questione politica t Essa assume dunque a.Imeno la -pnm'.1 d1 tali responsabilità. E se la. Massoneria, qui in Homa e a Palerm o . o collettiva.- ~~~~.~l;.c i:~ i~-ifi~~~s~~ 11 Bti~·t '::S 1 ~~11~~c :~ ~~~ i~~s~~~~~~~i 1 ;fi tha ;;~~i t\~! cd 111H1 morale. - Xè a glt1stific11rc l'atto vale la, scusa. che il Crispl partecipò alla fusione della Nicilirt, con le a,ltre regioni d' Italia. prin~i~)ifllc1f~?ci :it ~ 1nd~llb'n~ 1~1 ~~:j J~~:\~n:~~~J;itÒ 0 s e!~~ll~1 p 1 ;i~~11t La, Massoneria., dnnque, ha ass11nto - lo ripetiamo - una re– spon:'<abilità politica , ed una morale. Ora. per quanto può saperne chi Yive fuori di essa, la. ~Ias– soneria non è un'Associa zione polit ic1 (fu dichic.u·ato anch e re– centem_enlc da.I suo capo, il ~a than ): è un' As~ociazione nmani – tari,1. J,; perciò hì part ecipazi one di a-lcunc Logge al-le feste c1:i Palermo ha prOYOcatouna sconfessione da parte del Kathan . E va bene. ,\la forse anda ,n1 meglio che in riorne dei principii uma – nitari i. si sco11fcsRassequella pa.rtecipazione non solo come atto politico, ma allche come att o non unrn,nitario: è infatt i- crediamo – nei .supr emi inter es~i dcli' Umanità, debbono esser rispetlati i di– ritti di tutti, aboliti i pl"i,·ilcg-i. resa, la giusl izia, conse rrnti. pro– mossi, progrcdili gli ordini liberi. Il Crispi ha mostrato di Ra.– per fare tntto il contrari o. Da questi fotti si rilen rno due cose : 1° che l' opera della Massoneria non apparisce mai chiara e precisa nel pub blico, il quale ln giudica ami una Associazione di m11t110 soccorso a danno dei terzi: 20che essa, non è un aggr egato di forze omogenee ca.– paci _di _produrre nlilmen tc. Ed mfatti , nonostante rhe i clerica .li sbrai tino ogni giorno contro la )[as soncri a. 1 e le 11ttrib11iscano una grande potenza. deb– bono ricon oscere pur t1·.oppo ! che essa, in trent'a11nida c)ie Roma è italiana. non è riu scita ad affonnar si mai per una politi ca net- ment.e liberale cd anticlericale. ~ E se la )fasso11eria.conta fratelli nel Parlamento, nel G Yemo. nei )li 11isleri. ncllu. scuohl, nelle associazioni, l'opera lo ·o è assolutamente inane : e chi guarda di fuori gi udica Renza ma– lizia, che :'<iano favorite soltnnto le persone, e che sia.dimenticato o alm eno negletto il lavoro di propag-,rnda ad esse affidato. J<: quale propag-a11da.r Gli scopi dcl\1.1Mnssoneria, prima dcll,1 compiut,1 libertà d' Ita- lia, t·:~.~ 1\~0S1.~l;~ '1'~i:2 ~~ 1 ;R:~;~~~~ i~\\a;·~ }~~~:~ ': r:i;:s~;,~~'~1i~~~\f) è troppo vasta, troppo complessa; t.a11to Yasta e compless a che non dice piì1 nnlla. Anche i preti soste ug·ono, e possono soste– nerlo in buona, fede, di essere 1tl)Utnit(l1'ii. lnfa.tti promettono beni – terreni e celesti a chi crecle ciecamente nella loro dottrin a. An– che i conservatori più accaniti sono, dal loro punto di visl.a., 1Ulta – niltwii . perchè credono che il male dipenda . dalla libertà, e in conseg-uenza lc.1 ostacolano .
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