Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899
BIBLIOGIL-\FI ,\ 8Gl piìt ,:asla. e colo:;sale. La somma ,;empre creS<:ente delle transazioni mon– di;11i:-i~-ompir11 cosi in un modo sonirrn1mentc economico,con l'cdwre ogni dispendio di medio circolante. Così l'odierno biglietto di banca, clic ora ha imperio lnrontrastato, dovrì1cedere ali' uso dello chèquc, d1c :;cgncrà la forma pi\\ elernt a dei sistemi dello scambio economico. Col libro di XiU ,i.si può ben dire,cJ1e !;1i<Cienz11 b:rnc11riaha raggiunto un piì1 allo e note,·olc grado di perfezione. e che i suoi prineipali teoremi rood,uncntali hanno an1t.o luce nuont e (•omplct11mrnto ncee:;:;trio. E. LRO:-.E. AnnaLampérièra Le r&lc social de la fcmme tDa,ofrs - droits - àlucatio,t). E<I. Akmn. Paris.. 1898 (Bibl. de P_dos. contempo1·.). Questo libro non ha. in realtii. una grande imp01ianz11, anzi non !1a alcuna importanza soci,1ic: in complei:sOè un libro scritw non per le do,me. ma per le siguorinc (che Dio le con:;cn·i: non le conscn ·i s1!f1uwù1e. intf'n– di:unoci, 111w:i le faccia maritar e tutta quant e!). Da <:iò ~i può c•ornprcndcr<– cl1e l'interesse ch'csso presenta per noi de1·'essere minimo. Aggiungo che, franCHmente. nella eollc1.ione della BiblioL de Pli_Ylo,:. contcmpor. dcl\'Alc;rn esso occupa un posto alqu.rnlo ,d)usi,·o. giacel1è ,li filosofico ,-i è ben poco. o i-e ,·i è. si tr,1tt,1di filosofia ;1:;,;aispitdo h1. Tntta, ·ia è in esso una ,;irnnn mi,;:ccladi ,;cic11tifiMe di scntimcnt,1lc. di nuo,·o e di vecchio, di pretesi fond11mentibiologici e di inrondudcnzC'... fcmincc che meritano qw1\ehe parola. E' un libro antifcminist,1: st.udi;1 i! modo di educare le donne 11llapre– para1.ione della loro ,·ita mariL11lc.Ecco in due parole gli inten~i. Ora si pensi un momento: per mw donna 1 dav,·ero non è breve il passo nè pOl'O sicuro. nè poco meditata la , in prescelta : le donne . infatti si gettano a. questo proposito sempt·c agli e:;trcmi: o ,::onofcministc ronYintc. pertinaci. liher0. acri talor,1 contro l' uomo, ribelli, ri,·oluzionarie, o ,:i ;1ttengono a l'«,1cicn1·égimc in tutl:1 regol;i. non i<,~nuigli amminnìcoli di ~anta madre cliiei::a,dalla qun!c attingono gli insegnamenti per essere buone spose C' buone madri. Qui il ragionamento e la posi1.ione presa dalla nigion;tlril'c sono tutt i diYersi: gii1 la signora .-\nna L;1mpèriere parte o 11lmeno tenta <li p:trtire da qualche l)uona premessa biologi<:a: se la signora l..11mpèricre dice: noi dobbiamo insegnare alle ragazze :1 pr_ip;1rar~i per la maternità , e lo <liee alto e bene 1 ella dc,·e essere entn1ta eon si(•11rezz;1 nel c,1rnpo dello esmnc po,,itiro; se ella dall'altr11parle dice: noi dobbiamo pcr:,-uadcrhl ·che ella non ha diritto, la donna. all'uguaglianza socinle eol maschio. ,-i;i percltè non l1a l' uguagli,mza de!!a potenzialità funzion;lle, ,-ia pcrc!iè lw a~solutamcntc 1m'altraJundone <la eornpierc . .tnzi un:1 funzione a,1titetiNt, è chiaro ch'ella de,·e esscr,;i bene accorta dcll'esistcm.1 d'alcuno leggi bio-– logiche le quali fanno la :;essm1lilà nemica dell'intellett11aHtì1,e d ceH rsa. Frattanto, dopo di 1ncrc esaminato coteste que:otioniin :1k11niC'apitoli. eli11 ~ci amm,nrniscc una certa dose di pagine per provarci . o meglio per pronirc 0 111\e donne che l'istitt11.ione matrimo ni,tle, anzi il matrimoni o t-om'è ade:;,,o. è la co~t pili desiderabile di questo mondo, il quale. natnralm ente. è il mi-
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