Rivista Critica del Socialismo - fasc 9 - set. 1899

BJ\'181'A CHIT ICA 1)11,LSOCIAl.l f-)10 n1ta, e pa.gare soldi 10 al giorno per ciascun monello che manca al \a,~~o n~1~ttf1~;~~~1 1 t~:i~ ;)er i giorni fe:-;liviRta li a.dimostrare la, coercizione che si adopera. verso questi miseri. Le molte migliaia di contadini che, come ho detto, si portano nèll'Ag-ro roman o, come animali sono sti,·ati in grossi capannoni. Hon aria , non luce; si Yedono colà giacere uomini malati per febbre palustre 1 come per altre malattie infettive; solo quando lo stato loro diventa gnwe si spingono ad anela.re negli ospedali. ora. pili restii che mai, pcrchè torna ndo in paesi sono molestati dai mnnicipii per rimbo rso dì quote di spedalità. Per abitare una nuova. casa in Roma si richiede il permes so del\' ufficiale sanita rio; per le capann e degli agricolto ri, nessun permesso, nessun pron,cdi tnento; sono ammonticchiati come be– :-tic. colà vivono, alllmn!ar10, e spesso colà muoiono. Si donebbc fare obbligo ai mercan ti di campagna di JH·o,·– vetlcre al rico\"Cro deg·li ag ricoltori in 1111 modo pi1'1co1wenie1i1e l'd umanitario. :-iarebbero indispe 11sabili. in que i centri di popolazione. pe– riodiche ,·i:a.itemediche a :-;o\lieYO dei malati- che aucora. :a.ireg-– ~:ono in piedi la,·ora11do. Le farine di gr anturco che :a.idànuo dai padroni ai monelli spc:.-so :-:.0110 avari ale. e lii queste debbono ciba r:-i non a,·cndo a chi esporre i loro l'Cclami. Xci tempo della miclitnra,, i mietitori più non tornano alle loro ba.racche per il pa~to del mezr.ogiomo, rna devono ingoiare ~t:~~ 1 ~~:;~r~i. t:~~~~c :ìo 11 lt i cocenti raggi del :-.ole. e ciò per 11011 Uomini. donn e e ragazzi nell'Agro romano ~ono abili.al \aYoro tin dai IO. 11 a1111i, ~icchè fanciulli che non hanno nè forza, uè i-\"iluppo, laYorano vicino ai genito ri, che porla no il solco Jler sè e per i loro piccoli, che :-enr.a~nesto aiuto riman ebbero in ietro. i pir:!o~~~~jì_n~~e~~1l 11 ~bt~.~;:/~~lid;f i1c:;,\t;;:ite\?!~;!~~ ri 1~e~~~~c 0 ~S:~~ miei e snervati. Chi assiste alle visite di Le,·,1. in Frosinone ,·ede coscritti che di vent i anni sono veri fa,n<"inlli, ,·ivono cs:a.iper 7 od otto mc:a.i dell' anno nell' Ag·ro 1·omano, lavorando fin clu.ll 'età di 10 od 11 anni, cd è a questi fanciulli che si nega il riposo sett imanale. Si discute per l'idurre la g·iornata ad otto ore di lavoro, e 11e.-.suno si anede che vicino alla capitale il contadino non può riposarsi 11eppnre un giorno della setti mana. Si puniscono gli operai che con minac cie costringo no i loro compagni a sciopera.re . e 110 11 sì p11nisco110 i emù detti mercanti. che con la mina ccia di multe impong ono ai loro opera.i di non intenowpere mai il la,·oro. Si mandano carabinieri su i campi in tempo di mietit ura per obbligar e i mietitori a fare più giornate di lavoro di quelle con– venut.e, ma nessun carabi niere costringe il mercan te a fare il suo dovere ...

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